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Il capo dell’esercito sudanese ordina un’inchiesta su presunti omicidi

Il capo dell’esercito sudanese ha ordinato un’inchiesta sulle accuse di atrocità diffuse dopo la riconquista della capitale dello stato di Gezira.

Indagini sulle atrocità in Sudan

Il generale Abdel Fattah al-Burhan ha avviato un’inchiesta sulle uccisioni di civili dopo la riconquista di Wad Madani . Questa decisione è stata presa in risposta alle preoccupazioni diffuse riguardo alle atrocità commesse dalle sue truppe, in particolare dopo la riconquista della capitale dello stato di Gezira . Al-Burhan ha istituito un comitato per indagare sulle presunte uccisioni avvenute a Camp Taiba , un villaggio situato a circa 20 km di distanza, e ha richiesto un rapporto entro una settimana. La situazione è ulteriormente complicata dalle accuse di un gruppo per i diritti umani sudanese, che ha denunciato un vero e proprio massacro , con almeno 13 persone uccise. La responsabilità per le violenze è stata sollevata anche da funzionari internazionali, tra cui il capo umanitario dell’ONU in Sudan, che ha espresso preoccupazione per attacchi ritorsivi contro i civili basati su presunti legami etnici.

Al-Burhan non ha commentato le preoccupazioni sollevate dal Sud Sudan , né ha specificato se l’indagine si sarebbe estesa ad altre atrocità in Gezira . La situazione rimane tesa, con video di incidenti violenti ampiamente condivisi sui social media, che mostrano attacchi a civili e altre violenze. Le forze armate sudanesi hanno condannato le ” violazioni individuali ” e hanno promesso che i responsabili saranno ritenuti responsabili .

source:BBC World News - Indagini sulle atrocità in Sudan - Un carro armato militare in piedi accanto a una strada a Wad Mdani, con persone in abiti civili nelle vicinanze
sourceBBC World News Indagini sulle atrocità in Sudan Un carro armato militare in piedi accanto a una strada a Wad Mdani con persone in abiti civili nelle vicinanze

Preoccupazioni internazionali e accuse

Il Sud Sudan ha espresso preoccupazione per la perdita di vite tra i suoi cittadini innocenti a causa delle violenze in Sudan . Il governo sudanese ha convocato l’ambasciatore sudanese per protestare contro questi eventi tragici. Inoltre, un gruppo di diritti umani sudanese ha accusato l’esercito di aver compiuto un vero e proprio massacro , con almeno 13 persone uccise nel villaggio di Camp Taiba , situato a circa 20 km di distanza. La responsabile umanitaria delle Nazioni Unite in Sudan, Clementine Nkweta-Salami , ha manifestato profonda preoccupazione per i rapporti di attacchi ritorsivi contro i civili in Gezira , basati su presunti legami o etnia. Il rappresentante speciale degli Stati Uniti per il Sudan, Tom Perriello , ha definito le notizie come ” sconcertanti ” e ha esortato l’esercito e i gruppi alleati a indagare e a ritenere i responsabili responsabili .

Il generale Burhan ha istituito un comitato per indagare sulle presunte uccisioni a Camp Taiba , chiedendo un rapporto entro una settimana. Tuttavia, non ha commentato le preoccupazioni sollevate dal Sud Sudan né se l’indagine si concentrerà su altre atrocità in Gezira . Il ministero degli esteri del Sud Sudan ha dichiarato di aver ricevuto un ” rapporto completo ” dalla sua ambasciata in Sudan, che dettaglia gli eventi sfortunati che hanno portato alla perdita di vite tra i cittadini non combattenti. Inoltre, le forze armate sudanesi hanno precedentemente accusato le RSF di aver assunto sudanesi del Sud come ” mercenari ” per combattere al loro fianco.

source:BBC World News - Preoccupazioni internazionali e accuse - Uomini in mimetica, uno dei quali agita una bandiera, in un fuoristrada a Wad Madani
sourceBBC World News Preoccupazioni internazionali e accuse Uomini in mimetica uno dei quali agita una bandiera in un fuoristrada a Wad Madani

Video di violenze diffuse sui social media

Video di incidenti violenti, inclusi attacchi a civili, sono stati ampiamente condivisi sui social media. Un video in particolare mostra un uomo in abiti civili che viene gettato da un ponte e poi colpito a fuoco da un gruppo di uomini. BBC Verify ha confermato che il video è stato girato lungo il ponte Hantoub sul fiume Blue Nile . Sono stati identificati elementi chiave nel video, come le ringhiere e la vernice sulle ringhiere, che corrispondono a video precedenti girati sul ponte. Uno degli uomini coinvolti nell’incidente, che porta una bandiera sudanese, indossa abiti con un logo utilizzato dalla Brigata al-Bara’a bin Malik , che ha combattuto al fianco dell’esercito sudanese a Khartoum e negli stati vicini.

Altri due video girati in diverse località mostrano almeno 30 corpi di uomini in abiti civili distesi a terra accanto a un muro. BBC Verify ha stabilito, confrontando gli oggetti visti nel video con immagini satellitari, che i video sono stati girati in una località a nord-ovest di Wad Madani , a pochi metri da dove sembra che l’esercito abbia teso un’imboscata ai combattenti delle RSF . Non è chiaro come siano morti gli uomini e se siano stati uccisi prima che i corpi venissero raccolti lì. Non è possibile identificare i corpi né stabilire se fossero affiliati a una delle parti in conflitto, poiché è comune che i combattenti armati non indossino uniformi. Video dell’imboscata, di pesanti scambi di fuoco e delle conseguenze circolano anche online.

Le forze armate sudanesi hanno condannato martedì quelle che hanno definito “violazioni individuali” in alcune parti dello stato di Gezira , promettendo che i responsabili saranno ritenuti responsabili. Entrambi i lati sono stati accusati di atrocità nel conflitto durato 20 mesi.

Condanna delle forze armate sudanesi

Le forze armate sudanesi hanno espresso una ferma condanna per quelle che hanno definito ” violazioni individuali ” avvenute in alcune aree dello stato di Gezira . Hanno promesso che i responsabili di tali atti saranno ritenuti responsabili . Questo intervento arriva in un contesto di crescente preoccupazione per le atrocità commesse durante il conflitto in corso, che dura da oltre 20 mesi . Entrambi i lati del conflitto sono stati accusati di aver perpetrato atrocità . Inoltre, le forze armate hanno accusato le Rapid Support Forces (RSF) di aver condotto attacchi di ritorsione in Gezira dopo la defezione del loro comandante Abu Aqla Kaikal .

Fonte: BBC World News

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