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L’ULTIMO ATTO DI JOE BIDEN DA PRESIDENTE USA È UNA GRAZIA PREVENTIVA… ALLA FAMIGLIA

Nell’ultimo giorno della sua presidenza, Joe Biden ha concesso grazie preventive ai membri della sua famiglia, sollevando interrogativi sulla giustizia e la politica.

Grazia preventiva per la famiglia Biden

Biden ha concesso grazia preventiva a molti familiari per eventuali indagini future, escludendo sé stesso e la moglie. Tra i familiari beneficiari della grazia ci sono:

  1. Francis W. Biden (fratello)
  2. James B. Biden (fratello)
  3. Sara Jones (cognata)
  4. Valerie Biden Owens (sorella)
  5. John T. Owens (marito e cognato)

Inoltre, è stata già avviata una grazia presidenziale per il figlio Hunter Biden , coinvolto in diversi processi e a forte rischio condanna. Biden ha dichiarato: «La mia famiglia è sottoposta a minacce e attacchi, motivate soltanto dal desiderio di ferire me», nel comunicato in cui annuncia la grazia preventiva per tutti i parenti sopracitati.

Critiche e giustificazioni di Biden

Biden giustifica le sue scelte come necessarie per proteggere la sua famiglia da attacchi politici e indagini. In particolare, egli afferma che la sua famiglia è sottoposta a minacce e attacchi, motivati soltanto dal desiderio di ferire lui. Nel comunicato in cui annuncia la grazia preventiva per i suoi familiari, Biden sottolinea che non ha motivo di credere che questi attacchi termineranno. Biden motiva le sue scelte non come uno “scudo penale” per eventuali misfatti creati dai suoi familiari, ma come una scelta “necessaria”. Nonostante ciò, egli si dice “ottimista” sul fatto che la forza delle istituzioni legali prevarrà sulla politica.

Tuttavia, questa difesa familiare, soprattutto riguardo al figlio Hunter, sembra rappresentare un uso dei poteri presidenziali che contrasta con l’idea di essere “sottomesso alla legge”, come Biden stesso invocava per il suo successore. Inoltre, Biden descrive la grazia preventiva come uno strumento per proteggere chi potrebbe essere “indagato o perseguito così da danneggiare la loro reputazione e finanze”. Questo solleva interrogativi su come sarebbe stata percepita la grazia preventiva se fosse stata concessa da Trump, evidenziando una sfida alla giustizia e alla legge.

Riflessioni sulla giustizia e la politica

Si solleva un dubbio su come sarebbe stata percepita la grazia preventiva se fosse stata concessa da Trump . Biden motiva le sue scelte non come uno “scudo penale” per eventuali misfatti creati dai suoi familiari, ma come una scelta “necessaria” per proteggere la sua famiglia da attacchi politici e indagini. L’ex Presidente afferma di essere “ottimista” sul fatto che la forza delle istituzioni legali prevarrà sulla politica, ma la sua difesa familiare, specialmente riguardo al figlio Hunter , sembra suggerire un uso dei poteri presidenziali che contrasta con la sua posizione di rispetto per la legge. Questo strumento, mai visto nella recente storia repubblicana americana, è giustificato come una protezione per chi potrebbe essere “indagato o perseguito così da danneggiare la loro reputazione e finanze” . La situazione solleva interrogativi su come il mainstream mediatico e l’opinione pubblica mondiale avrebbero reagito se queste grazie preventive fossero state firmate da Trump nelle sue ultime ore da Presidente.

Fonte: ilsussidiario

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