HomeAmbienteBiden e la Conservazione: Ultima Chance per il Patrimonio?

Biden e la Conservazione: Ultima Chance per il Patrimonio?

Negli Stati Uniti, la conservazione del patrimonio naturale e culturale è al centro di un acceso dibattito, soprattutto in vista della scadenza del mandato di Joe Biden. Con la legge sulle Antichità, il presidente ha il potere di designare monumenti nazionali, un’azione che ha visto un incremento significativo negli ultimi giorni di presidenza. Biden ha già creato sei monumenti, ma la pressione da parte di gruppi ambientalisti e delle comunità indigene per proteggere ulteriori siti sacri è in aumento. Tuttavia, questo potere è minacciato da un Congresso polarizzato e da un possibile ritorno di Donald Trump, che ha già manifestato l’intenzione di rivedere le politiche di conservazione. In questo contesto, ci si chiede se Biden avrà l’ultima chance di lasciare un’eredità duratura nel campo della conservazione del patrimonio americano.

Il Potere Discrezionale del Presidente nella Creazione dei Monumenti Nazionali

Negli Stati Uniti, i monumenti nazionali sono aree protette per il loro valore storico e culturale, e a differenza dei parchi nazionali, possono essere creati direttamente dal presidente. Questo potere discrezionale, conferito dalla Antiquities Act del 1906, consente ai presidenti di preservare spazi su terreni federali da sfruttamenti minerari o industriali. Dal 1906, tutti i presidenti americani , ad eccezione di Richard Nixon, Ronald Reagan e George H. W. Bush, hanno utilizzato questa legge per creare monumenti nazionali.

Ad esempio, Bill Clinton ha proclamato 8 dei 19 monumenti nazionali creati durante la sua presidenza nei tre giorni precedenti la fine del suo mandato. Joe Biden ha già creato sei monumenti, incluso uno che ha messo fine all’attività mineraria di uranio vicino al Grand Canyon. Tuttavia, la creazione di monumenti nazionali è stata anche vista come una provocazione, specialmente quando avviene senza consultazione delle popolazioni locali. Critiche simili sono state sollevate contro l’uso dell’Antiquities Act da parte di presidenti precedenti, come Barack Obama , il cui atto di creare il monumento nazionale di Bears Ears è stato percepito come una sfida dai legislatori conservatori. La legge è ora sotto attacco da parte di politici e esperti conservatori, e il suo futuro è incerto, specialmente con l’avvicinarsi di un possibile nuovo mandato di Donald Trump , che ha già espresso l’intenzione di rivedere o abolire l’Antiquities Act.

L’Evoluzione della Legge sulle Antichità e il Suo Impatto sulla Conservazione

La legge sulle Antichità (Antiquities Act) del 1906 ha avuto un impatto significativo sulla conservazione negli Stati Uniti, conferendo ai presidenti il potere di creare monumenti nazionali per proteggere siti di valore storico e culturale. Questo potere è stato utilizzato da quasi tutti i presidenti americani, ad eccezione di Richard Nixon, Ronald Reagan e George H. W. Bush, per preservare aree minacciate da sfruttamenti minerari o industriali. Attualmente, ci sono 136 monumenti nazionali negli Stati Uniti, il che rappresenta un numero doppio rispetto ai parchi nazionali, e la maggior parte di essi è stata istituita tramite decisione presidenziale.

Joe Biden ha già creato sei monumenti, incluso uno che ha messo fine all’attività mineraria di uranio vicino al Grand Canyon. Tuttavia, la creazione di monumenti nazionali è stata vista come una provocazione, specialmente quando avviene senza consultazione delle popolazioni locali. Critiche simili sono state sollevate contro l’uso dell’Antiquities Act da parte di presidenti precedenti, come Barack Obama , il cui atto di creare il monumento nazionale di Bears Ears è stato percepito come una sfida dai legislatori conservatori. La legge è ora sotto attacco da parte di politici e esperti conservatori, e il suo futuro è incerto, specialmente con l’avvicinarsi di un possibile nuovo mandato di Donald Trump , che ha già espresso l’intenzione di rivedere o abolire l’Antiquities Act.

Critiche e Controversie: La Legge sulle Antichità Sotto Attacco

La legge sulle Antichità (Antiquities Act) è stata oggetto di numerose critiche e controversie nel corso degli anni. Inizialmente, le critiche si concentravano sui monumenti stessi, considerati talvolta troppo estesi o creati senza la consultazione delle comunità locali. Con il passare del tempo, l’attenzione si è spostata sulla legge in sé, che è stata accusata di conferire un potere eccessivo all’esecutivo. Questo è particolarmente evidente nei casi di presidenti come Bill Clinton e Barack Obama , le cui decisioni di creare monumenti nazionali hanno inasprito le relazioni tra il governo federale e gli stati dell’Ovest, dove si trovano la maggior parte delle terre federali. Ad esempio, la creazione del monumento nazionale di Bears Ears da parte di Obama è stata vista come una provocazione dai legislatori conservatori dell’Utah.

Con l’avvicinarsi del 120° anniversario dell’Antiquities Act, il futuro di questa legge appare incerto, e Joe Biden potrebbe essere l’ultimo presidente a beneficiare delle prerogative che essa conferisce.

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