HomeAmbienteRischio incendi nel Mekong: allerta per fumi in arrivo

Rischio incendi nel Mekong: allerta per fumi in arrivo

SINGAPORE: L’ASEAN Specialised Meteorological Centre (ASMC) ha lanciato un allerta di “Livello 1” per il Mekong, segnalando un aumento dei focolai e della nebbia nella regione del sud-est asiatico settentrionale, in concomitanza con l’inizio della stagione secca. Le condizioni di secchezza stanno interessando gran parte della sub-regione, con un incremento significativo del numero di focolai registrati negli ultimi giorni. Sebbene al momento non si siano verificati fenomeni di nebbia trasfrontaliera, le previsioni indicano un possibile aggravamento della situazione nei prossimi mesi. Questo articolo esplorerà le implicazioni di questa allerta e le misure adottate dai leader ambientali del Mekong per affrontare il rischio di incendi e inquinamento atmosferico.

Allerta ASMC: Hotspot e Fumi nel Sud-Est Asiatico

L’ASEAN Specialised Meteorological Centre (ASMC) ha emesso un’allerta di “Livello 1” giovedì (2 gennaio), avvisando della presenza di hotspot e fumi nel nord del Sud-Est asiatico, poiché la stagione secca inizia nella regione. Il centro ha osservato condizioni di secchezza nella maggior parte delle aree della sottoregione del Mekong, mentre il monsone nord-est diventa “stabilito”. La situazione degli hotspot e dei fumi nella sottoregione potrebbe peggiorare nei prossimi mesi a causa delle prolungate condizioni di secchezza durante la stagione. L’ASMC ha anche notato un aumento graduale del numero di hotspot nella sottoregione a partire dalla metà di dicembre, registrando un balzo nel numero di hotspot tra il 31 dicembre e il 1 gennaio, passando da 164 a

Condizioni Meteorologiche nel Sottoregione del Mekong

L’ASEAN Specialised Meteorological Centre (ASMC) ha emesso un’allerta di “Livello 1” per la sottoregione del Mekong, segnalando condizioni di secchezza in gran parte dell’area. La situazione degli hotspot e dei fumi potrebbe peggiorare nei prossimi mesi a causa delle prolungate condizioni di secchezza. Dall’inizio di dicembre, l’ASMC ha registrato un aumento graduale del numero di hotspot, passando da 164 a 335 tra il 31 dicembre e il 1 gennaio. Sebbene siano stati rilevati fumi localizzati in alcune aree di Cambogia, Laos e Thailandia, non è stata finora osservata alcuna nebbia di fumi trasfrontaliera. La sottoregione del Mekong comprende anche Myanmar, Vietnam e parti della Cina. L’ASMC prevede che le condizioni di La Nina, che potrebbero manifestarsi all’inizio del 2025, porteranno a un clima più umido in alcune aree del Sud-Est asiatico, ma gli effetti sulle precipitazioni potrebbero non essere significativi nella sottoregione del Mekong, mantenendo il rischio di attività di hotspot elevate.

Impegno dei Leader Ambientali per Combattere l’Inquinamento da Fumi

All’inizio di dicembre, vari leader ambientali del Mekong si sono riuniti per il tredicesimo incontro di un comitato direttivo ministeriale sulla polluzione da nebbia trasfrontaliera nella sottoregione del Mekong. L’incontro ha ribadito l’impegno della sottoregione a minimizzare l’occorrenza di nebbia trasfrontaliera durante i periodi di clima secco, poiché gli effetti dei cambiamenti climatici potrebbero aumentare il rischio di attività di hotspot elevate. I leader hanno anche ribadito il loro impegno a intensificare le azioni interne, dando priorità alla prevenzione degli incendi, all’allerta precoce, al monitoraggio e alla soppressione degli incendi per minimizzare l’occorrenza di nebbia trasfrontaliera.

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