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La Siria non ha bisogno di un ‘test di litmus per la stretta di mano’

Qualunque cosa i media occidentali possano farvi credere, le scelte di stretta di mano della leadership siriana non determineranno il futuro del paese.

Visita dei Ministri degli Esteri in Siria

Il 3 gennaio, i Ministri degli Esteri di Germania e Francia , Annalena Baerbock e Jean-Noel Barrot , si sono recati a Damasco per incontrare il nuovo leader siriano Ahmad al-Sharaa . Questo incontro è avvenuto meno di un mese dopo la caduta improvvisa di uno dei regimi più violenti del mondo arabo, quello del presidente Bashar al-Assad . Ci sono molteplici questioni all’ordine del giorno nelle relazioni siriano-europee, tra cui:

  1. Stabilità regionale.
  2. Recupero economico.
  3. Giustizia e riconciliazione post-bellica.
  4. Crisi dei rifugiati.

Tuttavia, i media occidentali hanno scelto di concentrarsi sulla decisione di al-Sharaa di accogliere Baerbock con un cenno e un sorriso, piuttosto che stringerle la mano, in osservanza delle norme religiose musulmane. Gli esperti dei media occidentali hanno descritto l’incidente come uno “snub” e uno “scandalo”. Un editoriale di Politico è arrivato a suggerire che gesti come la stretta di mano dovrebbero diventare il nuovo “test di litmus” per valutare quanto un leader musulmano sia “moderato”. In nome dell’inclusività, l’articolo implicava che i leader musulmani devoti come al-Sharaa dovrebbero essere costretti a stringere la mano alle donne, indipendentemente da ciò che la loro religione prescrive, altrimenti dovrebbero scattare “campanelli d’allarme” in Occidente. Questa imposizione di valori culturali occidentali come nuovo standard per la “moderazione” dei leader musulmani non è una novità, ma una pratica che dura da decenni.

source:AlJazeera - Visita dei Ministri degli Esteri in Siria - I Ministri degli Esteri di Francia e Germania con il nuovo leader siriano
sourceAlJazeera Visita dei Ministri degli Esteri in Siria I Ministri degli Esteri di Francia e Germania con il nuovo leader siriano

Critica ai media occidentali

Il 3 gennaio, i Ministri degli Esteri tedesco e francese hanno visitato Damasco per incontrare il nuovo leader siriano Ahmad al-Sharaa . Tuttavia, i media occidentali hanno scelto di concentrarsi sulla decisione di al-Sharaa di non stringere la mano alla ministra tedesca Annalena Baerbock , interpretando l’episodio come uno “snub” e un “scandalo” . Questa attenzione ai dettagli superficiali ha portato alcuni editorialisti, come quelli di Politico , a suggerire che la stretta di mano dovrebbe diventare un nuovo “test di litmus” per valutare quanto un leader musulmano sia “moderato” .

Contraddizioni e Critiche

L’autrice esprime la sua indignazione per questa visione, sottolineando che i leader musulmani, come al-Sharaa, dovrebbero avere il diritto di seguire le proprie norme religiose senza essere costretti a conformarsi ai valori culturali occidentali. Si chiede perché non ci sia stata la stessa indignazione da parte dei media quando il principe britannico Edward ha dichiarato di preferire il non contatto fisico con i cittadini.

Discorso Egemonico

L’autrice critica l’idea che le norme religiose musulmane siano etichettate come “estreme” , evidenziando come questo rappresenti un discorso egemonico che maschera i valori occidentali come universali. Sottolinea che i musulmani e gli arabi hanno la propria agenzia e possono scegliere di osservare i propri valori religiosi, anche quando questi contrastano con le aspettative culturali dominanti in Occidente.

Focus sui Veri Problemi

In un contesto di repressione brutale che i siriani hanno subito per oltre 61 anni, l’attenzione dei media su questioni superficiali come l’abbigliamento o le maniere personali di al-Sharaa appare triviale . I siriani hanno un proprio “test di litmus” per valutare la loro nuova leadership, che include la capacità del governo di garantire democrazia , libertà , e stabilità , piuttosto che la semplice questione delle strette di mano.

Preoccupazioni dei Siriani

Le vere preoccupazioni dei siriani riguardano la capacità della nuova leadership di guidare il paese verso la pace , la prosperità e la stabilità , mentre attualmente metà della popolazione è sfollata e oltre il 90% vive sotto la soglia di povertà. La situazione è aggravata da carenze estreme di cibo, acqua ed elettricità, e da un’economia in crisi.

