Il film Conclave, tratto dal romanzo di Robert Harris, esplora i giorni precedenti all’elezione del Pontefice, rivelando complotti e ambizioni.
La Chiesa come luogo di complotti e ambizione
Il film Conclave ritrae la Chiesa come un ambiente dominato da complotti , ambizioni e scandali , presentandola come un’istituzione fredda e poco raccomandabile , distante dalla vera comunità cristiana. Viene evidenziato che, in questo contesto, il Conclave si trasforma in una vera e propria caccia al voto , dove i cardinali sono disposti a sostenere candidati non ideali pur di evitare l’elezione di un avversario considerato tradizionalista . Questo approccio distorce la Tradizione della Chiesa, confondendola con una sorta di ideologia. In un momento cruciale dell’elezione, un cardinale decide di votare per se stesso, non per convinzione, ma per opposizione . Questo gesto richiama alla mente un episodio dell’elezione del 2005, quando il cardinale Ratzinger continuava a votare per il cardinale Biffi , nonostante la crescente possibilità della sua elezione.
La scena mette in luce le dinamiche interne e le tensioni che caratterizzano il processo elettorale. In sintesi, il film presenta una Chiesa priva di Cristo , dimenticando l’importanza della preghiera , ridotta a un mero orpello, e trascurando il suo ruolo essenziale nella vita ecclesiale. La rappresentazione della Chiesa nel film invita a riflettere su cosa essa rappresenti realmente, non come un gruppo di persone assetate di potere, ma come il corpo di Cristo che cammina con l’umanità nella storia.
Il voto in opposizione e le dinamiche cardinalizie
Il film presenta la Chiesa come un luogo dove regnano complotti , voci di corridoio e ambizione , evidenziando una realtà poco raccomandabile e non degna di fiducia, con scandali pronti a scoppiare ogni giorno. Si afferma che “il Santo Padre non aveva perso la fiducia in Dio, ma nella Chiesa”, descrivendo l’istituzione come fredda e distante dalla comunità cristiana.
Dinamiche di voto
Nel Conclave, si assiste a una vera e propria caccia al voto per far eleggere il candidato del proprio schieramento. Si arriva addirittura ad accettare un candidato “non ideale” pur di non vedere eletto un cardinale nemico, definito tradizionalista , le cui posizioni sono presentate in modo quasi caricaturale, confondendo il tesoro della Tradizione della Chiesa con una sorta di ideologia che non ha nulla a che fare con essa.
Voto in opposizione
Un cardinale, giunto a un punto cruciale per l’elezione, decide di votare per se stesso, non per convinzione, ma per opposizione . Questo voto richiama a una delle indiscrezioni sull’elezione del 2005 del cardinale Ratzinger, che continuò a votare per il cardinale Biffi nonostante la crescente possibilità della sua elezione. In un divertente siparietto tra Biffi e un altro cardinale, si discute del fatto che Biffi riceve sempre un solo voto, e il confratello gli fa notare che, se continua a votare per lui, sarà costretto a prendere a schiaffi il Papa, evidenziando l’assurdità della situazione. Ratzinger, quindi, aveva deciso di votare per Biffi, sottolineando le tensioni e le dinamiche interne al Conclave.
La preghiera dimenticata nel Conclave
Nella dinamica del film Conclave , viene presentata una Chiesa senza Cristo , che si traduce in una non-chiesa , dove l’aspetto della preghiera è completamente trascurato. La preghiera è ridotta a un semplice orpello , piuttosto che essere considerata una parte integrante e essenziale della Chiesa e del Conclave. Anche la messa pre Conclave , presieduta dal Decano del Collegio cardinalizio, è menzionata solo per l’omelia, evidenziando ulteriormente questa dimenticanza. Data la durezza degli scontri tra gli elettori, è importante ricordare un intervento dell’allora cardinale Ratzinger , il quale rispose a una domanda riguardante il ruolo dello Spirito Santo nell’elezione del Santo Padre. Ratzinger affermò: “Non direi così, nel senso che sia lo Spirito Santo a sceglierlo.
Direi che lo Spirito Santo non prende esattamente il controllo della questione, ma piuttosto da quel buon educatore che è, ci lascia molto spazio, molta libertà, senza pienamente abbandonarci. Così che il ruolo dello Spirito dovrebbe essere inteso in un senso molto più elastico, non che egli detti il candidato per il quale uno debba votare. Probabilmente l’unica sicurezza che egli offre è che la cosa non possa essere totalmente rovinata”. Questa risposta smonta l’idea che ai partecipanti sia sollevata qualsiasi responsabilità durante quei giorni e mette in evidenza come gli elettori siano uomini alla ricerca di un nuovo Papa, non cortigiani “in guerra”, come viene descritto nel film.
Riflessioni sul ruolo dello Spirito Santo
Nella dinamica del film Conclave , viene presentata una Chiesa priva di Cristo, che si traduce in una non-Chiesa, dove l’aspetto della preghiera è completamente trascurato, ridotto a un semplice orpello anziché essere considerato parte integrante e essenziale della Chiesa e del Conclave. Anche la messa pre Conclave, presieduta dal Decano del Collegio cardinalizio, è menzionata solo per l’omelia. Data la durezza degli scontri tra gli elettori, è importante ricordare un intervento dell’allora cardinale Ratzinger , il quale rispose a una domanda riguardante il ruolo dello Spirito Santo nell’elezione del Santo Padre. Ratzinger affermò: “Non direi così, nel senso che sia lo Spirito Santo a sceglierlo. Direi che lo Spirito Santo non prende esattamente il controllo della questione, ma piuttosto da quel buon educatore che è, ci lascia molto spazio, molta libertà, senza pienamente abbandonarci.
Così che il ruolo dello Spirito dovrebbe essere inteso in un senso molto più elastico, non che egli detti il candidato per il quale uno debba votare. Probabilmente l’unica sicurezza che egli offre è che la cosa non possa essere totalmente rovinata”. Questa risposta smonta l’idea che i partecipanti siano sollevati da qualsiasi responsabilità durante quei giorni e mette in evidenza come gli elettori siano uomini alla ricerca di un nuovo Papa, non cortigiani “in guerra”, come descritto nel film.
Conclusione sul film Conclave
Nonostante le distorsioni presenti nel film, Conclave si rivela un thriller interessante che invita a riflettere sulla vera natura della Chiesa . La pellicola, pur presentando una Chiesa senza Cristo , trascura l’importanza della preghiera , riducendola a un semplice orpello anziché considerarla un elemento essenziale della vita ecclesiale. Inoltre, il film mette in evidenza le dure dinamiche di voto tra i cardinali, dove uno di loro decide di votare per se stesso non per convinzione, ma per opposizione . Questo aspetto richiama alla mente le indiscrezioni sull’elezione del 2005 del cardinale Ratzinger, evidenziando come le scelte fatte durante il Conclave siano influenzate da tensioni interne e rivalità. Inoltre, il film presenta una visione caricaturale delle posizioni tradizionaliste , confondendo la Tradizione della Chiesa con ideologie distorte.
Nonostante ciò, per chi guarda con attenzione, Conclave può rappresentare un’opportunità per interrogarsi su cosa significhi realmente essere parte della Chiesa, che non è solo un’istituzione di potere, ma il corpo di Cristo che accompagna l’umanità nella storia.
Fonte: ilsussidiario