Nel contesto attuale del commercio globale, i paesi del Brics+ stanno intraprendendo un percorso innovativo verso l’uso delle valute locali nelle loro transazioni commerciali. Questo approccio, emerso con forza durante il 16° summit del Brics+ nel 2024, mira a ridurre la dipendenza da valute dominanti come il dollaro statunitense e l’euro, abbattendo i costi di transazione e promuovendo una maggiore autonomia economica. L’articolo esplorerà le motivazioni economiche e politiche dietro questa scelta, le sfide che i membri del Brics+ devono affrontare e le potenziali soluzioni, come la creazione di nuovi sistemi di pagamento. Attraverso esempi concreti e analisi approfondite, scopriremo come questa strategia potrebbe trasformare il panorama commerciale internazionale e favorire lo sviluppo economico nei paesi del Sud globale.
L’importanza delle valute locali nel commercio internazionale
Negli ultimi anni, i paesi del Brics+ hanno iniziato a esplorare l’uso delle valute locali nel commercio internazionale, un passo significativo per ridurre la dipendenza da valute dominanti come il dollaro statunitense e l’ euro . Questa iniziativa è stata sottolineata durante il 16° summit del Brics+ tenutosi nell’ottobre 2024, dove i leader di Brasile, Cina, Egitto, Etiopia, India, Iran, Federazione Russa, Sudafrica e Emirati Arabi Uniti hanno espresso la loro determinazione a promuovere l’uso delle valute nazionali nelle transazioni commerciali. L’adozione delle valute locali offre numerosi vantaggi economici e politici. In primo luogo, l’uso di valute nazionali può ridurre i costi di transazione, facilitando il commercio tra i paesi membri. Ad esempio, i paesi del global south , come l’Etiopia, spesso affrontano difficoltà nel commercio internazionale a causa della limitata accettazione della loro valuta, il birr .
La domanda per molte valute locali è limitata a livello internazionale, il che rende difficile il loro utilizzo al di fuori dei confini nazionali. Se l’India accumula birr etiopi, ad esempio, potrebbe trovarsi in difficoltà nel trovare modi per utilizzare queste valute in altre transazioni commerciali. Un altro aspetto importante è la creazione di sistemi di pagamento alternativi. Il Brics+ sta sviluppando il proprio sistema di pagamento, il Brics+ Clear , per facilitare le transazioni in valute locali. Questo sistema potrebbe rappresentare un passo avanti significativo, ma ci sono preoccupazioni che possa frammentare ulteriormente il sistema esistente, aumentando i costi e l’inefficienza.
Tuttavia, il successo di tali iniziative richiederà un impegno collettivo e la cooperazione tra le istituzioni finanziarie locali, specialmente nei paesi africani, dove la pressione per adottare nuove piattaforme potrebbe non essere così forte. In sintesi, l’importanza delle valute locali nel commercio internazionale è evidente, ma il percorso verso la loro adozione su scala più ampia è costellato di sfide e opportunità che richiedono un’attenta pianificazione e collaborazione tra i paesi del Brics+.
Le sfide economiche e politiche per i paesi Brics+
I paesi del Brics+ si trovano ad affrontare una serie di sfide economiche e politiche mentre cercano di promuovere l’uso delle valute locali nel commercio internazionale. Una delle principali difficoltà è la mancanza di domanda per molte di queste valute a livello globale. Ad esempio, se l’ India accumula birr etiopi, potrebbe scoprire che l’uso di questa valuta è limitato principalmente al commercio con l’Etiopia, rendendo difficile la sua circolazione in altre transazioni internazionali. Questo scenario evidenzia la necessità di sviluppare un sistema di pagamento che possa facilitare l’uso delle valute locali al di fuori dei confini nazionali. Inoltre, i paesi del Brics+ devono affrontare la realtà delle sanzioni internazionali e delle restrizioni economiche.