Contraddizioni nel test di litmus

Il 3 gennaio, i Ministri degli Esteri tedesco e francese hanno incontrato il nuovo leader siriano Ahmad al-Sharaa a Damasco. Durante questo incontro, i media occidentali hanno messo in evidenza la decisione di al-Sharaa di non stringere la mano alla ministra tedesca Annalena Baerbock , interpretando l’azione come un “snub” e un “scandalo”. Un editoriale di Politico ha persino suggerito che la stretta di mano dovrebbe diventare un nuovo “test di litmus” per valutare quanto un leader musulmano sia “moderato”. Questo implica che i leader musulmani devoti, come al-Sharaa, dovrebbero essere costretti a stringere la mano alle donne, indipendentemente dalle loro convinzioni religiose, altrimenti si attiverebbero “campanelli d’allarme” in Occidente. La critica si estende al fatto che i media occidentali tentano di imporre i propri valori culturali come standard universali per misurare la “moderazione” dei leader musulmani.

L’antropologa Lila Abu-Lughod ha evidenziato che esiste un’assunzione in Occidente secondo cui la cultura liberale è la norma aculturale e dovrebbe essere lo standard universale per misurare le società, mentre coloro che non si conformano sono considerati “barbari”. Inoltre, la caratterizzazione delle norme religiose musulmane come “estreme” è sintomatica di un discorso egemonico che maschera le norme occidentali come se fossero universali. È importante notare che i valori culturali occidentali non sono così dominanti come si potrebbe pensare; i musulmani e gli arabi hanno la propria agenzia e possono scegliere di osservare i propri valori religiosi, anche quando questi sfidano le aspettative culturali dominanti in Occidente. La focalizzazione eccessiva dei media su dettagli superficiali, come l’abbigliamento di al-Sharaa o le sue maniere personali, appare banale rispetto alla brutalità della repressione che i siriani hanno subito per 61 anni sotto il regime autoritario del Baath. I siriani hanno un proprio “test di litmus” per valutare la loro nuova leadership, che include la capacità del governo di garantire democrazia , libertà , stabilità e diritti costituzionali , piuttosto che la questione se i membri maschili del governo stringano la mano alle donne. Le preoccupazioni più urgenti riguardano la capacità della nuova leadership di guidare il paese verso pace , prosperità e stabilità .

Norme religiose e valori culturali

Le norme religiose musulmane sono spesso etichettate come “estreme” dai media occidentali, il che riflette un discorso egemonico . Questa caratterizzazione è un sintomo di una narrazione in cui le norme occidentali vengono mascherate come universali . L’autrice sottolinea che l’idea che la stretta di mano debba essere un test di moderazione per i leader musulmani è contraddittoria e offensiva. Inoltre, si osserva che i media occidentali tendono a imporre i propri valori culturali come nuovo litmus test per valutare la moderazione dei leader musulmani.

Contraddizioni nel discorso dei media

L’autrice si chiede dove fosse la furia dei media quando un membro della famiglia reale britannica ha espresso la sua preferenza per il non contatto fisico con i cittadini. Questo solleva interrogativi su come si dovrebbe reagire a motivazioni di preferenza personale rispetto a quelle di osservanza religiosa .

Agente e valori culturali

Contrariamente a quanto si possa pensare, i valori culturali occidentali non sono così dominanti come si immagina. I musulmani e gli arabi hanno la capacità di scegliere di osservare i propri valori religiosi, anche quando questi sfidano le aspettative culturali dominanti in Occidente.

Focus sui valori reali

In un contesto di repressione brutale che i siriani hanno subito per decenni, l’attenzione dei media su dettagli superficiali come l’abbigliamento o le maniere personali di al-Sharaa appare triviale . I siriani hanno un proprio litmus test per valutare la loro nuova leadership, che si concentra su aspetti come la capacità del governo di garantire democrazia , libertà , e stabilità , piuttosto che sulla questione se i membri maschili del governo stringano la mano alle donne.

Le vere preoccupazioni dei siriani

I siriani hanno le proprie priorità per valutare la loro nuova leadership, che includono:

  1. La capacità del governo di garantire democrazia e libertà.
  2. Il ripristino e il miglioramento delle infrastrutture civili.
  3. L’unità dei siriani e la protezione dei diritti costituzionali.
  4. La capacità di guidare il paese verso pace, prosperità e stabilità.

