L’epica di Jiawei Shen: il suo capolavoro a tre piani è un viaggio attraverso le esperienze di vita e le influenze ideologiche che hanno plasmato l’artista cinese Jiawei Shen. Dall’acquisto di una Bibbia al suo arrivo in Australia, alla riflessione sulla Torre di Babele come metafora delle ideologie che hanno segnato la sua esistenza, Shen ci guida attraverso un racconto di trasformazione personale e artistica. Il suo imponente dipinto, che occupa le pareti di una casa a tre piani, rappresenta un’opera monumentale che intreccia storia, arte e politica, offrendo uno sguardo profondo sulle contraddizioni e le somiglianze tra le vite vissute in Cina e in Australia. Attraverso il documentario ‘Welcome to Babel’, il pubblico può esplorare il processo creativo di Shen e il dialogo tra le sue esperienze e quelle della moglie, Lan Wang, in un racconto che unisce passato e presente, ideali e realtà.
L’ispirazione biblica di Jiawei Shen: La Torre di Babele
Quando Jiawei Shen arrivò in Australia, acquistò una copia della Bibbia, un testo ideologico occidentale di grande importanza. Fino a quel momento, la sua vita era stata plasmata dagli scritti dei grandi pensatori marxisti come Karl Marx, Vladimir Lenin e Mao Zedong. Studiando la Bibbia, trovò la storia della Torre di Babele nel capitolo 11 della Genesi, un mito sull’origine della confusione linguistica e culturale. Questa storia racconta di un tempo in cui tutti parlavano la stessa lingua e, per orgoglio, costruirono una torre che raggiungesse il cielo. Dio, vedendo la loro collaborazione, decise di confondere le loro lingue per impedirgli di capirsi.
Anni dopo, riflettendo su come la sua vita e quella di sua moglie fossero state influenzate dall’ideologia, Shen ricordò la lezione della Torre di Babele. Nel 1989, durante le manifestazioni studentesche a Pechino che portarono al massacro di Piazza Tiananmen, Jiawei Shen si trovava in Australia. Grazie all’asilo concesso dal Primo Ministro Bob Hawke, poté stabilirsi a Sydney. Fu raggiunto presto dalla moglie, l’artista Lan Wang, e dalla loro figlia Xini. Mentre Lan Wang lavorava come addetta alle pulizie, Jiawei Shen iniziò la sua carriera australiana disegnando ritratti per i turisti a Circular Quay.
Divenne presto un favorito dell’Archibald, grazie al suo stile liscio e quasi fotografico. Nel 1995, vinse il Mary MacKillop Art Award, con un’interpretazione che piacque alla gerarchia conservatrice della Chiesa Cattolica Romana. Nel 1997, Shen e Wang acquistarono un piccolo cottage di pescatori a Bundeena, ai margini del Royal National Park. Con il cambiamento del clima politico in Cina, la sua arte tornò in voga, e Jiawei Shen rifletté sulla natura e l’impatto dell’ideologia. Pensò di nuovo alla storia di Babele e a come potesse essere vista come una metafora per ciò che era accaduto agli ideali originali del Comunismo.
Dalla Cina all’Australia: Il viaggio di Jiawei Shen e Lan Wang
Jiawei Shen e Lan Wang hanno vissuto esperienze diverse durante la Grande Carestia Cinese, che ha segnato profondamente le loro vite. Quando Jiawei Shen arrivò in Australia, portò con sé una copia della Bibbia, cercando di comprendere l’ideologia occidentale. Durante le proteste di Piazza Tiananmen nel 1989, Jiawei Shen si trovava in Australia e ottenne asilo grazie al Primo Ministro Bob Hawke. Sua moglie, Lan Wang, lo raggiunse presto con la loro figlia, Xini, e iniziò a lavorare come addetta alle pulizie. Jiawei Shen iniziò la sua carriera artistica australiana disegnando ritratti per turisti a Circular Quay.
La sua abilità nel creare ritratti con un tocco quasi fotografico lo rese popolare per le commissioni. Nel 1995, vinse il Mary MacKillop Art Award, impressionando la gerarchia conservatrice della Chiesa Cattolica Romana. Nel 1997, Jiawei Shen e Lan Wang acquistarono una piccola casa di pescatori a Bundeena, vicino al Royal National Park. La sua arte, inizialmente non apprezzata in Cina, tornò in voga con il cambiamento del clima politico. Jiawei Shen rifletté sull’impatto dell’ideologia, ispirato dalla storia della Torre di Babele.
