HomeCulturaI Moken: la lotta per la loro identità dopo lo tsunami

I Moken: la lotta per la loro identità dopo lo tsunami

Nel 2004, il devastante tsunami che colpì la costa sud-occidentale della Thailandia portò via oltre 5.000 vite, ma il popolo indigeno Moken, noto per la sua profonda connessione con il mare, riuscì a salvarsi grazie alla saggezza tramandata dai loro antenati. Oggi, a distanza di quasi due decenni, i Moken si trovano a fronteggiare una nuova sfida: la lotta per preservare la loro identità culturale in un contesto di crescente urbanizzazione e cambiamenti nel loro stile di vita. Mentre molti giovani abbandonano le tradizioni per cercare opportunità nelle città, la comunità Moken si interroga sul futuro della propria lingua e cultura. Questo articolo esplorerà le difficoltà che i Moken affrontano nel mantenere la loro eredità culturale e il recente impegno del governo thailandese per riconoscere e proteggere le loro tradizioni.

La Resilienza dei Moken: Sopravvivenza al Tsunami del 2004

Quando lo tsunami dell’Oceano Indiano colpì la costa sud-occidentale della Thailandia nel 2004, i Moken, un popolo indigeno nomade del mare, riuscirono a sopravvivere quasi senza vittime grazie alla loro profonda conoscenza del mare, tramandata di generazione in generazione. Osservando il ritiro anomalo delle acque, i Moken compresero che un tsunami stava per arrivare e si diressero verso l’entroterra, evitando così una delle catastrofi naturali più devastanti della storia recente. Nonostante la loro sopravvivenza, le loro abitazioni furono distrutte e molte comunità rimasero senza tetto. Dopo la tragedia, le autorità e le organizzazioni benefiche intervennero per aiutare i Moken, costruendo case e introducendo uno stile di vita meno nomade e più legato alla terra. Tradizionalmente, i Moken vivevano su barche, pescando come principale fonte di cibo e reddito, e si stabilivano sulla terra solo durante la stagione dei monsoni. Negli ultimi decenni, però, si è assistito a un graduale cambiamento nel loro modo di vivere, con sempre più Moken che si trasferiscono in abitazioni permanenti e cercano lavoro nelle città. Fang Klathale, una membro della comunità Moken, ha vissuto per la maggior parte della sua vita in mare, ma ora, a 96 anni, si trova sulla terraferma per avvicinarsi ai servizi medici. La sua preoccupazione è che i giovani, molti dei quali hanno lasciato le loro case per lavorare in città, stiano perdendo il contatto con la loro cultura.

Fang Klathale: La Voce della Tradizione Moken e le Sfide della Modernità

Fang Klathale, una membro della comunità Moken, ha vissuto per la maggior parte della sua vita in mare. Ora, a 96 anni, si trova sulla terraferma per avvicinarsi ai servizi medici. La sua preoccupazione è che i giovani, molti dei quali hanno lasciato le loro case per lavorare in città, stiano perdendo il contatto con la loro cultura. Fang ha osservato che “i bambini di oggi non parlano più la lingua Moken. Non la capiscono più. Ora parlano tutti tailandese”.

Perdita di Identità: L’Impatto delle Leggi Thai sulla Cultura Moken

La perdita di identità dei Moken è un fenomeno preoccupante, accentuato dalle leggi e dai regolamenti tailandesi che non tengono conto del loro stile di vita tradizionale. Secondo Narumon Arunotai, ricercatore dell’Università Chulalongkorn, la struttura legale tailandese è basata su una mentalità terrestre, che non offre alternative di sviluppo per i Moken. Questo li costringe a diventare sempre più legati alla terra, portandoli a perdere la loro identità, conoscenza e il privilegio di essere un popolo libero. In passato, i Moken potevano semplicemente alzare l’ancora e viaggiare ovunque desiderassero, ma ora sono costretti a conformarsi a uno stile di vita che non è il loro. Inoltre, la mancanza di insegnanti qualificati ha portato alla chiusura delle scuole che offrivano lezioni di lingua Moken, contribuendo ulteriormente alla perdita della loro cultura. Oggi, i bambini di origine mista thai-moken sono sempre più comuni, poiché molti isolani si sposano al di fuori della comunità, il che riduce ulteriormente la trasmissione della cultura Moken alle nuove generazioni.

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