Attualmente, la metà della popolazione siriana è sfollata e oltre il 90% vive sotto la soglia di povertà . Ci sono gravi carenze di cibo , acqua ed elettricità . La disoccupazione è diffusa e l’economia è in crisi. Inoltre, i siriani portano il peso del trauma causato da un conflitto civile durato 13 anni e da 61 anni di regime autoritario . Non esiste una singola famiglia siriana che non abbia perso membri o amici a causa della brutale repressione del regime di al-Assad.

Dopo aver sofferto per decenni sotto una delle dittature più brutali al mondo, i siriani sono desiderosi di un nuovo inizio e si aggrappano a fili strappati di speranza . Hanno affrontato orrori inimmaginabili, come uccisioni di massa , torture , violenza sistematica , repressione e dislocazione , ma non sono vittime senza speranza. Hanno una chiara visione del futuro che desiderano.

La situazione attuale in Siria

La metà della popolazione siriana è attualmente sfollata e oltre il 90% vive sotto la soglia di povertà . Ci sono gravi carenze di cibo, acqua ed elettricità. La disoccupazione è diffusa e l’economia è in crisi . Inoltre, i siriani portano il peso del trauma causato da un conflitto civile durato 13 anni e da 61 anni di regime autoritario . Non esiste una singola famiglia siriana che non abbia perso membri o amici a causa della brutale repressione del regime di al-Assad.

Gli eventi tragici includono la perdita di un padre, un amico psicoterapeuta, e la detenzione di una cugina per aver distribuito pane in un quartiere povero. Dopo decenni di sofferenza sotto una delle dittature più brutali al mondo, i siriani sono desiderosi di un nuovo inizio , mantenendo vive le speranze nonostante le atrocità subite, come omicidi di massa, torture, violenze sistematiche, repressione e sfollamento. Hanno una visione chiara del futuro che desiderano.

Desiderio di un nuovo inizio

Dopo aver sofferto per decenni sotto una delle dittature più brutali al mondo, i siriani sono desiderosi di un nuovo inizio , aggrappandosi a fili strappati di speranza . Hanno affrontato orrori inimmaginabili, tra cui uccisioni di massa , torture , stupro sistematico , repressione e dislocazione , ma non sono vittime senza speranza. Hanno una visione chiara del futuro che desiderano.

Preoccupazioni principali

I siriani hanno il loro test di litmus per valutare la nuova leadership, che include:

  1. La capacità del governo di garantire democrazia e libertà.
  2. Il ripristino e il miglioramento delle infrastrutture civili.
  3. L’unità dei siriani e la protezione dei diritti costituzionali.
  4. La capacità della leadership di guidare il paese verso pace, prosperità e stabilità.

Attualmente, metà della popolazione siriana è sfollata e oltre il 90% vive sotto la soglia di povertà . Ci sono gravi carenze di cibo , acqua ed elettricità . La disoccupazione è diffusa e l’economia è in rovina . Inoltre, c’è il trauma di aver vissuto una guerra civile lunga 13 anni e 61 anni di regime autoritario . Non c’è una singola famiglia siriana che non abbia perso membri o amici a causa del regime repressivo di al-Assad.

Riflessione dei media occidentali

I media occidentali dovrebbero riconoscere il loro bias e chiedere ai siriani cosa vogliono dai loro leader . La focalizzazione eccessiva su dettagli superficiali, come l’abbigliamento o le maniere personali di al-Sharaa, appare triviale nel contesto della brutale repressione che i siriani hanno subito per 61 anni sotto il regime autoritario baathista . I siriani hanno il loro “test di litmus” per valutare la nuova leadership, che include:

  1. La capacità del governo di garantire democrazia e libertà.
  2. Il ripristino e il miglioramento delle infrastrutture civili.
  3. L’unità dei siriani e la protezione dei diritti costituzionali.
  4. La capacità della leadership di guidare il paese verso pace, prosperità e stabilità.

Attualmente, metà della popolazione siriana è sfollata e oltre il 90% vive sotto la soglia di povertà . Ci sono gravi carenze di cibo , acqua ed elettricità . La disoccupazione è diffusa e l’economia è in rovina . Inoltre, c’è il trauma di aver vissuto una guerra civile lunga 13 anni e 61 anni di regime autoritario . Non c’è una singola famiglia siriana che non abbia perso membri o amici a causa del regime repressivo di al-Assad.

Se i media occidentali vogliono comprendere correttamente la Siria, devono praticare l’ introspezione e riconoscere come il loro discorso e le loro aspettative possano essere influenzati da decenni di bias egemonico .

Fonte: AlJazeera

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