HomeEconomiaIncontro tra ministri esteri: futuro del commercio ittico

Incontro tra ministri esteri: futuro del commercio ittico

Mercoledì 25 dicembre, il ministro degli Esteri giapponese, Takeshi Iwaya, si recherà a Pechino per un incontro cruciale con il suo omologo cinese, Wang Yi. Al centro dei colloqui ci sarà il futuro del commercio ittico tra Giappone e Cina, un tema particolarmente delicato dopo il divieto totale imposto da Pechino in risposta al rilascio di acqua radioattiva trattata dalla centrale nucleare di Fukushima. Questo incontro segna la prima visita di Iwaya nella capitale cinese da quando ha assunto l’incarico e si inserisce in un contesto di relazioni bilaterali in fase di miglioramento, nonostante le tensioni storiche e geopolitiche. Durante la giornata, si discuterà anche di altre questioni regionali, tra cui le preoccupazioni giapponesi riguardo alle attività militari cinesi e la situazione della Corea del Nord.

Ripristino del Commercio di Frutti di Mare: Le Prospettive dopo il Divieto Cinese

Le prospettive per il ripristino del commercio di frutti di mare tra Giappone e Cina sono in fase di discussione, specialmente dopo il divieto imposto dalla Cina in risposta al rilascio di acqua radioattiva trattata da parte di Tokyo. Il ministro degli Esteri giapponese, Takeshi Iwaya, visiterà Pechino per la prima volta da quando ha assunto l’incarico, e si prevede che il commercio ittico sarà un tema centrale dei colloqui. La Cina ha imposto un divieto totale nel mese di agosto dell’anno scorso, ma i due governi hanno raggiunto un accordo a settembre per avviare un percorso verso la ripresa delle spedizioni di frutti di mare dal Giappone alla Cina. Recentemente, la Cina ha iniziato a considerare la possibilità di revocare il divieto di importazione sui frutti di mare giapponesi, a condizione che Tokyo rispetti gli impegni di monitoraggio internazionale a lungo termine. Un portavoce del ministero degli Esteri cinese ha dichiarato che, con un monitoraggio adeguato, la Cina ‘adeguerà le misure pertinenti’ e ripristinerà gradualmente le importazioni che soddisfano gli standard e le normative. Questa situazione si inserisce in un contesto di relazioni bilaterali in fase di miglioramento, ma caratterizzate da tensioni geopolitiche e storiche.

Tensioni Geopolitiche: Le Preoccupazioni Giapponesi per le Attività Militari Cinesi

Le tensioni geopolitiche tra Giappone e Cina sono accentuate dalle preoccupazioni giapponesi riguardo alle attività militari cinesi nella regione. Durante la visita del ministro degli Esteri giapponese, Takeshi Iwaya, a Pechino, si prevede che solleverà le preoccupazioni del Giappone riguardo alle operazioni militari cinesi nei dintorni del Giappone, nonché questioni regionali come la situazione della Corea del Nord. Il Giappone ha espresso ‘grave preoccupazione’ per l’alleanza di sicurezza tra la Corea del Nord e la Russia, che potrebbe fornire a Pyongyang tecnologia militare avanzata e esperienza di combattimento. Inoltre, le valutazioni ucraine e degli alleati indicano che la Corea del Nord ha inviato circa 12.000 soldati a supporto della guerra della Russia in Ucraina, con avvertimenti che suggeriscono la possibilità di ulteriori invii di personale e attrezzature. Queste dinamiche di sicurezza complicano ulteriormente le relazioni tra i due paesi, che, sebbene siano partner commerciali con legami economici e di investimento stretti, sono anche rivali in termini di sicurezza e rivendicazioni territoriali. Le relazioni tra Cina e Giappone sono caratterizzate da disaccordi geopolitici di lunga data e sensibilità storiche legate ai conflitti passati.

Rafforzamento dei Legami: La Collaborazione tra Giappone e Cina nel Settore dei Visti

Durante la visita del ministro degli Esteri giapponese, Takeshi Iwaya, a Pechino, si prevede che la Cina possa sollecitare il Giappone a migliorare le politiche sui visti. La Cina ha recentemente ampliato i suoi accordi di esenzione dal visto per includere il Giappone fino alla fine del 2025, ripristinando una politica sospesa durante la pandemia. Inoltre, il paese ha esteso il periodo di soggiorno da 15 a 30 giorni. Prima del COVID-19, i cittadini giapponesi potevano entrare in Cina senza visto per un massimo di 14 giorni. Il Giappone non ha ancora deciso su una mossa reciproca, ma la Cina ha espresso la speranza che Tokyo lavori per migliorare gli scambi tra i due paesi.

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