Una statua bronzea di Giovanna d’Arco sarà rimossa da Nizza dopo tre mesi dalla sua inaugurazione, a seguito di una sentenza che ha stabilito la violazione delle regole di appalto pubblico.
Contesto della rimozione della statua
La statua di Giovanna d’Arco , realizzata in bronzo e costata 170.000 euro , è stata commissionata dal sindaco conservatore Christian Estrosi . La decisione di rimuoverla, a soli tre mesi dalla sua inaugurazione, è stata presa a seguito di una sentenza che ha stabilito la violazione delle regole di appalto pubblico da parte della città di Nizza . La disputa riguardante la statua ha sollevato polemiche politiche, con critiche rivolte all’uso di fondi pubblici per commemorare una figura che è diventata un simbolo del nazionalismo francese . Il tribunale amministrativo ha annullato il contratto per la statua a causa della mancata osservanza delle obbligazioni di appalto pubblico , in particolare per non aver messo il progetto a gara , il che ha impedito di considerare altre offerte per la realizzazione dell’opera. A Nizza, le regole di appalto pubblico possono essere superate solo se ci sono valide ragioni artistiche, ma i giudici hanno stabilito che il consiglio comunale non ha dimostrato di aver rispettato tali condizioni, a seguito di una contestazione legale da parte del prefetto statale Hugues Moutouh .
Critiche e controversie politiche
La disputa riguardante la statua di Giovanna d’Arco è diventata un tema di forte polarizzazione politica , con critiche rivolte al sindaco Christian Estrosi per l’uso di fondi pubblici in un progetto che celebra una figura considerata un simbolo del nazionalismo francese . La statua, commissionata per un costo di 170.000 euro , è stata realizzata dal gruppo di scultori Atelier Missor , noto per il suo legame con eroi patriottici francesi e criticato da alcuni per le sue affiliazioni di destra. La controversia ha sollevato interrogativi sull’opportunità di commemorare una figura storica come Giovanna d’Arco , che è stata adottata come simbolo dal politico di estrema destra Jean-Marie Le Pen e dal suo partito, ora noto come Rassemblement National . Inoltre, il tribunale amministrativo ha annullato il contratto per la statua a causa della mancata osservanza delle obbligazioni di appalto pubblico , in particolare per non aver indetto una gara d’appalto , il che ha impedito la considerazione di altre offerte per la realizzazione dell’opera. Sebbene a Nizza le regole di appalto pubblico possano essere superate per motivi artistici validi, i giudici hanno stabilito che il consiglio comunale non ha dimostrato tali motivazioni, a seguito di una contestazione legale da parte del prefetto statale Hugues Moutouh .
In risposta alla sentenza, il sindaco Estrosi ha espresso la sua indignazione , definendo la decisione un attacco a una figura nazionale e repubblicana, affermando: “Che simbolo terribile! Attaccare un destino francese, una figura nazionale e repubblicana. Non mi arrenderò ai demolitori.” Estrosi ha anche dichiarato che il consiglio comunale intende contestare la decisione davanti al Consiglio di Stato , sottolineando che Giovanna d’Arco è una figura di unità e orgoglio francese , a cui Nizza è profondamente legata.
Decisione del tribunale amministrativo
Il tribunale amministrativo ha annullato il contratto per la statua di Giovanna d’Arco a causa della mancata osservanza delle obbligazioni di appalto pubblico . In particolare, il comune di Nizza non ha messo il progetto a gara , il che significa che non sono state considerate altre offerte per la realizzazione dell’opera. Sebbene a Nizza le regole di gara pubblica possano essere superate se ci sono valide ragioni artistiche, i giudici hanno stabilito che il consiglio comunale non ha dimostrato di soddisfare tali requisiti, dopo una sfida legale presentata dal prefetto statale Hugues Moutouh.
Reazione del sindaco Estrosi
Il sindaco Christian Estrosi ha reagito con rabbia alla sentenza del tribunale, definendola un attacco a una figura nazionale e repubblicana . In un post su X, ha commentato: “Che simbolo terribile! Attaccare un destino francese, una figura nazionale e repubblicana. Non mi arrenderò ai demolitori .” In una dichiarazione ufficiale, Estrosi si è impegnato a contestare la decisione, accusando il prefetto Hugues Moutouh di attaccare il simbolo di una eroina francese. Ha affermato: “Quando la Francia fatica a trovare la sua direzione in un periodo di instabilità senza precedenti, il suo rappresentante nel dipartimento, il prefetto delle Alpi Marittime , attacca la figura di Giovanna d’Arco che volevamo incarnare installando una statua di bronzo di fronte alla chiesa dedicata all’eroina che ha liberato il nostro paese.” Estrosi ha sottolineato che Giovanna d’Arco “appartiene a tutti i francesi” e rappresenta una figura di unità e orgoglio francese, alla quale Nizza può solo essere molto attaccata .
Ha anche annunciato che il consiglio comunale intende contestare la decisione davanti al Consiglio di Stato .
Impegno a contestare la decisione
Il sindaco Estrosi ha espresso la sua intenzione di contestare la decisione del tribunale amministrativo, definendola un attacco a una figura nazionale e repubblicana. In una dichiarazione ufficiale, ha accusato il prefetto Moutouh di attaccare il simbolo di una eroina francese . Estrosi ha sottolineato che, in un periodo di instabilità senza precedenti per la Francia, l’attacco alla figura di Giovanna d’Arco rappresenta un colpo alla unità e all’ orgoglio francese . Ha affermato che la statua, installata di fronte alla chiesa dedicata alla eroina , è un simbolo di unità e orgoglio per tutti i francesi. Il consiglio comunale intende ora contestare la decisione davanti al Consiglio di Stato .
Fonte: Independent