Le recenti dichiarazioni del Presidente eletto degli Stati Uniti, Donald Trump, riguardo l’imposizione di dazi significativi su Canada, Messico e Cina, stanno sollevando preoccupazioni tra i partner commerciali. Questi paesi avvertono che tali misure potrebbero danneggiare le economie coinvolte e aumentare il rischio di inflazione. L’annuncio a sorpresa di Trump prevede un dazio del 25% sulle importazioni da Canada e Messico, e un ulteriore 10% sui beni cinesi, fino a quando non verranno presi provvedimenti contro il traffico di droga e l’immigrazione clandestina. Le reazioni non si sono fatte attendere, con il Presidente messicano Claudia Sheinbaum che ha sottolineato i potenziali effetti negativi sull’occupazione e sull’inflazione, suggerendo possibili ritorsioni. Anche il Primo Ministro canadese Justin Trudeau ha espresso la necessità di lavorare insieme per affrontare la situazione, mentre la Cina ha ribadito che nessuno vince in una guerra commerciale. Gli esperti avvertono che i dazi potrebbero violare l’accordo USMCA, firmato nel 2020, e causare un effetto a catena sulle economie dei paesi coinvolti.
Trump annuncia dazi su Canada, Messico e Cina: impatto economico globale
Il presidente eletto degli Stati Uniti, Donald Trump, ha annunciato l’introduzione di dazi del 25% sulle importazioni da Canada e Messico, e un ulteriore 10% sui beni cinesi. Questi dazi mirano a contrastare il traffico di droga, come il fentanyl, e l’immigrazione clandestina. Il presidente del Messico, Claudia Sheinbaum, ha avvertito che tali misure potrebbero causare inflazione e perdita di posti di lavoro, suggerendo possibili ritorsioni. In una lettera a Trump, Sheinbaum ha sottolineato che a un dazio ne seguirà un altro, mettendo a rischio le attività comuni. Gli Stati Uniti rappresentano il principale mercato per i veicoli prodotti in Messico, con il 79% destinato al nord.
Inflazione e perdita di posti di lavoro: l’avvertimento del Messico sui dazi
Il presidente del Messico, Claudia Sheinbaum, ha avvertito che l’imposizione di dazi potrebbe causare inflazione e perdita di posti di lavoro. Ha suggerito che a un dazio ne seguirà un altro, mettendo a rischio le attività comuni. Gli Stati Uniti sono il principale mercato per i veicoli prodotti in Messico, con il 79% destinato al nord. Il Canada è il maggiore fornitore di petrolio greggio per gli Stati Uniti. Il primo ministro canadese, Justin Trudeau, ha avuto una “buona” conversazione con Trump, sottolineando l’importanza di lavorare insieme.
Possibili ritorsioni commerciali: la risposta del Messico ai dazi di Trump
Il Messico ha espresso preoccupazione per i dazi annunciati da Trump, sottolineando che potrebbero causare inflazione e perdita di posti di lavoro. La presidente messicana Claudia Sheinbaum ha avvertito che l’imposizione di dazi potrebbe portare a ritorsioni commerciali. In una lettera a Trump, Sheinbaum ha dichiarato che a un dazio ne seguirà un altro, mettendo a rischio le attività comuni. Il Messico è un importante esportatore di veicoli verso gli Stati Uniti, con il 79% delle auto prodotte destinate al mercato americano. I dazi potrebbero violare l’accordo USMCA, firmato da Canada, Messico e Stati Uniti nel 2020.
Un portavoce dell’ambasciata cinese a Washington ha affermato che nessuno vincerà una guerra commerciale. I dazi sono pagati dalle aziende che importano beni, non dai paesi stranieri. L’economista Steven Ricchiuto ha evidenziato che i dazi avranno un effetto a catena, specialmente in Canada e Messico. Le aziende potrebbero dover assorbire parte dei costi dei dazi a causa della debolezza economica globale. La Cina ha espresso preoccupazione per l’impatto dei dazi sulle relazioni commerciali.
