Negli ultimi anni, il termine ‘cisgenere’ ha guadagnato attenzione e discussione, specialmente in contesti sociali e culturali. Introdotto negli anni ’90, questo concetto rappresenta un’identità di genere che si allinea con il sesso assegnato alla nascita, ma porta con sé una serie di implicazioni e riflessioni sulla costruzione sociale delle identità. Recentemente, la proposta di Elon Musk di bandire termini come ‘cis’ e ‘cisgenere’ dalla piattaforma X (ex-Twitter) ha riacceso il dibattito su cosa significhi realmente essere cisgenere e sull’importanza di riconoscere tutte le identità di genere. In questo articolo, esploreremo la storia, l’uso e le implicazioni del termine ‘cisgenere’, analizzando come esso si inserisca in un contesto più ampio di comprensione delle identità di genere e delle dinamiche sociali che le circondano.
L’importanza del termine ‘cisgenere’ nella costruzione delle identità di genere
Il termine cisgenere è emerso negli anni ’90 e rappresenta un concetto fondamentale nella comprensione delle identità di genere. Esso ci ricorda che tutte le identità di genere sono il risultato di processi di costruzione sociale e intima . La recente proposta di Elon Musk di bandire i termini ‘cis’ e ‘cisgenere’ da X (ex-Twitter) ha messo in luce le tensioni e le sfide legate a questa terminologia, evidenziando come il termine stesso possa essere percepito come un insulto verso le persone considerate “normali”. Questo dibattito sottolinea l’importanza di comprendere il termine ‘cisgenere’ e il suo ruolo nella costruzione delle identità di genere . Il termine ‘cisgenere’ è stato introdotto per contrapporsi a ‘transgenere’, e la sua creazione è stata influenzata da una necessità di nominare anche coloro che non si identificano come trans.
La creazione del termine ‘cisgenere’ ha permesso di orizzontalizzare le identità di genere, riconoscendo che ogni identità è specifica e merita di essere nominata. L’identità cisgenere è l’ipotesi che si applica per default alla nascita, basata sulla presenza di un sesso anatomico. Questo porta a una percezione che associa il sesso maschile al diventare uomo e il sesso femminile al diventare donna. Tuttavia, è importante notare che ogni altra espressione di genere è spesso vista come suspicace o anormale. Secondo uno studio della CNCDH del 2023, il 17% dei francesi considera l’essere trans come una malattia, evidenziando la necessità di un linguaggio che possa sfidare queste percezioni.
Reazioni sociali e culturali all’uso del termine ‘cisgenere’ in Francia
L’uso del termine ‘cisgenere’ in Francia ha suscitato reazioni sociali e culturali significative, specialmente in seguito alla proposta di Elon Musk di bandire i termini ‘cis’ e ‘cisgenere’ da X (ex-Twitter). Musk ha giustificato questa proposta affermando che tali termini rappresentano un insulto verso le persone considerate “normali”. Questa posizione mette in evidenza le tensioni e le sfide legate all’uso di una terminologia che, sebbene accademicamente necessaria, è percepita da alcuni come divisiva. Il termine ‘cisgenere’ è stato introdotto per contrapporsi a ‘transgenere’, e la sua creazione è stata influenzata dalla necessità di nominare anche coloro che non si identificano come trans. La sociologia della devianza ci insegna che le categorie di ‘normale’ e ‘anormale’ sono spesso costruite attraverso un processo di differenziazione .
La creazione del termine ‘cisgenere’ ha permesso di orizzontalizzare le identità di genere, riconoscendo che ogni identità è specifica e merita di essere nominata. L’identità cisgenere è l’ipotesi che si applica per default alla nascita, basata sulla presenza di un sesso anatomico. Questo porta a una percezione che associa il sesso maschile al diventare uomo e il sesso femminile al diventare donna. Tuttavia, è importante notare che ogni altra espressione di genere è spesso vista come suspicace o anormale. Secondo uno studio della CNCDH del 2023, il 17% dei francesi considera l’essere trans come una malattia, evidenziando la necessità di un linguaggio che possa sfidare queste percezioni.