Il processo contro 98 persone accusate di aver ricevuto falsi vaccini covid è iniziato ieri, con legami a Mauro Passarini, un medico già condannato.
FALSI VACCINI COVID, LA FIGURA DEL DOTTOR MAURO PASSARINI
La prossima udienza si terrà ad aprile, quando verranno sentiti i primi due testi di Angela Scorza, il pubblico ministero. Questo processo riporta nuovamente al centro dell’attenzione la figura di Mauro Passarini , un medico di base di 67 anni, arrestato il 10 novembre 2021 . Dopo il suo arresto, Passarini è stato inizialmente incarcerato, ma successivamente rimesso in libertà e posto agli arresti domiciliari. Le indagini hanno coinvolto un totale di 226 pazienti , tutti accusati di falso in concorso . Di questi, 24 sono stati condannati a pene comprese tra 8 e 12 mesi , mentre 17 sono stati prosciolti.
Attualmente, 98 di questi pazienti sono stati rinviati a giudizio, e il processo che è iniziato ieri riguarda proprio loro.
FALSI VACCINI COVID, LE CONDANNE DEL PRIMO “PROCESSO”
La restante parte del gruppo, ricorda ancora Il Resto del Carlino, aveva deciso di patteggiare delle pene fra i cinque mesi e i sei mesi e 20 giorni, che poi erano state convertite in delle somme di denaro da pagare da un minimo di 800 euro ad un massimo di 2.100 euro . Ovviamente i 98 finiti a processo sperano di uscirne puliti, ma vedendo le precedenti condanne tutto può succedere, visto che fra le stesse figura anche una a nove mesi , con pena sospesa, per un personaggio di spicco, leggasi il consigliere comunale di Fratelli d’Italia, Alberto Ferrero , coordinatore provinciale dello stesso partito, che ha comunque presentato ricorso in Appello , convinto di essere dalla parte del giusto. Riccardo Cattelino , “guaritore” di Padova, era stato invece quello che aveva ricevuto la condanna più alta , leggasi un anno di carcere , e considerato una sorta di tramite fra il medico Passarini e alcuni personaggi no vax, che erano quindi contrari al vaccino covid, del nord Italia.
FALSI VACCINI COVID, COME ERA NATA L’INCHIESTA
L’inchiesta è iniziata dopo che una vaccinazione era risultata essere finta , avvenuta su una minorenne in un laboratorio di Marina di Ravenna. A scoprire la falsa vaccinazione è stata la madre della giovane, che ha presentato un esposto. La ragazzina, di Belluno, è stata accompagnata dal padre, un no vax, fino a Ravenna per ricevere il vaccino, un comportamento che ha destato sospetti. Sono scattate così le prime indagini, durante le quali sono state sequestrate 13 fiale del vaccino Pfizer trovate nel laboratorio di Passarini. Queste fiale risultavano compromesse poiché non erano state conservate secondo le normative. È emerso che le vaccinazioni, sebbene registrate, non erano state effettuate o erano state somministrate con dosi molto diluite, annullando di fatto gli effetti del vaccino.
Tra gli imputati ci sono anche medici e infermieri , coinvolti in una vicenda decisamente spinosa.
Fonte: ilsussidiario