Negli ultimi anni, la crescente preoccupazione per l’espansione di al-Shabaab in Etiopia ha sollevato interrogativi sulla vulnerabilità del paese di fronte a questa minaccia. Tuttavia, nonostante le tensioni interne e le sfide politiche, ci sono due motivi fondamentali che suggeriscono che il gruppo jihadista non riuscirà a stabilire una presenza significativa nel territorio etiope. In questo articolo, esploreremo le complesse dinamiche clanali che ostacolano l’influenza di al-Shabaab e l’inefficacia della sua strategia di propaganda, elementi chiave che limitano le sue ambizioni in un contesto già fragile. Attraverso un’analisi approfondita, cercheremo di comprendere perché, nonostante le paure diffuse, l’Etiopia rimane un terreno difficile per le operazioni di al-Shabaab.
Rapporti Recenti sulle Attività di al-Shabaab in Etiopia
Nel 2024, sono emersi numerosi rapporti riguardanti arresti di insorti di al-Shabaab , il disassemblaggio di una rete terroristica e l’ intercettazione di armi in Etiopia. Questi eventi hanno alimentato timori crescenti che il gruppo terroristico potesse cercare di stabilire una presenza attiva nelle montagne Bale, simile a quella già presente in Kenya. Al-Shabaab, noto per le sue operazioni in Kenya, ha preso di mira civili, agenti di sicurezza e infrastrutture di telecomunicazione, contribuendo a un clima di paura in Etiopia, dove i precedenti di gruppi terroristici che hanno approfittato di governi deboli sono ben documentati. Tuttavia, nonostante la debolezza attuale del governo etiope , guidato dal Primo Ministro Abiy Ahmed, a causa di conflitti armati interni, non si può concludere che al-Shabaab sia pronto a ottenere guadagni significativi in Etiopia. Sebbene l’esercito etiope, un tempo altamente professionale, sia stato indebolito dalla purga di ufficiali tigrai, le recenti dinamiche non favoriscono necessariamente un’espansione del gruppo terroristico. È probabile che al-Shabaab possa condurre operazioni terroristiche su piccola scala nella regione somala, che confina con la Somalia, ma le possibilità di una presenza più ampia sono limitate.
Sebbene il gruppo abbia avuto più successo nel reclutare membri della comunità Oromo, il più grande gruppo etnico del paese, i combattenti Oromo all’interno di al-Shabaab non hanno mai goduto dello stesso status o reputazione mediatica dei combattenti stranieri kenyoti. Inoltre, ci sono segnalazioni di maltrattamenti subiti dai combattenti Oromo, il che contribuisce a minare le ambizioni di al-Shabaab in Etiopia. La propaganda è uno strumento cruciale per al-Shabaab, ma i suoi sforzi in Etiopia si sono concentrati sulla rivalità storica tra Etiopia e Somalia, presentando l’Etiopia come un nemico eterno. Questo approccio tende a rappresentare l’intera popolazione etiope come un’entità unita contro gli interessi somali, trascurando le diverse realtà all’interno del paese, come il fatto che una parte significativa degli Oromo è musulmana. Le iniziative di propaganda destinate a potenziali reclute non somale in Etiopia, come Afar e Oromo, sono debolmente sviluppate, limitando ulteriormente l’efficacia di al-Shabaab nel reclutare nuovi membri.
La Vulnerabilità dell’Etiopia: Fattori Interni e Conflitti
La vulnerabilità dell’Etiopia è accentuata da una serie di fattori interni e conflitti che hanno indebolito il governo e l’esercito. Sebbene il governo di Abiy Ahmed sia attualmente più debole che mai, a causa di conflitti armati interni come quello del Tigray e le tensioni attive in Amhara e Oromia, non si può affermare che al-Shabaab sia in una posizione favorevole per ottenere guadagni significativi nel paese. La purga di ufficiali tigrai ha ridotto l’efficacia dell’esercito etiope, ma questo non implica automaticamente che il gruppo terroristico possa espandere la sua influenza. È probabile che al-Shabaab possa condurre operazioni terroristiche su piccola scala nella regione somala, ma le possibilità di una presenza più ampia sono limitate. Due fattori principali svantaggiano al-Shabaab: le animosità claniche e la strategia di propaganda poco sviluppata. Le rivalità storiche tra al-Shabaab e il clan Ogadeen, che rappresenta una parte significativa della popolazione somala in Etiopia, hanno creato un ambiente ostile per il gruppo.