Le tensioni commerciali potrebbero influenzare negativamente le economie di tutti i paesi coinvolti. Trump ha annunciato un dazio del 25% su importazioni da Canada e Messico e un ulteriore 10% su beni cinesi. Le misure sono state giustificate come risposta al traffico di droga e all’immigrazione clandestina. Le relazioni commerciali tra Stati Uniti, Canada e Messico sono cruciali per l’economia nordamericana. Le aziende manifatturiere su entrambi i lati del confine potrebbero essere colpite dai dazi.
Canada e Messico: principali partner commerciali a rischio con i nuovi dazi
Il presidente eletto degli Stati Uniti, Donald Trump, ha annunciato l’intenzione di imporre dazi del 25% sulle importazioni da Canada e Messico, e un ulteriore 10% sui beni cinesi. Questi dazi potrebbero danneggiare le economie di tutti i paesi coinvolti e aggravare l’inflazione. Il presidente del Messico, Claudia Sheinbaum, ha avvertito che i dazi causerebbero inflazione e perdita di posti di lavoro, suggerendo possibili ritorsioni. In una lettera a Trump, ha dichiarato che a un dazio ne seguirà un altro, mettendo a rischio le attività comuni. Gli Stati Uniti sono il principale mercato per i veicoli prodotti in Messico, con il 79% destinato al nord.
Dazi e USMCA: le implicazioni dell’accordo commerciale tra USA, Canada e Messico
Il presidente eletto degli Stati Uniti, Donald Trump, ha annunciato l’intenzione di imporre dazi del 25% sulle importazioni da Canada e Messico, e un ulteriore 10% sui beni cinesi. Questi dazi potrebbero minacciare l’economia di tutti i paesi coinvolti, aggravando l’inflazione. Il presidente del Messico, Claudia Sheinbaum, ha avvertito che i dazi causerebbero inflazione e perdita di posti di lavoro, suggerendo possibili ritorsioni. In una lettera a Trump, ha dichiarato che a un dazio ne seguirà un altro, mettendo a rischio le attività comuni. Gli Stati Uniti sono il principale mercato per i veicoli prodotti in Messico, con il 79% destinato al nord.
Guerra commerciale: le preoccupazioni di Cina e Canada sui dazi di Trump
Il presidente eletto degli Stati Uniti, Donald Trump, ha annunciato l’intenzione di imporre dazi del 25% sulle importazioni da Canada e Messico, e un ulteriore 10% sui beni cinesi. Questa mossa ha suscitato preoccupazioni tra i partner commerciali, che temono ripercussioni economiche negative. Il presidente del Messico, Claudia Sheinbaum, ha avvertito che i dazi potrebbero causare inflazione e perdita di posti di lavoro, suggerendo possibili ritorsioni. Ha dichiarato che a un dazio ne seguirà un altro, mettendo a rischio le attività comuni. Il Canada, principale fornitore di petrolio greggio degli Stati Uniti, ha espresso preoccupazione attraverso il primo ministro Justin Trudeau, che ha sottolineato l’importanza di lavorare insieme.
Gli economisti avvertono che i dazi potrebbero violare l’accordo USMCA, firmato nel 2020. Le tariffe sono pagate dalle aziende che importano beni, nonostante Trump sostenga il contrario. Steven Ricchiuto, capo economista di Mizuho Securities USA, ha dichiarato che l’impatto si farà sentire soprattutto in Canada e Messico. La debolezza dell’attività economica globale rende difficile per i fornitori non assorbire parte dei costi dei dazi. La relazione tra Stati Uniti e Canada richiede un lavoro costante, secondo Trudeau, che ha avuto una “buona” conversazione con Trump.
Le aziende manifatturiere su entrambi i lati del confine potrebbero essere colpite. La mossa di Trump è stata una sorpresa, annunciata il 25 novembre. Il Messico esporta fino al 79% dei suoi veicoli negli Stati Uniti. La Cina ha sottolineato che le guerre tariffarie non portano vincitori. Trudeau ha ribadito l’importanza di un approccio unito, il “Team Canada”.