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Meta sotto inchiesta: 887 milioni di euro di evasione IVA

Meta, la società madre di Facebook, è al centro di un’inchiesta da parte della procura di Milano per un presunto caso di evasione IVA che ammonterebbe a 887,6 milioni di euro. L’indagine coinvolge due dirigenti della filiale irlandese dell’azienda e si concentra su come Meta gestisce le registrazioni degli utenti, considerate da alcuni come transazioni imponibili. Nonostante la somma possa sembrare modesta rispetto ai 32 miliardi di dollari di fatturato dell’anno scorso, le implicazioni di questo caso potrebbero avere ripercussioni significative per l’intero settore. Meta ha dichiarato di prendere sul serio i propri obblighi fiscali e di essere pronta a collaborare con le autorità italiane, mentre le trattative con l’Agenzia delle Entrate sono ancora in corso. Questo sviluppo solleva interrogativi cruciali sulla tassazione dei servizi online e sull’uso dei dati personali degli utenti.

Indagine su Meta: Accuse di Evasione Fiscale da 887,6 Milioni di Euro

I pubblici ministeri di Milano hanno concluso un’indagine su presunti casi di evasione fiscale da parte di Meta, la società madre di Facebook, per un importo di 887,6 milioni di euro . L’inchiesta ha coinvolto due dirigenti della filiale irlandese di Meta, Meta Platforms Ireland Ltd. Sebbene la somma possa sembrare modesta rispetto ai 32 miliardi di dollari di fatturato registrati dalla società nell’ultimo anno, il caso potrebbe avere ripercussioni significative per l’intero settore. Al centro della questione c’è il modo in cui Meta fornisce accesso ai suoi servizi, come Facebook e Instagram. Meta ha dichiarato di prendere sul serio i propri obblighi fiscali, affermando di aver pagato tutte le tasse richieste nei paesi in cui opera e di essere pronta a collaborare pienamente con le autorità italiane.

Un portavoce di Meta ha dichiarato di non essere d’accordo con l’idea che l’accesso alle piattaforme online debba essere soggetto a IVA. A causa della sensibilità e della natura senza precedenti della controversia, l’Agenzia delle Entrate italiana ha richiesto una valutazione tecnica al Comitato IVA della Commissione Europea, riguardo al trattamento IVA dei servizi online forniti dalla rete sociale in cambio dei dati personali degli utenti. Secondo le fonti, l’agenzia non ha ancora ricevuto una risposta dal comitato della Commissione.

Ruolo dei Dirigenti Irlandesi: Focus sui Manager di Meta Platforms Ireland Ltd

I pubblici ministeri di Milano hanno focalizzato la loro indagine su due dirigenti della filiale irlandese di Meta, Meta Platforms Ireland Ltd , nel contesto di un presunto caso di evasione fiscale. Questi manager sono stati al centro di un’inchiesta che ha portato alla conclusione di un’indagine penale, un passo formale prima che i pubblici ministeri possano presentare richieste di processo. La questione principale riguarda il modo in cui Meta gestisce le registrazioni degli utenti, che secondo la polizia fiscale italiana potrebbero essere considerate come una transazione imponibile . Questo implica che l’accesso ai servizi online di Meta, come Facebook e Instagram, potrebbe essere soggetto a IVA . Le autorità italiane sostengono che Meta non avrebbe dichiarato un reddito imponibile di quasi 4 miliardi di euro dal 2015 al 2021, il che corrisponde a un’evasione IVA di oltre 887 milioni di euro .

Ruolo dei Dirigenti Irlandesi: Focus sui Manager di Meta Platforms Ireland Ltd Meta sotto inchiesta: 887 milioni di euro di evasione IVA
Ruolo dei Dirigenti Irlandesi Focus sui Manager di Meta Platforms Ireland Ltd Meta sotto inchiesta 887 milioni di euro di evasione IVA

Implicazioni per l’Industria: La Questione della Tassazione dei Servizi Online

La questione della tassazione dei servizi online sta emergendo come un tema cruciale per l’industria, specialmente alla luce delle recenti indagini su Meta. Le autorità fiscali italiane hanno sostenuto che le registrazioni degli utenti di Meta potrebbero essere considerate come una transazione imponibile , implicando uno scambio non monetario di un account di appartenenza in cambio dei dati personali degli utenti. Questo approccio potrebbe ridefinire il modo in cui le aziende tecnologiche gestiscono le loro operazioni fiscali in Europa. L’Agenzia delle Entrate italiana ha inviato a Meta un schema d’atto , che include osservazioni che avallano le conclusioni di un’indagine della Guardia di Finanza. Le autorità affermano che Meta non avrebbe dichiarato un reddito imponibile di quasi 4 miliardi di euro dal 2015 al 2021, il che corrisponde a un’evasione IVA di oltre 887 milioni di euro .

Negoziazioni con l’Agenzia delle Entrate: Meta Risponde alle Osservazioni Fiscali

Le negoziazioni tra Meta e l’Agenzia delle Entrate italiana si stanno svolgendo in un contesto di grande attenzione e complessità. A metà novembre, l’Agenzia ha inviato a Meta un “schema d’atto” , un documento che contiene una lista di osservazioni che avallano le conclusioni di un’indagine condotta dalla Guardia di Finanza. Questo schema è cruciale poiché sostiene che Meta non avrebbe dichiarato un reddito imponibile di quasi 4 miliardi di euro dal 2015 al 2021, il che corrisponde a un’evasione IVA di oltre 887 milioni di euro . Meta ha ora 60 giorni per rispondere a queste osservazioni, e la sua decisione sarà determinante per il futuro della controversia fiscale. Se Meta accetterà l’approccio proposto, dovrà pagare un importo concordato; in caso contrario, potrebbe avviare una controversia fiscale giudiziaria.

Negoziazioni con l'Agenzia delle Entrate: Meta Risponde alle Osservazioni Fiscali Meta sotto inchiesta: 887 milioni di euro di evasione IVA
Negoziazioni con lAgenzia delle Entrate Meta Risponde alle Osservazioni Fiscali Meta sotto inchiesta 887 milioni di euro di evasione IVA

credits: CNANews

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