Inoltre, l’esperienza di altri paesi che hanno tentato di utilizzare valute locali nel commercio internazionale offre spunti utili. Ad esempio, nella Southern African Customs Union , il rand sudafricano ha dimostrato di avere un ruolo significativo nel commercio transfrontaliero. Tuttavia, la transizione verso un sistema di commercio basato su valute locali richiede tempo e un impegno collettivo da parte delle istituzioni finanziarie locali. Infine, è essenziale che i paesi del Brics+ strutturino le loro intese commerciali in modo strategico, tenendo conto delle specificità economiche e politiche di ciascun membro. La cooperazione tra le istituzioni finanziarie e la creazione di un ambiente favorevole per l’uso delle valute locali saranno determinanti per il successo di questa iniziativa.
Il ruolo delle sanzioni internazionali e il sistema Swift
Le sanzioni internazionali e il sistema Swift giocano un ruolo cruciale nel contesto del commercio in valute locali tra i paesi del Brics+ . Le sanzioni economiche, come quelle imposte alla Russia a causa della sua aggressione contro l’ Ucraina , hanno reso evidente la vulnerabilità dei paesi che dipendono dalle valute tradizionali. La Russia, ad esempio, ha dovuto affrontare severe restrizioni che hanno limitato la sua capacità di effettuare transazioni internazionali, spingendola a cercare alternative attraverso l’uso di valute locali. Questo scenario ha evidenziato l’importanza di sviluppare un sistema di pagamento che possa operare al di fuori delle restrizioni imposte da Swift , il sistema di messaggistica finanziaria che facilita le transazioni internazionali. Swift , fondato nel 1973, è diventato il principale strumento per le comunicazioni finanziarie tra le istituzioni bancarie.
Ad esempio, se l’ India accumula birr etiopi, potrebbe trovarsi in difficoltà nel trovare opportunità per utilizzare questa valuta al di fuori del commercio con l’Etiopia. Inoltre, la frammentazione del sistema di pagamento potrebbe portare a inefficienze e costi aggiuntivi, complicando ulteriormente le transazioni commerciali. Un altro aspetto da considerare è l’esperienza di altri paesi che hanno tentato di utilizzare valute locali nel commercio internazionale. In alcune regioni, come nel Southern African Customs Union , il rand sudafricano ha dimostrato di avere un ruolo significativo nel commercio transfrontaliero. Tuttavia, la transizione verso un sistema di commercio basato su valute locali richiede tempo e un impegno collettivo da parte delle istituzioni finanziarie locali.
Iniziative per la creazione di nuovi sistemi di pagamento
Negli ultimi anni, i paesi del Brics+ hanno avviato iniziative significative per la creazione di nuovi sistemi di pagamento, mirati a facilitare il commercio in valute locali . Questi sforzi sono stati accentuati dalla necessità di ridurre la dipendenza da valute dominanti come il dollaro statunitense e l’ euro , che storicamente hanno dominato le transazioni internazionali. Durante il 16° summit del Brics+ nel 2024, i leader dei paesi membri hanno discusso l’importanza di sviluppare un sistema di pagamento alternativo, il Brics+ Clear , che potrebbe consentire transazioni più fluide tra le nazioni partecipanti. Uno dei principali vantaggi di un sistema di pagamento come il Brics+ Clear è la possibilità di ridurre i costi di transazione. Attualmente, le transazioni internazionali sono spesso gravate da commissioni elevate e da ritardi, specialmente quando si utilizzano valute forti.
Inoltre, l’adozione di sistemi di pagamento alternativi deve affrontare la questione della fiducia . I paesi devono essere certi che il nuovo sistema sia sicuro e affidabile. La creazione di un’infrastruttura robusta e la garanzia di standard elevati sono essenziali per incoraggiare l’adozione da parte delle istituzioni finanziarie e delle imprese. Senza un adeguato livello di fiducia, i paesi potrebbero essere riluttanti a utilizzare un nuovo sistema, preferendo rimanere con le valute tradizionali. Un esempio di come i sistemi di pagamento alternativi possano funzionare è rappresentato dall’esperienza della Cina , che ha sviluppato il suo Cross-border Inter-bank Payment System (CIPS).
