HomeCronacaIspica: arrestato in Romania il responsabile dell’omicidio di Giuseppe Barone.

Ispica: arrestato in Romania il responsabile dell’omicidio di Giuseppe Barone.

Un indagato è stato arrestato in Romania per l’omicidio di Giuseppe Barone, commesso a Ispica (RG) nel dicembre 2022.

Dettagli sull’arresto del sospettato

Un 35enne rumeno è stato catturato grazie a un Mandato di Arresto Europeo per l’ omicidio di Giuseppe Barone . L’arresto è avvenuto in Romania il 31 dicembre 2024 . L’indagato, già domiciliato a Ispica , è accusato di omicidio aggravato in concorso , rapina aggravata in concorso e uccisione di animali in concorso . Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Ragusa e condotte dai Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Ragusa, hanno portato all’emissione del mandato da parte del GIP presso il Tribunale di Ragusa. Il Mandato di Arresto Europeo è stato emesso nella seconda decade di ottobre 2024 e successivamente esteso nell’ambito Schengen per localizzare l’indagato.

I Carabinieri, in collaborazione con la polizia rumena, hanno effettuato l’arresto. Attualmente, l’indagato è detenuto in un carcere rumeno in attesa di essere estradato in Italia .

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Circostanze dell’omicidio di Giuseppe Barone

Giuseppe Barone, un pensionato di 79 anni , è stato brutalmente assassinato nella notte tra il 25 e il 26 dicembre 2022 . La vittima è stata sorpresa all’interno della propria abitazione, dove è stata immobilizzata su una sedia e colpita ripetutamente con calci, pugni e un corpo contundente , sia al capo che in altre regioni vitali del corpo. Dopo l’aggressione, Barone è stato abbandonato agonizzante su un letto, dove è deceduto a causa delle gravi lesioni riportate. Gli indagati sono anche ritenuti responsabili dell’ uccisione di un pappagallino appartenente alla vittima, che è stato decapitato presumibilmente per costringere Barone a rivelare il luogo in cui custodiva denaro o oggetti di valore. Durante il sopralluogo, è emerso che la porta d’ingresso dell’abitazione della vittima era stata forzata dall’esterno e che il decesso di Barone fosse plausibilmente avvenuto durante una rapina .

Grazie agli elementi raccolti, le indagini hanno portato all’identificazione del cittadino rumeno, che nei giorni immediatamente successivi al delitto aveva abbandonato precipitosamente l’Italia per fare rientro in Romania. Gli accertamenti svolti sul luogo del reato dalla Sezione Biologia del R.I.S. Carabinieri di Messina sono stati determinanti: sull’abbigliamento della vittima è stata trovata una minuscola macchia di sangue riconducibile all’indagato. Il movente del delitto è da ricondurre a una rapina compiuta dall’assassino per impossessarsi di denaro o altri beni custoditi dalla vittima.

Indagini e prove raccolte

Un’indagine approfondita ha portato all’identificazione del cittadino rumeno, che aveva abbandonato precipitosamente l’Italia subito dopo il delitto. Durante il sopralluogo, è emerso che la porta d’ingresso dell’abitazione della vittima era stata forzata dall’esterno , suggerendo che il decesso di Giuseppe Barone fosse avvenuto durante una rapina . Grazie agli elementi raccolti, le indagini hanno rivelato che:

  1. Gli accertamenti svolti dalla Sezione Biologia del R.I.S. Carabinieri di Messina sono stati determinanti.
  2. Sull’abbigliamento della vittima è stata trovata una minuscola macchia di sangue riconducibile all’indagato.
  3. Il Mandato di Arresto Europeo, emesso nella seconda decade di ottobre 2024, è stato esteso nell’ambito Schengen per localizzare l’indagato.
  4. I Carabinieri del Comando Provinciale di Ragusa hanno collaborato con la polizia rumena, portando all’arresto del 35enne il 31 dicembre 2024.

Attualmente, l’indagato è detenuto in un carcere rumeno in attesa di essere estradato in Italia .

Motivazione del delitto

Il movente del delitto è da ricondurre a una rapina compiuta dall’assassino per impossessarsi di denaro o altri beni custoditi dalla vittima. Durante le indagini, è emerso che gli indagati sono anche ritenuti responsabili dell’uccisione, con aggravante della crudeltà , di un pappagallino appartenente alla vittima, decapitato presumibilmente per costringere Barone a rivelare il luogo in cui custodiva denaro o oggetti di valore. Inoltre, è stato accertato che la porta d’ingresso dell’abitazione della vittima era stata forzata dall’esterno , suggerendo che il decesso di Barone fosse plausibilmente avvenuto durante una rapina .

Fonte: lamilano

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