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Il ritorno di Von der Leyen al Forum di Davos: la prima risposta alle politiche di Trump

Ursula Von der Leyen torna al World Economic Forum di Davos con un discorso sulla politica dell’Unione e la crisi economica, rispondendo alle sfide di Trump.

Il discorso di Von der Leyen al World Economic Forum

Ursula Von der Leyen è tornata al World Economic Forum di Davos con un discorso significativo sulla politica dell’Unione e sulla crisi economica, presentando una tabella di marcia per affrontare le politiche di Donald Trump . Questo intervento arriva in un momento cruciale, a sole 24 ore dall’ Inauguration Day di Trump e dai suoi primi 100 ordini esecutivi . Von der Leyen ha risposto alle minacce di dazi, al ritiro dagli accordi sul clima e all’uscita dalla OMS con una strategia che la Commissione Europea presenterà pubblicamente la settimana successiva.

Una nuova era di competizione geostrategica

Nel suo discorso, Von der Leyen ha evidenziato che l’Europa si trova in una nuova era di dura competizione geostrategica . Ha affermato: « Rompe i legami dell’economia globale non è nell’interesse di nessuno », sottolineando l’importanza della cooperazione con i partner tradizionali e con qualsiasi paese che condivida interessi comuni. La Presidente ha anche riconosciuto che l’Europa è pronta a negoziare con il nuovo governo americano, affermando che « Nessun’altra economia al mondo è così integrata come quella tra Ue e Stati Uniti ». Ha quindi sottolineato la necessità di avviare negoziati tempestivi con Washington e con i nuovi membri dell’amministrazione Trump.

Caos con gli USA, l’Europa guarda a Cina e India

Serve una cooperazione maggiore ma non per forza nell’unica direzione univoca Oltre Oceano. Da Davos, la Presidente Von der Leyen sottolinea la necessità di dialogare con le altre superpotenze globali, anche se fino ad oggi culturalmente e tradizionalmente “lontane” dall’esperienza europea. Sono Cina e India i nomi citati nettamente da Von der Leyen, come una sorta di “avviso” all’alleato americano che minaccia dazi e politiche espansionistiche:

  1. «Il primo viaggio della mia Commissione sarà in India», ha sottolineato da Davos la leader della Commissione Europea.
  2. Ammettendo però che un concreto impegno per ottenere nuovi vantaggi economici dovrà aprirsi anche con la Cina di Xi Jinping.

La guerra in Ucraina e lo scontro totale, soprattutto a livello energetico, con la Russia resta un tema irrisolto nell’immediato breve termine. Eppure, l’Europa deve provare ad uscire con le armi della cooperazione e della competitività, da cui il richiamo al Rapporto di Mario Draghi che già da mesi avverte Bruxelles di modificare velocemente il proprio “standard” per non rimanere schiacciati dai vari Usa , Cina e India . La “tabella di marcia” citata da Von der Leyen prenderà spunto proprio dal rapporto di Draghi sulla competitività per poter rivoluzionare i grandi dossier come AI , tecnologie energetiche , sviluppo commerciale e politiche di sicurezza .

  1. «Se volete aggiornare le vostre industrie di tecnologie pulite, se volete ampliare la vostra infrastruttura digitale, l’Europa è aperta agli affari»: il messaggio che lancia Bruxelles è netto, la sua applicazione immediata, pare, molto meno.

La tabella di marcia prende spunto dai tre macro-temi assemblati dall’ex Premier italiano nel suo report:

  1. La finanza privata in collaborazione con l’innovazione (Unione dei capitali);
  2. Le semplificazioni;
  3. L’energia, con investimenti in rinnovabili che paiono la risposta ancora “arzigogolata” rispetto alla massiccia politica anti-Green messa in campo da Trump.

Fonte: ilsussidiario

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