HomePoliticaLiberazione di Cecilia Sala: scambio tra Iran e USA con Musk coinvolto

Liberazione di Cecilia Sala: scambio tra Iran e USA con Musk coinvolto

La liberazione della giornalista Cecilia Sala in Iran potrebbe essere il risultato di uno scambio di favori tra Iran e Stati Uniti, con Elon Musk come attore chiave.

Contesto della liberazione di Cecilia Sala

La liberazione di Cecilia Sala è avvenuta in cambio della non estradizione di Mohammad Abedini Najafabadi , un ingegnere iraniano bloccato in Italia su richiesta degli Stati Uniti. Questo scambio di favori tra Iran e Stati Uniti ha portato a una situazione in cui, per garantire la liberazione della giornalista, gli iraniani hanno ottenuto la promessa di non estradare Abedini. La trattativa ha quindi seguito un principio di do ut des , dove entrambe le parti hanno ottenuto qualcosa in cambio. Inoltre, si ipotizza che la possibilità di firmare un contratto miliardario con Elon Musk per le telecomunicazioni possa aver influenzato positivamente le negoziazioni. Questo scenario suggerisce che, in contesti di tensione come quello iraniano, le liberazioni di cittadini stranieri avvengono spesso in cambio di concessioni politiche o legali, rendendo la situazione complessa e delicata.

Il ruolo di Elon Musk nella trattativa

Una contropartita per gli iraniani e una per gli americani. La trattativa che ha portato alla liberazione della giornalista Cecilia Sala , arrestata con un pretesto in Iran, potrebbe essersi conclusa con un do ut des su due fronti, concedendo a Teheran di non estradare negli USA Mohammad Abedini Najafabadi , l’ingegnere iraniano bloccato a Malpensa su richiesta USA, ma anche aprendo con Washington alla possibilità di firmare un contratto miliardario con Musk sulle telecomunicazioni. Un’ipotesi da tenere in considerazione, dice Vincenzo Giallongo , generale dei Carabinieri, con al suo attivo missioni in Iraq, Albania, Kuwait e Kosovo. In fondo, Elon Musk è diventato il braccio destro del nuovo presidente statunitense, che, da parte sua, quando c’è da concludere un affare vantaggioso per gli USA non si tira indietro. Anzi, per il tycoon è la contropartita migliore che gli si possa offrire.

Di sicuro, l’opportunità di un contratto con l’Italia non ha fatto male alla trattativa e al clima che si è instaurato con gli americani, tenendo conto del fatto che, vista la politica di disimpegno dalla guerra annunciata da Trump in Ucraina (e in Medio Oriente), alla fine su un ideatore di droni si poteva mollare la presa. Possibili implicazioni del contratto Direi che è possibile che il contratto tra l’Italia e SpaceX di Elon Musk per i satelliti Starlink possa essere anch’esso parte della trattativa. Un fatto è certo: qualcosa in cambio agli Stati Uniti bisognava dare. Musk , ormai, è il consigliere principale di Trump , quello che lo finanzia, il suo uomo-ombra: molti degli accordi che si potranno fare con gli americani passeranno sicuramente da lui. Tra l’altro, aveva un buon rapporto con Meloni già da prima di questo incontro. È molto probabile che l’accordo fosse già sul tavolo, potrebbe essere diventato merce di scambio.

La cosa migliore da offrire a Trump come contropartita, d’altra parte, è proprio stringere un affare.

Possibili scambi e implicazioni politiche

La liberazione di Cecilia Sala potrebbe essere il risultato di uno scambio di favori tra Iran e Stati Uniti, con implicazioni politiche significative. In particolare, gli iraniani avrebbero ottenuto la non estradizione di Mohammad Abedini Najafabadi , un ingegnere iraniano arrestato in Italia su richiesta degli USA. Questo scambio è stato concepito come un do ut des , dove entrambe le parti avrebbero ricevuto qualcosa in cambio.

Strategia di Non Concomitanza

La mancata concomitanza delle scarcerazioni è stata una strategia deliberata per evitare di apparire come se si fosse ceduto a un ricatto. Se le due liberazioni fossero avvenute simultaneamente, sarebbe sembrato un chiaro segnale di capitolazione. Questa scelta ha permesso di mantenere una certa dignità politica, evitando di giustificare apertamente lo scambio.

Cambiamenti negli Interessi Americani

Inoltre, gli interessi americani stanno cambiando, il che potrebbe aver influenzato la decisione di rinunciare all’estradizione di Abedini. Con la nuova politica di disimpegno dalla guerra, gli Stati Uniti potrebbero non considerare più prioritario il caso di questo ingegnere, il cui ruolo nella fornitura di droni all’Iran potrebbe essere meno cruciale di quanto si pensasse.

Contratti e Opportunità

Il contratto tra l’Italia e SpaceX di Elon Musk per i satelliti Starlink potrebbe essere parte della trattativa. Ci sono vincoli da considerare, come il divieto di affidare a un privato attività di difesa, ma è possibile che questo accordo sia diventato merce di scambio. La presenza di Musk come consigliere del nuovo presidente statunitense ha reso l’opportunità di un contratto con l’Italia un elemento favorevole nella trattativa, suggerendo che qualcosa doveva essere offerto in cambio agli Stati Uniti.

