HomeEconomiaLa Libia al centro del mercato energetico: petrolio e geopolitica

La Libia al centro del mercato energetico: petrolio e geopolitica

La Libia sta diventando un punto cruciale nel mercato energetico globale, con un aumento dell’interesse da parte di diverse compagnie petrolifere.

Interesse energetico e geopolitico in Libia

La Libia è tornata a essere una priorità per i vari attori internazionali, grazie all’aumento dell’impegno russo nel Paese. Questo interesse è alimentato dalla qualità del petrolio libico e dalla volontà di aumentare la produzione da 1,5 milioni a 2 milioni di barili al giorno . Inoltre, gran parte del territorio libico rimane ancora inesplorato, rendendo il Paese particolarmente attraente per le compagnie petrolifere.

  1. La Russia sta cercando di ampliare la sua influenza in Cirenaica, sviluppando un’alleanza con Haftar per stabilire basi nel Mediterraneo.
  2. Questo crescente interesse russo ha suscitato reazioni anche tra le forze che sostengono Haftar, poiché non tutte le tribù e le milizie sono favorevoli a un aumento del potere russo nella regione.
  3. L’ENI, insieme ad altre compagnie come la spagnola Repsol, l’inglese BP e l’austriaca OMV, è attivamente coinvolta nel settore energetico libico, mentre la russa Rosneft mostra interesse per il gas libico.
  4. La Libia, quindi, non è vista solo come una base militare dalla Russia, ma anche come un’opportunità economica per espandere le sue esportazioni di gas.
  5. La posizione geografica della Libia, vicina all’Europa, e la possibilità di scoprire nuovi giacimenti, rendono il Paese cruciale per il mercato energetico europeo, specialmente in un contesto di tensioni con la Russia.

Il ruolo dell’ENI e delle compagnie internazionali

La Libia sta attirando l’attenzione delle compagnie petrolifere internazionali grazie al suo potenziale energetico . Attualmente, l’unico grande attore occidentale presente nel Paese è l’ENI , che vanta rapporti storici e un know-how unico . Questo le consente di influenzare significativamente il mercato energetico libico, non solo per la quantità di gas e petrolio che riesce a esportare, ma anche per la sua posizione privilegiata rispetto ad altre aziende.

Interesse delle Compagnie Internazionali

  1. ENI è l’unica grande azienda occidentale rimasta a operare in Libia.
  2. Altre compagnie come Repsol, BP e OMV sono attive nel settore, ma non hanno lo stesso peso dell’ENI.
  3. La Rosneft, compagnia russa, mostra interesse per il gas libico, evidenziando come la Libia non sia vista solo come una base militare dalla Russia, ma anche come un’opportunità commerciale.

In questo contesto, l’ENI si distingue per la sua capacità di navigare le complessità del mercato libico, mantenendo relazioni consolidate che risalgono a prima della caduta di Gheddafi. La Libia, con i suoi giacimenti ancora inesplorati, rappresenta un’opportunità strategica per l’Europa, che ha un crescente bisogno di gas, specialmente in un periodo di tensioni con la Russia.

La Libia e il mercato del gas in Europa

La Libia si sta affermando come un attore chiave nel mercato del gas in Europa , grazie alla sua posizione strategica e alle opportunità di esplorazione ancora da sfruttare. Attualmente, l’Europa ha un grande bisogno di gas, specialmente dopo il deterioramento dei rapporti con la Russia . La Libia offre la possibilità di scoprire nuovi giacimenti, poiché gran parte del suo territorio non è stato esplorato dal 2011, anno in cui è scoppiata la guerra civile. Questo contesto rende la Libia un’opzione interessante per le compagnie energetiche, in particolare per l’ ENI , che è l’unico grande attore occidentale rimasto nel Paese e vanta rapporti storici e un know-how unico. Inoltre, la Libia presenta due vantaggi significativi per l’Europa:

  1. La vicinanza geografica al continente europeo, che facilita le operazioni di approvvigionamento.
  2. La possibilità di scoprire nuovi giacimenti di gas, poiché ci sono ancora molte aree inesplorate.

Con l’attuale situazione geopolitica, la Libia potrebbe diventare un punto di riferimento per l’approvvigionamento energetico europeo, specialmente in un momento in cui le fonti tradizionali di gas stanno venendo meno.

Scontro tra Russia e Turchia in Libia

La Libia si sta configurando come un terreno di scontro tra Turchia e Russia , con Erdogan che sembra avere un vantaggio strategico. La Turchia ha gli strumenti necessari per contenere l’influenza russa, poiché l’unica via rimasta per il trasporto del gas russo in Europa è il Turkstream , che attraversa il territorio turco. Questo scenario ha trasformato la Libia in un campo di battaglia geopolitico, dove si gioca una complessa partita tra Tripoli e Bengasi .

Strategia di Erdogan

Erdogan è consapevole della sua posizione e può provocare la Russia senza temere ritorsioni, dato che Mosca è attualmente impegnata in risorse significative per la guerra in Ucraina . Negli ultimi mesi, ci sono stati segnali di riavvicinamento tra Haftar e i turchi, evidenziati da incontri tra generali turchi e i figli di Haftar.

Relazioni tra Haftar e Turchia

Haftar, un abile stratega, riconosce che legarsi esclusivamente alla Russia potrebbe rivelarsi rischioso, quindi cerca di diversificare le sue alleanze. La Turchia offre un supporto strategico, consapevole che la Russia non può reagire, il che erode il potere russo in Libia.

Rischio di conflitto tra Est e Ovest

Alcuni analisti avvertono della possibilità di un nuovo scontro tra Dbeibah a Tripoli e Haftar a Bengasi . Un eventuale conflitto potrebbe avvantaggiare i russi, poiché un attacco di Haftar all’Ovest lo allontanerebbe dall’Est, permettendo a Putin di consolidare la sua presenza in Cirenaica . Tuttavia, Haftar sembra riluttante a ripetere gli errori del passato e non intende impegnarsi in una battaglia già persa.

Possibilità di scontro tra Est e Ovest della Libia

La possibilità di un nuovo scontro tra Est e Ovest della Libia è un rischio concreto. Se Haftar decidesse di attaccare l’Ovest, questo potrebbe favorire i russi, poiché si allontanerebbe dall’Est, permettendo a Putin di consolidare le sue basi in Cirenaica . Attualmente, all’Occidente potrebbe convenire mantenere lo status quo, con una Libia frazionata. Tuttavia, Haftar sembra riluttante a ripetere l’errore del 2019, non volendo impegnarsi in una battaglia che considera già persa. Dal punto di vista politico, gli sforzi per cercare punti in comune tra Est e Ovest e ricostituire l’unità del Paese sono attualmente assenti.

Non ci sono novità né proposte da parte dell’ ONU o di altri attori interni per un percorso condiviso verso le elezioni. La situazione attuale è caratterizzata da un proseguimento per inerzia, con tutti che proteggono i propri affari e mantengono lo status quo.

Stato attuale della politica libica

Non ci sono attualmente proposte concrete per un percorso condiviso verso le elezioni in Libia. La situazione politica è caratterizzata da un assenza di novità e da una mancanza di iniziative da parte dell’ ONU o di altri attori interni. Si continua a procedere in uno stato di inerzia , con le diverse fazioni che si concentrano sulla protezione dei propri interessi e sul mantenimento dello status quo . Questo scenario evidenzia come gli sforzi per cercare punti in comune fra Est e Ovest siano ormai dimenticati , lasciando il Paese in una condizione di frammentazione .

Fonte: ilsussidiario

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