L’espansione del PIL ha perso slancio l’anno scorso, con un calo degli investimenti nel settore delle costruzioni. Analizziamo i dati e le prospettive future.
Dati negativi per il 2024 nel settore delle costruzioni
Il 2024 si chiude con un -5,3% negli investimenti nel settore delle costruzioni, un dato che solleva preoccupazioni per il futuro. Questo calo riguarda il livello complessivo degli investimenti, che si suddividono tradizionalmente in tre comparti: residenziale , non residenziale e opere pubbliche .
Dettagli sugli investimenti
- Il dato negativo del -5,3% è relativo a tutti i comparti del settore.
- La componente di manutenzione straordinaria delle case ha registrato una diminuzione del 22%, contribuendo significativamente alla riduzione totale degli investimenti.
- Gli investimenti nel settore non residenziale (uffici, centri commerciali, alberghi) hanno mostrato un andamento stazionario.
- Le opere pubbliche hanno visto un aumento grazie al PNRR, che ha dato un grande slancio a questo comparto.
Cause del calo degli investimenti
La cancellazione del Superbonus 110% ha avuto un impatto notevole, poiché gli incentivi generosi introdotti durante il Covid per la riqualificazione energetica e sismica degli edifici non sono più disponibili. Nel 2024, il Superbonus è stato di fatto eliminato, e le modifiche normative hanno reso meno conveniente anticipare certi interventi.
Prospettive future
Nonostante la flessione del 5,3% , le imprese continuano a lavorare su livelli alti. Tuttavia, si prevede un ulteriore calo nel 2025, con un -7% previsto, che comunque manterrà il settore su livelli elevati. La preoccupazione principale riguarda il periodo successivo al termine del PNRR , quando potrebbero sorgere problemi se non si interviene per programmare il futuro.
Voci che incidono sull’andamento del settore
Nell’ambito del residenziale, la componente manutenzione straordinaria delle case ha registrato una riduzione del 22% . Questo comparto, di notevoli dimensioni, ha un impatto significativo sulla diminuzione complessiva degli investimenti. Al contrario, il settore non residenziale , che include uffici, centri commerciali e alberghi, ha mostrato un andamento stazionario . Tuttavia, l’aumento delle opere pubbliche , sostenuto dal PNRR , ha avuto un impatto positivo, contribuendo a un maggiore slancio in questo ambito. La cancellazione del Superbonus 110% ha avuto un ruolo cruciale nel calo delle manutenzioni.
Gli incentivi, che erano stati introdotti durante il periodo del Covid per la riqualificazione energetica e sismica degli edifici, non sono più disponibili nel 2024. Le modifiche normative hanno reso più vantaggioso anticipare certi interventi, ma nel 2025 i livelli di incentivo saranno drasticamente ridotti, portando a una situazione di scarso supporto per il settore. In sintesi, il settore della manutenzione delle abitazioni è destinato a un ulteriore peggioramento nel 2024-2025, mentre le costruzioni continueranno a sostenersi grazie alle opere pubbliche, in linea con gli obiettivi del PNRR che prevedono l’utilizzo completo delle risorse entro il 2026.
Calo delle manutenzioni e incentivi
Il calo delle manutenzioni straordinarie delle abitazioni ha avuto un impatto significativo sul settore delle costruzioni, con una stima di riduzione del 22% . Questo comparto, di grande rilevanza, ha contribuito in modo sostanziale alla diminuzione complessiva degli investimenti.
Cause del calo delle manutenzioni
- La cancellazione del Superbonus 110% ha avuto un ruolo cruciale nel ridurre gli incentivi per la riqualificazione energetica e sismica degli edifici.
- Le modifiche normative sugli incentivi hanno reso più vantaggioso anticipare alcuni interventi.
- Nel 2025, i livelli di incentivi sono stati drasticamente ridotti, portando a una situazione in cui ci sarà poco o nulla di disponibile per le manutenzioni.
Prospettive future
Si prevede che nel 2024-2025 , il settore delle costruzioni si sosterrà principalmente grazie alle opere pubbliche, supportate dagli obiettivi del PNRR , che mirano a un utilizzo completo delle risorse entro il 2026 .
Prospettive per il settore della manutenzione
Nel 2024-2025, e si prevede anche nel 2026, le costruzioni si manterranno grazie agli obiettivi PNRR , che prevedono il pieno utilizzo delle risorse entro il 2026.
Aumento delle ore lavorate
I dati indicano un aumento delle ore lavorate (+4,2%) e dei lavoratori iscritti alle Casse edili (+5,5%). Tuttavia, questi dati non sono sufficienti a descrivere completamente l’andamento degli investimenti nel settore, poiché ci sono situazioni nel mercato privato che non rientrano nell’obbligo di denuncia in Cassa edile.
Preoccupazioni per il futuro
Il dato complessivo che fotografa il settore, con un -5,3%, è comunque negativo. Nonostante ciò, si è ancora su un livello di investimenti molto alto, e tutte le imprese stanno lavorando intensamente. La flessione del 5,3% non è vista come un crollo del mercato. Si prevede un altro anno di flessione nel 2025, ma il -7% previsto permetterà di mantenere livelli molto alti.