Interessi americani e cambiamenti politici

La trattativa per la liberazione di Cecilia Sala ha comportato una contropartita sia per l’Iran che per gli Stati Uniti. In particolare, gli americani avrebbero dato il loro placet all’operazione, ma successivamente avrebbero rinunciato all’estradizione di Mohammad Abedini Najafabadi, l’ingegnere iraniano arrestato a Malpensa. Questo scambio è stato interpretato come una strategia per non apparire come cedenti al ricatto . Infatti, la mancata concomitanza delle due scarcerazioni è stata vista come un modo per salvare la faccia, evitando di giustificare apertamente la trattativa.

Interessi americani

Gli interessi americani stanno cambiando, influenzando le decisioni riguardanti l’ingegnere iraniano. È possibile che il ruolo di Abedini sia limitato, poiché la produzione di droni non dipende esclusivamente da lui. Inoltre, la politica di disimpegno dalla guerra annunciata da Trump in Ucraina e in Medio Oriente ha portato a un cambiamento di priorità, riducendo l’interesse per l’arresto di Abedini.

Contratti e opportunità

Il contratto tra l’Italia e SpaceX di Elon Musk per i satelliti Starlink potrebbe essere parte della trattativa. Musk è diventato un alleato strategico del nuovo presidente statunitense, e la possibilità di un affare vantaggioso con l’Italia ha contribuito a creare un clima favorevole per la trattativa. La garanzia di Giorgia Meloni di discutere l’approvazione del contratto potrebbe aver facilitato l’accordo, rendendolo merce di scambio.

Ruolo di Musk

Elon Musk, considerato il consigliere principale di Trump, gioca un ruolo cruciale nelle trattative con gli americani. La sua influenza e i rapporti preesistenti con Meloni potrebbero aver reso più probabile l’accordo, che rappresenta una delle migliori contropartite per gli Stati Uniti.

Il contratto tra Italia e SpaceX

La trattativa per la liberazione di Cecilia Sala potrebbe includere un contratto tra l’Italia e SpaceX di Elon Musk per i satelliti Starlink . Tuttavia, ci sono vincoli da considerare, come il divieto di affidare a un privato un’attività di difesa. È possibile che Giorgia Meloni abbia fornito garanzie per discutere l’approvazione di tale contratto. È evidente che fosse necessario offrire qualcosa in cambio agli Stati Uniti. Musk, che è diventato un importante consigliere del presidente statunitense, potrebbe aver avuto un ruolo cruciale in questa trattativa. La sua influenza e i rapporti preesistenti con Meloni suggeriscono che l’accordo potesse già essere sul tavolo e potrebbe essere diventato un elemento di scambio. Offrire un affare vantaggioso a Trump rappresenta una delle migliori contropartite che si potessero presentare.

Il ruolo dei servizi segreti italiani

I servizi segreti italiani sono considerati funzionali e operano in modo discreto per tutelare il personale italiano. La loro attività si concentra sull’acquisizione di informazioni, mantenendo un profilo basso e rispettando le linee guida della politica nazionale. In particolare, si occupano di garantire la sicurezza degli italiani all’estero, come nel caso della liberazione di Cecilia Sala .

Ruolo e Funzionamento

I nostri servizi, pur non avendo il potenziale di quelli israeliani, sono stimati e composti da persone equilibrate . A differenza della CIA , che è presente in modo capillare in tutto il mondo, i servizi italiani si dedicano a un lavoro di intelligence pura , seguendo le direttive politiche e operando per la tutela dello Stato e del personale italiano.

Operazioni in Medio Oriente

Durante le missioni in Albania e in altre aree, i servizi segreti italiani hanno dimostrato di essere attivi e presenti, raccogliendo informazioni cruciali per la sicurezza nazionale.

Strategie di Scambio

In contesti come quello iraniano, dove gli arresti di cittadini europei vengono utilizzati come strumento di scambio , i servizi segreti italiani devono affrontare sfide significative. La situazione è complessa, poiché l’Iran, essendo una dittatura , non è tenuto a rendere conto delle proprie azioni, rendendo difficile il cambiamento di tali pratiche.

Dittatura iraniana e arresti strategici

La dittatura iraniana utilizza frequentemente gli arresti di cittadini europei come strumento di scambio . Questo approccio rende difficile il cambiamento della situazione politica, poiché l’Iran non deve rendere conto delle proprie azioni alle opinioni pubbliche. In particolare, l’arresto di Cecilia Sala ha suscitato preoccupazioni, poiché un simile evento in un contesto democratico avrebbe generato ampie polemiche.

Strategie di Scambio

  1. L’Iran ha adottato la strategia di arrestare cittadini europei per poi scambiarli con membri del regime.
  2. Questa pratica è stata utilizzata più volte, dimostrando una certa continuità nel comportamento del regime.
  3. La comunità internazionale si trova in una posizione di svantaggio, poiché non può facilmente contrastare tali azioni.

Opzioni per il Futuro

  1. Per evitare ritorsioni, sarebbe necessario non inviare più italiani in Iran, ma questa soluzione appare difficile da attuare.
  2. La rigidità nei confronti dell’Iran potrebbe essere l’unico modo per affrontare la situazione, ma richiede un cambiamento significativo nella politica estera.

Fonte: ilsussidiario

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