Ieri mattina al MASAF è stato presentato il Piano di intervento per contenere e contrastare il fenomeno della diffusione e della proliferazione della specie granchio blu.
Contrastare la proliferazione del Granchio Blu
Il Piano mira a tutelare la biodiversità degli habitat colpiti e a prevenire danni economici nel settore della pesca . Con un finanziamento complessivo di 10 milioni di euro stanziati nel DL Agricoltura per il biennio 2025-2026 , il Piano si propone di:
- Contenere e contrastare la proliferazione della specie invasiva del granchio blu.
- Prevenire ulteriori danni economici e promuovere la ripresa delle attività di allevamento e pesca.
- Proteggere le strutture di acquacoltura.
- Valorizzare le biomasse attraverso utilizzi alternativi.
- Sostenere economicamente le imprese del settore.
Le risorse stanziate per la realizzazione del piano straordinario si sommano agli oltre 44 milioni di euro già stanziati dal MASAF negli ultimi anni. Il Piano è frutto di una collaborazione tra ministeri, Regioni, pescatori e altri attori coinvolti, con l’obiettivo di unire competenze e risorse per ripristinare l’equilibrio ambientale e garantire il sostegno alle attività produttive.
Finanziamenti e misure del Piano
Con un finanziamento complessivo di 10 milioni di euro – stanziati nel DL Agricoltura – per il biennio 2025-2026 , il Piano mira a tutelare la biodiversità degli habitat colpiti, contenere e contrastare la proliferazione della specie invasiva, prevenire ulteriori danni economici e promuovere la ripresa delle attività di allevamento e pesca. Tra le principali misure si segnalano:
- Contenimento e smaltimento del granchio blu.
- Protezione delle strutture di acquacoltura.
- Valorizzazione delle biomasse attraverso utilizzi alternativi.
- Sostegno economico alle imprese del settore.
Le risorse stanziate per la realizzazione del piano straordinario si sommano agli oltre 44 milioni di euro stanziati dal Masaf negli ultimi anni.
Collaborazione tra enti e ministeri
Il Piano prevede la collaborazione di diversi enti e ministeri per affrontare l’emergenza legata alla proliferazione del granchio blu . Tra i principali attori coinvolti ci sono:
- ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale).
- CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche).
- CREA (Consiglio per la Ricerca in Agricoltura e l’Analisi dell’Economia Agraria).
- Capitanerie di Porto.
- Enti territoriali delle regioni più colpite dall’emergenza.
Questa sinergia è fondamentale per garantire un approccio integrato e coordinato nella gestione della crisi, unendo competenze e risorse per ripristinare l’equilibrio ambientale e sostenere le attività produttive.
Dichiarazioni dei Ministri
Il Ministro dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida , ha espresso il suo apprezzamento per il lavoro svolto dal commissario Enrico Caterino , sottolineando l’importanza di trasformare una criticità come il granchio blu in un’opportunità di crescita per il settore dell’acquacoltura. Ha dichiarato: “Desidero ringraziare il commissario Caterino per l’impegno e la competenza dimostrati nella gestione di questa emergenza. Con rapidità ed entro i tempi stabiliti, grazie al lavoro del ‘Sistema Italia’, siamo riusciti a trasformare una criticità come il granchio blu in un’opportunità concreta di crescita per il settore dell’acquacoltura, attraverso un piano strategico mirato ed efficace. Questo risultato, frutto della collaborazione tra amministrazioni locali, regionali e centri di ricerca, rappresenta un esempio virtuoso di come affrontare le sfide per creare sviluppo e valore.” Il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin , ha affermato che il Piano per fronteggiare la proliferazione del granchio blu rappresenta la risposta del Governo a una doppia emergenza : economica e ambientale. Ha evidenziato che in Italia si contano oltre 3300 specie invasive , sottolineando l’importanza di tutelare la biodiversità marina , che è fondamentale per il benessere ambientale e lo sviluppo economico.
Ha anche menzionato i gravi danni causati dal granchio blu e altre specie invasive agli allevamenti di molluschi, con perdite che in alcuni casi hanno raggiunto il 100% delle produzioni. Il Commissario Enrico Caterino ha dichiarato che il piano contro il granchio blu è il risultato di un lavoro congiunto tra ministeri, Regioni, pescatori e altri attori coinvolti. Ha ringraziato tutti per il contributo fondamentale e ha spiegato che la strategia integrata prevede:
- Pesca selettiva.
- Monitoraggio.
- Protezione degli ecosistemi.
- Interventi concreti che coinvolgeranno le flotte locali.
- Finanziamenti per la cattura, smaltimento e installazione di recinzioni nelle aree idonee.
L’obiettivo è unire competenze e risorse per ripristinare l’equilibrio ambientale e garantire il sostegno alle attività produttive. Infine, il Sottosegretario del MASAF, Patrizio La Pietra , ha dichiarato che, insieme al Ministro Lollobrigida, hanno dato massima attenzione al comparto fin dal primo giorno della crisi, con scelte rapide e concrete che dimostrano l’importanza che il MASAF attribuisce alla pesca e all’acquacoltura.