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Rifugiati siriani in Malesia: speranze e timori dopo Assad

KUALA LUMPUR – La recente caduta del regime di Bashar al-Assad ha suscitato emozioni contrastanti tra i rifugiati siriani in Malesia, un paese che ospita circa 2.680 di loro. Mentre alcuni, come Somar Hukaima, esprimono gioia per la fine di un governo oppressivo, altri nutrono timori per il futuro della Siria e per chi potrebbe succedere ad Assad. In questo contesto di speranza e incertezze, esploreremo le esperienze di rifugiati siriani in Malesia, le loro aspirazioni e le sfide che affrontano, mentre il loro paese d’origine continua a essere in una situazione di instabilità. La questione della sicurezza e della possibilità di un ritorno a casa rimane centrale nelle loro vite, mentre il mondo osserva con attenzione gli sviluppi in Siria.

Le Emozioni dei Rifugiati Siriani dopo la Caduta di Assad

Quando il rifugiato siriano Somar Hukaima ha appreso della caduta del regime di Bashar al-Assad all’inizio di questo mese, ha provato sentimenti contrastanti. Sebbene Somar fosse contento che l’ex presidente fosse stato rovesciato dalle forze ribelli, non riusciva a liberarsi dalle preoccupazioni su chi potesse succedergli. “Nella mia mente, sono preoccupato su chi governerà la Siria. Sarà meglio o peggio? Sono preoccupato per il futuro del mio paese. È ancora in un completo disastro ora,” ha dichiarato Somar in un’intervista. La caduta del regime di Assad ha suscitato emozioni miste tra i milioni di rifugiati siriani sparsi in tutto il mondo. Per coloro che risiedono in Malesia, la notizia ha portato sia speranza che incertezze.

Il Processo di Richiesta di Asilo in Malesia per i Rifugiati Siriani

In Malesia, il processo di richiesta di asilo per i rifugiati siriani è complesso e richiede diversi passaggi. La maggior parte dei rifugiati siriani nel mondo è concentrata in Europa e nei paesi del Medio Oriente, ma la Malesia ospita un numero relativamente ridotto di loro, con circa 2.680 rifugiati e richiedenti asilo registrati. La Malesia ha quasi 200.000 rifugiati e richiedenti asilo, la maggior parte dei quali proviene dal Myanmar, mentre i siriani rappresentano solo circa l’1,4% di questo totale. Tuttavia, in tutta la regione del Sud-est asiatico, la Malesia ha il numero più alto di rifugiati siriani. Quando una persona attraversa un confine internazionale cercando sicurezza, deve spesso fare domanda per essere riconosciuta legalmente come rifugiato, il che in Malesia è indicato dal possesso di una carta UNHCR. Coloro che desiderano richiedere asilo nel paese di solito arrivano con passaporti per visite sociali, anche se alcuni entrano in Malesia illegalmente. I richiedenti asilo sono coloro che intendono richiedere protezione internazionale o che stanno aspettando una decisione su questa richiesta. Non tutti i richiedenti asilo saranno riconosciuti come rifugiati.

Le Prospettive di Ritorno in Siria: Speranze e Preoccupazioni

Le prospettive di ritorno in Siria per i rifugiati siriani in Malesia sono caratterizzate da speranze e preoccupazioni . Somar Hukaima, un rifugiato siriano, ha espresso la sua preoccupazione su chi potrebbe governare la Siria dopo la caduta di Assad, temendo che il nuovo regime possa essere peggiore del precedente. Ha affermato: “Sono preoccupato per il futuro del mio paese. È ancora in un completo disastro ora.” Anche Ammar, un altro rifugiato, ha condiviso sentimenti simili, dicendo che non è ancora il momento di tornare a causa delle incertezze politiche. Adnan Hadad, un rifugiato di 29 anni, ha dichiarato che non può essere peggio di come è stato in passato , ma è consapevole che la situazione rimane instabile. La maggior parte dei rifugiati siriani in Malesia desidera un ritorno sicuro e dignitoso , ma la mancanza di chiarezza sulla nuova leadership in Siria rende difficile prendere una decisione.

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