Esempi di commercio in valute locali in altre regioni
Negli ultimi anni, l’adozione di valute locali nel commercio internazionale ha trovato applicazione in diverse regioni, dimostrando che non è un concetto esclusivo dei paesi del Brics+ . Un esempio significativo si può osservare nella Southern African Customs Union , dove il rand sudafricano gioca un ruolo cruciale nel commercio transfrontaliero. Qui, i paesi membri utilizzano il rand per facilitare le transazioni, riducendo così la dipendenza da valute estere e contribuendo a una maggiore stabilità economica nella regione. In Asia sudorientale, le valute di Singapore e Thailandia competono per diventare la valuta dominante nel commercio regionale. Questa competizione ha portato a un aumento dell’uso delle valute locali, favorendo scambi più diretti e meno costosi tra i paesi.
Dopo l’inizio del conflitto in Ucraina, circa il 90% del commercio tra i due paesi è avvenuto in rupie e rubli, evidenziando come le valute locali possano essere utilizzate per aggirare le sanzioni internazionali e facilitare il commercio. Tuttavia, questo solleva la questione di cosa fare con le valute accumulate, poiché la Russia si trova ora a gestire un surplus di rupie, che non può facilmente utilizzare in altre transazioni internazionali. Un altro modello interessante è il barter trade adottato dalla Cina, dove le aziende cinesi esportano beni, come macchinari agricoli, in cambio della valuta locale di un paese africano. Questa valuta viene poi utilizzata per acquistare beni dallo stesso paese, creando un ciclo di scambio che evita l’uso di valute forti. Ad esempio, la Cina ha collaborato con l’Etiopia in questo modello, dove gli investitori cinesi utilizzano i profitti in birr per acquistare prodotti etiopi, come il caffè, da esportare in Cina.
Strategie per un futuro commerciale sostenibile tra i paesi Brics+
I paesi del Brics+ stanno affrontando una serie di sfide e opportunità mentre cercano di implementare strategie per un futuro commerciale sostenibile attraverso l’uso delle valute locali . Una delle principali strategie è la creazione di un sistema di pagamento alternativo, il Brics+ Clear , che mira a facilitare le transazioni tra i membri senza dover ricorrere a valute dominanti come il dollaro o l’ euro . Questo sistema potrebbe ridurre i costi di transazione e migliorare l’efficienza del commercio, ma richiede un’adozione collettiva e un impegno da parte delle istituzioni finanziarie locali. Un esempio di come i paesi del Brics+ possano strutturare le loro intese commerciali è rappresentato dall’esperienza della Cina , che ha già sviluppato il suo Cross-border Inter-bank Payment System (CIPS). Questo sistema ha facilitato l’uso del renminbi nel commercio internazionale, dimostrando che un’infrastruttura di pagamento robusta può incentivare l’adozione di valute locali.
Un altro aspetto cruciale è la necessità di costruire fiducia nel nuovo sistema di pagamento. I paesi devono essere certi che il sistema sia sicuro e affidabile. La creazione di un’infrastruttura robusta e la garanzia di standard elevati sono essenziali per incoraggiare l’adozione da parte delle istituzioni finanziarie e delle imprese. Senza un adeguato livello di fiducia, i paesi potrebbero essere riluttanti a utilizzare un nuovo sistema, preferendo rimanere con le valute tradizionali. In sintesi, mentre i paesi del Brics+ si muovono verso la creazione di nuovi sistemi di pagamento per facilitare il commercio in valute locali , devono affrontare sfide significative legate alla domanda di valuta, alla fiducia nel sistema e alla necessità di un’infrastruttura adeguata.