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Rinnovo delle sanzioni verso Mosca: la proroga fino a luglio 2025, Kaja Kallas “la Russia deve pagare per i danni che sta causando”

Il Consiglio Affari Esteri dell’Unione Europea ha deciso di prorogare fino al 31 luglio 2025 le sanzioni contro la Russia. La misura è stata approvata dopo giorni di intensi negoziati, tra cui una delicata trattativa con l’Ungheria, che aveva minacciato il veto. Le nuove restrizioni, che riguardano vari settori, sono un tentativo dell’Europa di indebolire l’economia russa e limitarne le risorse destinate alla guerra in Ucraina.

Kaja Kallas e il rinnovo delle sanzioni alla Russia: “Mosca deve pagare per i danni”

Kaja Kallas, Alto rappresentante per la politica estera dell’Ue , ha affermato che l’Europa si aspetta un rinnovato impegno nel mantenere le sanzioni alla Russia , come parte della continua pressione contro Mosca per l’invasione dell’Ucraina. Durante il Consiglio Affari Esteri, Kallas ha espresso la sua speranza che venisse presa la decisione di rinnovare le sanzioni a Mosca, dichiarando: “ Mi aspetto che sia presa la decisione di rinnovare le sanzioni alla Russia .”

Dettagli sul rinnovo delle sanzioni

Le sanzioni, che scadevano il 31 gennaio , sono state prorogate fino al 31 luglio 2025 , dopo la rimozione del veto da parte dell’Ungheria. Questo paese aveva sollevato preoccupazioni sulla sicurezza energetica , ma ha raggiunto un compromesso, ottenendo garanzie sulla protezione delle sue infrastrutture energetiche, in particolare i gasdotti che attraversano l’Ucraina. L’Ungheria aveva richiesto rassicurazioni sul transito di gas e petrolio, poiché la sua economia dipende fortemente dalle forniture energetiche.

Dichiarazioni di Kaja Kallas

Kallas ha ribadito sui suoi canali social: “ La Russia deve pagare per i danni che sta causando . L’Europa manterrà la promessa e continuerà a privare Mosca delle risorse necessarie per finanziare la guerra .”

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Nuove sanzioni: colpite le attività cyber della Russia

L’ Unione Europea ha recentemente adottato nuove sanzioni contro tre ufficiali russi appartenenti all’ Unità 29155 , ritenuti responsabili di attacchi informatici contro l’ Estonia nel 2020 . Questi attacchi hanno portato al furto di dati sensibili , inclusi segreti aziendali e documenti riservati, compromettendo la sicurezza di istituzioni chiave. L’ Unità 29155 era già stata oggetto di sanzioni in passato a causa delle sue attività di destabilizzazione e del suo coinvolgimento in operazioni segrete.

Il processo di adesione dell’Ucraina all’Ue

Kaja Kallas ha sottolineato l’importanza dell’ ingresso dell’Ucraina nell’Unione Europea come una priorità . Ha affermato: “L’ingresso dell’Ucraina nell’Ue è una nostra priorità ed è un processo molto importante”. Tuttavia, ha avvertito che il percorso è complesso e che ci sono ancora molte sfide da affrontare . Kallas ha aggiunto: “Il processo di adesione è duro e c’è molto lavoro da fare”. La vicepremier ucraina , Olga Stefanishyna, ha espresso la sua gratitudine per il sostegno dell’Ue, evidenziando che l’Ucraina ha un programma ambizioso di riforme che richiede l’appoggio continuo degli Stati membri.

Ha dichiarato: “Abbiamo discusso sull’agenda delle riforme nel mio Paese e siamo grati del confronto che abbiamo avuto con tutti i paesi europei”.

La diplomazia dietro la decisione: dal veto ungherese al compromesso sul gas

Nonostante la decisione finale, la proroga delle sanzioni è stata tutt’altro che semplice. L’ Ungheria aveva minacciato di bloccare il rinnovo delle misure restrittive, ma ha infine ottenuto un compromesso sulla questione energetica. Budapest aveva chiesto rassicurazioni sul mantenimento delle forniture di gas e sulla protezione delle infrastrutture energetiche , in particolare i gasdotti che attraversano l’Ucraina.

Accordo e dichiarazione di solidarietà energetica

L’accordo raggiunto include una dichiarazione di solidarietà energetica che impegna la Commissione Europea a garantire la protezione delle infrastrutture energetiche critiche . Questa dichiarazione prevede anche discussioni con l’Ucraina per garantire la continuità del flusso energetico verso l’Europa.

Le prossime mosse dall’Ue e i futuri pacchetti di sanzioni

Nonostante la proroga, l’ Unione Europea è già al lavoro su nuove misure per rispondere alle future azioni della Russia . Il 16esimo pacchetto di sanzioni dovrebbe essere pronto entro il 24 febbraio , in coincidenza con il terzo anniversario dell’invasione russa in Ucraina . L’Unione Europea ha ribadito che le decisioni saranno prese sulla base degli interessi europei , indipendentemente da eventuali pressioni esterne.

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