Le Relazioni tra al-Shabaab e il Clan Ogadeen
La relazione tra al-Shabaab e il clan Ogadeen è segnata da animosità storiche che risalgono a conflitti legati al controllo del porto di Kismayo in Somalia. Questi conflitti, avvenuti oltre 15 anni fa, hanno alienato al-Shabaab da gran parte della popolazione Ogadeen, che rappresenta una porzione significativa degli abitanti dello stato nazionale somalo in Etiopia. La rivalità tra il gruppo jihadista e il clan ha avuto inizio tra il 2008 e il 2010, quando al-Shabaab ha tentato di stabilire una presenza permanente nella regione somala dell’Etiopia, ma ha incontrato una forte opposizione da parte degli Ogadeen. Questo clan, che ha una presenza anche in Somalia e Kenya, ha mantenuto un atteggiamento ostile nei confronti di al-Shabaab, limitando le possibilità di reclutamento e supporto per il gruppo terroristico. Inoltre, al-Shabaab ha avuto più successo nel reclutare membri della comunità Oromo , il gruppo etnico più numeroso del paese, ma i combattenti Oromo all’interno del gruppo non hanno mai raggiunto lo stesso status o reputazione mediatica dei combattenti stranieri, come quelli kenyoti.
Strategie di Propaganda di al-Shabaab e il Loro Impatto
La propaganda è uno strumento cruciale per al-Shabaab, ma i suoi sforzi in Etiopia si sono rivelati poco efficaci. La strategia di propaganda del gruppo tende a concentrarsi sulla rivalità storica tra Etiopia e Somalia , presentando l’Etiopia come un nemico eterno. Questo approccio ha l’effetto di rappresentare l’intera popolazione etiope come un’entità unita contro gli interessi somali, trascurando le diverse realtà interne al paese. Ad esempio, una parte significativa degli Oromo in Etiopia è musulmana, ma la propaganda di al-Shabaab non riesce a riconoscere questa complessità, limitando ulteriormente la sua capacità di attrarre reclute non somale. Inoltre, gli sforzi di propaganda destinati a potenziali reclute non somale, come gli Afar e gli Oromo , sono debolmente sviluppati.
Le Opportunità di Reclutamento tra gli Oromo in Etiopia
Al-Shabaab ha mostrato una certa capacità di reclutamento tra gli Oromo , il gruppo etnico più numeroso dell’Etiopia, che ha una lunga storia di insurrezione contro il governo. Tuttavia, i combattenti Oromo all’interno di al-Shabaab non hanno mai raggiunto lo stesso status o la stessa reputazione mediatica dei combattenti stranieri, come i kenyoti . Questo è un fattore cruciale che limita l’efficacia del gruppo nel reclutare nuovi membri. Inoltre, ci sono segnalazioni di maltrattamenti subiti dai combattenti Oromo, il che contribuisce a minare ulteriormente le ambizioni di al-Shabaab nel paese. La strategia di propaganda di al-Shabaab si è rivelata inefficace nel contesto etiope.
La propaganda del gruppo, che ha avuto successo in altri contesti, non riesce a risuonare con la popolazione etiope, poiché tende a ritrarre l’intera popolazione come nemica, trascurando le complessità interne e le diverse identità etniche. In sintesi, le animosità claniche e la strategia di propaganda poco sviluppata di al-Shabaab rappresentano ostacoli significativi per il gruppo nel tentativo di stabilire una presenza in Etiopia. La rivalità storica con il clan Ogadeen , che costituisce una parte significativa della popolazione somala in Etiopia, ha ulteriormente complicato le possibilità di reclutamento e supporto per al-Shabaab.
Prospettive Future: al-Shabaab e la Sicurezza in Etiopia
La debolezza attuale del governo etiope , guidato dal Primo Ministro Abiy Ahmed, è un fattore che potrebbe sembrare favorevole per al-Shabaab, ma non deve essere interpretato come un’opportunità per il gruppo terroristico. Sebbene l’esercito etiope sia stato indebolito da conflitti interni e purghe di ufficiali, le animosità claniche tra al-Shabaab e la popolazione somala in Etiopia rappresentano un ostacolo significativo. Queste tensioni derivano da conflitti storici legati al controllo del porto di Kismayo , che hanno alienato al-Shabaab da gran parte del clan Ogadeen, che costituisce la maggioranza della popolazione somala in Etiopia. La rivalità tra al-Shabaab e il clan Ogadeen è radicata e continua a influenzare le dinamiche locali, limitando le possibilità di reclutamento e supporto per il gruppo terroristico. Inoltre, la strategia di propaganda di al-Shabaab si è rivelata inefficace nel contesto etiope.