Il capolavoro di Jiawei Shen: La Torre di Babele in quattro parti
Il capolavoro di Jiawei Shen, intitolato ‘La Torre di Babele’, è un’opera monumentale che occupa le pareti di una casa a tre piani. Questa straordinaria pittura è divisa in quattro parti distinte, ognuna delle quali rappresenta un tema specifico legato all’ideologia comunista e alla storia. La prima parte, ‘Utopia’, esplora gli ideali della Rivoluzione bolscevica, iniziando con Lenin e proseguendo con la tirannia di Stalin e Mao. Le immagini si evolvono in base alla propaganda diffusa dai leader, influenzando artisti come Picasso e Rivera. La seconda parte, ‘Internationale’, continua a sviluppare il tema dell’influenza globale del comunismo, mostrando come le idee si siano diffuse e abbiano ispirato movimenti artistici in tutto il mondo.
L’influenza dell’ideologia comunista nell’arte di Jiawei Shen
L’arte di Jiawei Shen è profondamente influenzata dall’ideologia comunista, come dimostrato dalla sua opera monumentale, La Torre di Babele. Questo capolavoro è diviso in quattro parti, ognuna delle quali rappresenta un aspetto diverso del comunismo. Utopia, la prima sezione, esplora gli ideali della Rivoluzione Bolscevica e la loro evoluzione sotto Stalin e Mao. Le immagini ritraggono figure storiche e la propaganda che hanno diffuso. La seconda parte, Internationale, mostra l’influenza del comunismo su artisti come Picasso e Rivera.
Saturnus, l’ultima parte, riflette il lato oscuro della rivoluzione, paragonando la Rivoluzione Culturale Cinese alla Rivoluzione Francese. Jiawei Shen, cresciuto durante la Rivoluzione di Mao, onora l’idealismo dei pensatori comunisti. Tuttavia, le esperienze di sua moglie Lan Wang, figlia di un ‘destrista’, offrono una prospettiva contrastante. Mentre Shen ricorda il lavoro nei campi come un periodo felice, Wang ricorda la fame e il freddo. La loro vita in Australia è documentata nel film Welcome to Babel, che esplora le contraddizioni e le somiglianze delle loro esperienze.
Contrasti di vita: Le esperienze di Jiawei Shen e Lan Wang
Jiawei Shen e Lan Wang hanno vissuto esperienze di vita molto diverse, nonostante abbiano condiviso lo stesso contesto storico. Jiawei Shen, cresciuto come figlio di membri leali del Partito Comunista, ha vissuto un’infanzia in cui credeva fermamente nella costruzione del ‘palazzo comunista’. Al contrario, Lan Wang, figlia di un ‘destrista’ disprezzato, ha affrontato un’infanzia segnata dalla discriminazione. Durante la Grande Carestia Cinese, Jiawei Shen ricorda di aver sofferto la fame, mentre Lan Wang ha assistito alla morte di persone care. Entrambi furono inviati a lavorare nelle campagne, ma mentre Shen ricorda quel periodo come il più felice della sua vita, Wang fu mandata in una provincia remota e fredda, dove la fame era una costante.
Dopo la morte di Mao, Shen divenne uno studente d’arte, mentre Wang, finalmente libera di studiare, sviluppò uno stile pittorico fantasioso e decorativo. Le esperienze di Wang, insieme al periodo di sfavore vissuto da Shen, influenzano la parte del dipinto chiamata Saturnus, che rappresenta il lato oscuro della rivoluzione. La rivoluzione culturale cinese e la rivoluzione francese, secondo Shen, condividono l’idea che ‘buone intenzioni portano ai risultati più malvagi’. La differenza tra le esperienze di vita di Shen e Wang si riflette nel loro approccio alla nuova vita in Australia. Shen, con il suo lavoro monumentale, mira a lasciare un’eredità per il popolo cinese, mentre Wang coltiva un piccolo giardino dietro la loro imponente casa.
Welcome to Babel: Il documentario sulla creazione del capolavoro
Il documentario “Welcome to Babel” esplora il processo meticoloso di creazione del capolavoro di Jiawei Shen, “La Torre di Babele”. Attraverso immagini e interviste, il film mette in luce le contraddizioni e le somiglianze tra le vite di Jiawei Shen e Lan Wang in Cina e in Australia. La pellicola è stata presentata al Sydney Film Festival, suscitando interesse per la sua narrazione unica. James Bradley, il regista, cattura l’essenza del progetto artistico di Shen, che si estende su tre piani della sua casa. Ogni parete del dipinto rappresenta un tema diverso: Utopia, Internationale, Gulag e Saturnus.
La sezione “Utopia” inizia con Lenin e gli ideali della rivoluzione bolscevica, evolvendo nella tirannia di Stalin e Mao. “Gulag” mostra il costo dell’ideologia cieca, mentre “Saturnus” riflette il lato oscuro della rivoluzione. Lan Wang, con le sue osservazioni pungenti, offre un contrappunto essenziale alla narrativa eroica del marito. Il documentario evidenzia come le esperienze personali di Shen e Wang abbiano influenzato la loro arte e visione del mondo. La loro storia è un esempio di come l’ideologia e le circostanze possano plasmare vite e carriere.