HomeConflittiOspedale di Gaza: Evacuazione critica tra bombardamenti

Ospedale di Gaza: Evacuazione critica tra bombardamenti

L’ospedale Kamal Adwan di Beit Lahiya, uno degli ultimi presidi sanitari ancora parzialmente funzionanti nella Striscia di Gaza, si trova in una situazione critica a causa dell’ordine di evacuazione emesso da Israele. Con quasi 400 civili, tra cui neonati in terapia intensiva, all’interno della struttura, i medici si trovano a fronteggiare bombardamenti incessanti e la mancanza di ambulanze per garantire un’evacuazione sicura. La situazione è ulteriormente complicata dalla pressione militare israeliana, che da mesi colpisce l’area, rendendo impossibile il rispetto delle direttive. In questo contesto drammatico, esploreremo le sfide affrontate dal personale medico e le conseguenze umanitarie di un conflitto che continua a mietere vittime tra la popolazione civile.

Chiusura dell’Ospedale Kamal Adwan: Una Situazione Critica per i Pazienti

La chiusura dell’Ospedale Kamal Adwan a Beit Lahiya rappresenta una situazione critica per i pazienti, con quasi 400 civili all’interno, tra cui neonati che dipendono da ossigeno e incubatrici . Il direttore dell’ospedale, Husam Abu Safiya, ha dichiarato che obbedire all’ordine di chiusura è “quasi impossibile” a causa della mancanza di ambulanze per evacuare i pazienti. Senza assistenza, attrezzature e tempo , non è possibile evacuare i pazienti in sicurezza. Abu Safiya ha anche avvertito che i bombardamenti diretti sui serbatoi di carburante potrebbero causare esplosioni e massicci danni ai civili all’interno dell’ospedale. Nonostante l’Israele affermi di aver inviato carburante e cibo all’ospedale e di aver evacuato oltre 100 pazienti e operatori sanitari verso altre strutture, le condizioni in queste ultime sono descritte come ancora peggiori .

Operazioni Militari in Gaza: Conseguenze e Reazioni della Popolazione

Le operazioni militari in Gaza hanno avuto conseguenze devastanti per la popolazione locale. Secondo le autorità, l’operazione israeliana nelle comunità del nord della Striscia di Gaza, in particolare a Beit Lahiya, Beit Hanoun e Jabalia, è mirata a colpire i militanti di Hamas. Tuttavia, i palestinesi accusano Israele di cercare di depopolare permanentemente l’area per creare una zona cuscinetto, un’accusa che Israele nega. In un contesto di intensi bombardamenti, Hamas ha pubblicato un video che mostra i suoi combattenti in azione, mentre l’esercito israeliano ha riferito di aver colpito militanti e infrastrutture a Beit Hanoun. Le tensioni sono ulteriormente aumentate con le notizie di attacchi aerei israeliani che hanno causato la morte di almeno 29 palestinesi , tra cui otto bambini in una scuola che ospitava famiglie sfollate a Gaza City.

Sforzi per un Ceasefire: Mediatori e Sviluppi Recenti

Mediatori hanno intensificato gli sforzi per garantire un cessate il fuoco a Gaza dopo mesi di colloqui bloccati. La campagna militare di Israele è iniziata in risposta all’attacco di combattenti di Hamas alle comunità israeliane il 7 ottobre 2023, che ha causato la morte di 1.200 persone e il rapimento di oltre 250 ostaggi . Le autorità di Gaza riferiscono che l’operazione israeliana ha provocato la morte di più di 45.200 palestinesi , con gran parte della popolazione di 2,3 milioni di persone sfollata e gran parte dell’enclave costiera in rovina. La situazione è ulteriormente complicata dalla crescente pressione internazionale per un cessate il fuoco, mentre le tensioni sul campo continuano a crescere con attacchi aerei e scontri tra le forze israeliane e i militanti di Hamas.

Articoli correlati

Ultime notizie