HomeCronacaReggio Calabria: Rapina ai danni del parroco della Chiesa di Archi

Reggio Calabria: Rapina ai danni del parroco della Chiesa di Archi

Il 6 gennaio, la comunità di Archi è stata scossa da una rapina nella Chiesa di Maria Santissima del Carmelo, risolta rapidamente dai Carabinieri.

La rapina nella Chiesa di Archi

Era il 6 gennaio quando la comunità di Archi si preparava a vivere una giornata di serenità. La Chiesa di Maria Santissima del Carmelo , un luogo di fede e raccoglimento, era aperta come sempre, accogliendo chiunque volesse pregare. Ma quel giorno, due giovani con il volto travisato si sono introdotti furtivamente all’interno della chiesa, minacciando il parroco con un cacciavite . Il sacerdote, con calma e paura negli occhi, ha dovuto cedere, consegnando il poco denaro che aveva con sé. Poi, i rapinatori sono fuggiti via, mentre il Parroco, ancora sconvolto, cercava aiuto.

In quei momenti di caos e paura, l’ Arma dei Carabinieri non ha esitato a intervenire. Giunti sul posto, i militari hanno subito avviato una serie di operazioni mirate per risalire ai responsabili. Telecamere di sorveglianza , testimonianze , indagini sul territorio: ogni dettaglio è stato esaminato con la massima attenzione. I Carabinieri hanno seguito ogni traccia e ogni sospetto, riuscendo a identificare i due giovani rapinatori , minorenni , e a scoprire che dietro a quell’atto criminale si nascondeva anche un terzo complice , il “palo”, che aveva garantito la fuga dei due ragazzi. In meno di una settimana, grazie all’instancabile lavoro dell’Arma, il terzo complice è stato individuato, arrestato e posto agli arresti domiciliari, con il braccialetto elettronico, mentre i due minorenni sono stati deferiti all’Autorità giudiziaria.

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L’intervento dei Carabinieri

In seguito alla rapina, l’ Arma dei Carabinieri è intervenuta prontamente. Giunti sul posto, i militari hanno avviato una serie di operazioni mirate per risalire ai responsabili.

Operazioni di indagine

  1. Telecamere di sorveglianza sono state esaminate per raccogliere prove visive.
  2. Sono state raccolte testimonianze da parte di eventuali testimoni presenti.
  3. Sono state condotte indagini sul territorio per seguire ogni pista disponibile.

Ogni dettaglio è stato esaminato con la massima attenzione, poiché per i Carabinieri ogni vittima, ogni furto, ogni rapina conta. Grazie alla loro dedizione e professionalità, sono riusciti a identificare i due giovani rapinatori , minorenni , e a scoprire che dietro a quell’atto criminale si nascondeva anche un terzo complice , il “palo”, che aveva garantito la fuga dei due ragazzi.

Arresto dei colpevoli

In meno di una settimana, grazie all’instancabile lavoro dell’Arma, il terzo complice è stato individuato, arrestato e posto agli arresti domiciliari , con il braccialetto elettronico , mentre i due minorenni sono stati deferiti all’ Autorità giudiziaria .

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Identificazione e arresto dei rapinatori

In meno di una settimana, grazie all’instancabile lavoro dell’Arma dei Carabinieri, sono stati identificati e arrestati i due giovani rapinatori , entrambi minorenni , coinvolti nella rapina ai danni del parroco della Chiesa di Archi. Durante le indagini, è emerso che un terzo complice , il “palo”, aveva garantito la fuga dei due ragazzi. I Carabinieri hanno seguito ogni traccia e sospetto, utilizzando telecamere di sorveglianza e testimonianze per ricostruire i fatti.

  1. Identificazione dei rapinatori: I due giovani sono stati rintracciati rapidamente.
  2. Arresto del terzo complice: Anche il terzo complice è stato individuato e arrestato.
  3. Misure cautelari: Il terzo complice è stato posto agli arresti domiciliari, dotato di braccialetto elettronico, mentre i due minorenni sono stati deferiti all’Autorità giudiziaria.

Fonte: lamilano

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