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Teorie del complotto in Camerun: omosessualità e massoneria

In Camerun, un paese segnato da una forte omofobia e da tensioni sociali, emerge una teoria del complotto che collega l’omosessualità alla massoneria, alimentata da un recente libro scritto da due antropologi. ‘Conspiracy Narratives from Postcolonial Africa: Freemasonry, Homosexuality, and Illicit Enrichment’ esplora come le élite corrotte, attraverso legami con ordini segreti come i massoni, siano accusate di diffondere pratiche omosessuali. La teoria ha radici in un panico morale scatenato nel 2005 da un sermone dell’arcivescovo di Yaoundé, che ha scatenato una caccia alle streghe contro presunti omosessuali tra i politici e le figure pubbliche. Questo articolo si propone di analizzare le origini e le implicazioni di questa narrazione complessa, che riflette le dinamiche culturali e politiche del Camerun e dei paesi limitrofi.

L’Influenza della Chiesa: Il Sermone dell’Arcivescovo di Yaoundé e la Panico Morale del 2005

Il 25 dicembre 2005, l’arcivescovo di Yaoundé, Victor Tonye Bakot , noto per le sue posizioni omofobe, ha sorpreso la nazione con un sermone che attaccava l’élite nazionale. Accusò i leader di diffondere l’omosessualità costringendo giovani uomini a pratiche sessuali anali per ottenere un lavoro. Questo sermone, tenuto nella cattedrale di Yaoundé di fronte a figure di spicco, incluso l’allora presidente Paul Biya , ha rappresentato una nuova variazione degli attacchi della Chiesa cattolica alla massoneria. La massoneria, un’organizzazione esclusivamente maschile che promuove un ordine morale attraverso rituali segreti, è stata storicamente attaccata dalla Chiesa cattolica, preoccupata per le tendenze sempre più secolari della confraternita. Sebbene l’attacco dell’arcivescovo nel 2005 non fosse una novità, ha avuto un impatto significativo nel contesto specifico del Camerun, dando vita a una teoria del complotto che persiste ancora oggi.

Sebbene le pratiche omosessuali fossero state criminalizzate nel 1972, fino al 2005 venivano raramente applicate. Tuttavia, dopo quell’anno, le persone sospettate di tali comportamenti “criminali” iniziarono a subire arresti arbitrari e incarcerazioni. La crescente omofobia in Africa, come sottolineato dal sociologo camerunense Patrick Awondo , ha assunto forme diverse in ogni paese. In Camerun, l’omosessuale preso di mira dall’indignazione popolare è rappresentato da politici e membri dell’élite. La presunta onnipresenza della massoneria e di altre associazioni globali nei circoli alti è un fattore chiave in questo contesto.

Freemasonry e Omosessualità: Un’Analisi delle Teorie del Complotto in Africa

La massoneria è stata storicamente associata a pratiche omosessuali in Africa francofona, e questa percezione è rimasta particolarmente resistente. Le origini di questa associazione risalgono a una combinazione di fattori storici e culturali . In particolare, il libro “Conspiracy Narratives from Postcolonial Africa: Freemasonry, Homosexuality, and Illicit Enrichment” analizza come la massoneria sia stata utilizzata come capro espiatorio per le paure sociali e le tensioni politiche. Il legame tra massoneria e omosessualità è stato ulteriormente rafforzato dalla politicizzazione dell’omofobia in Camerun e Gabon , dove l’omosessualità è vista come una minaccia all’ordine sociale e morale. La massoneria, in quanto organizzazione segreta, è stata accusata di corrompere l’élite e di diffondere pratiche considerate immorali .

Impatto Sociale e Politico: La Reazione della Società Camerunense e le Dinamiche di Potere

L’impatto sociale e politico della teoria del complotto riguardante l’omosessualità e la massoneria in Camerun è stato profondo e complesso. La reazione della società camerunense è stata caratterizzata da un aumento della tensione sociale e da una crescente omofobia, alimentata da discorsi pubblici e campagne mediatiche. L’attacco dell’arcivescovo Bakot ha innescato una serie di eventi che hanno portato a una vera e propria caccia alle streghe contro i presunti omosessuali, con il governo che ha risposto a queste accuse con arresti arbitrari e repressione. La pubblicazione di liste di ‘presunti’ omosessuali ha creato un clima di paura e sospetto, dove l’élite è stata demonizzata e accusata di corrompere la società. Questo ha portato a una politicizzazione dell’omofobia, dove l’omosessualità è stata vista come una minaccia all’ordine sociale e morale, utilizzata come strumento di controllo politico e sociale. In questo contesto, la massoneria è diventata un capro espiatorio, associata a pratiche immorali e accusata di influenzare negativamente la gioventù. La narrazione complottista ha trovato terreno fertile in un clima di crisi politica, dove le paure sociali sono state amplificate e strumentalizzate per giustificare la repressione. L’uso di internet ha ulteriormente amplificato queste teorie, creando un contraccolpo contro le identità gay e rafforzando le narrazioni di una minaccia esterna, mentre al contempo ha fornito uno spazio di resistenza per le comunità LGBTIQ+.

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