Interventi necessari
Quando il PNRR non avrà più effetto, potrebbero sorgere problemi. È necessario intervenire prima, poiché attualmente le imprese sono concentrate nel portare a termine i lavori, piuttosto che nella programmazione futura. I Comuni hanno aumentato le spese, ma i bandi di gara sono diminuiti, creando incertezze per il futuro, una volta che le imprese avranno completato i lavori.
Difficoltà nei pagamenti
Uno dei problemi principali riguarda l’arrivo dei fondi, legato alla complessità della piattaforma Regis, creata per gestire le risorse del PNRR. Inizialmente, il trasferimento delle risorse era ostacolato da procedure burocratiche, ma ora i trasferimenti sono diventati più rapidi.
Ostacoli nella realizzazione delle opere
Alcune opere, in particolare quelle di grandi dimensioni, presentano difficoltà significative. Tuttavia, il governo sta già intervenendo per riprogrammare alcune opere che non riusciranno a essere completate in tempo.
Impatto del Superbonus
Il Superbonus ha avuto un ruolo cruciale, incentivando molti a eseguire lavori di efficientamento energetico . Senza di esso, il settore dovrà affrontare sfide significative.
Programmazione per il futuro
È fondamentale programmare per non arrivare impreparati al 2027, quando l’effetto del PNRR svanirà. Sono stati identificati tre filoni principali per sostenere il comparto:
- Tutela del territorio in senso ampio.
- Riqualificazione energetica degli edifici.
- Housing per le famiglie, per rispondere alla crescente domanda di abitazioni.
Le imprese sono pronte a rispondere a queste nuove esigenze, a patto che si avviino programmi seri e di lungo periodo dal 2027.
Dati positivi sulle ore lavorate
I dati provenienti dalle Casse edili indicano un aumento delle ore lavorate del 4,2% e un incremento del 5,5% nel numero di lavoratori iscritti . Questi risultati suggeriscono che il settore sta tenendo nonostante le difficoltà generali. Tuttavia, è importante notare che tali dati, sebbene positivi, non sono sufficienti a fornire un quadro completo dell’andamento degli investimenti nelle costruzioni. Infatti, esistono situazioni nel mercato privato che non rientrano nell’obbligo di denuncia presso la Cassa edile, il che potrebbe influenzare la percezione complessiva del settore. In sintesi, mentre il dato complessivo che fotografa il settore mostra una flessione del 5,3% , il settore delle costruzioni continua a operare su livelli elevati .
Le imprese sono attualmente impegnate a portare a termine i lavori, e nonostante le previsioni di un ulteriore calo nel 2025 , il settore rimane su livelli sostenibili .
Preoccupazioni per il futuro delle imprese
Nonostante la flessione del 5,3% negli investimenti, le imprese del settore delle costruzioni continuano a lavorare su livelli alti. Questo dato non è percepito come un crollo del mercato, poiché il 2025 è previsto con un ulteriore calo, ma il – 7% atteso permetterà comunque di mantenere livelli di attività elevati.
segnali negativi
Ci sono segnali negativi che, a lungo andare, destano preoccupazione per il futuro delle imprese. Con la fine del PNRR , potrebbero sorgere problemi, rendendo necessario un intervento tempestivo. Attualmente, le imprese sono concentrate nel completare i lavori, vivendo un momento di realizzazione piuttosto che di programmazione. Questo è evidente anche nell’attività dei Comuni, che hanno aumentato le spese, ma i bandi di gara sono diminuiti.
problemi nei pagamenti
Un altro aspetto critico è rappresentato dalle difficoltà nei pagamenti legati al PNRR . La complessità della piattaforma Regis , utilizzata per gestire le risorse, ha causato ritardi nel trasferimento dei fondi dalle amministrazioni centrali ai Comuni. Tuttavia, attualmente i trasferimenti sono diventati più rapidi, poiché il problema burocratico è stato superato.
difficoltà nella realizzazione delle opere
Le opere di grandi dimensioni presentano sfide significative, ma il governo sta già intervenendo per riprogrammare quelle che non riusciranno a essere completate in tempo. In sintesi, sebbene non ci siano preoccupazioni immediate, è fondamentale programmare per il futuro, specialmente in vista della scadenza del PNRR nel 2027 .
Difficoltà nei pagamenti del PNRR
Uno dei problemi principali riguarda l’arrivo dei fondi, che è legato principalmente alla farraginosità della piattaforma Regis , creata per gestire tutte le risorse del PNRR . In passato, prima di trasferire le risorse, era necessario inserire una serie di informazioni che spesso bloccavano la procedura, rendendo difficile il passaggio di denaro dalle amministrazioni centrali ai Comuni . Tuttavia, attualmente i trasferimenti sono molto più veloci, poiché questo problema tecnico e burocratico è stato superato.
Opere problematiche
Ci sono comunque alcune opere che, obiettivamente, fanno più fatica ad essere realizzate. È fisiologico che le opere più grandi, che richiedono tempi più lunghi, possano presentare problematiche anche dal punto di vista del tracciato. L’anno scorso, si è visto un grande impegno da parte di tutti: delle imprese, delle amministrazioni (in particolare i Comuni) e di RFI per quanto riguarda le ferrovie. Tuttavia, alcune difficoltà permangono e il governo ha già annunciato che riprogrammerà alcune opere che non faranno in tempo a essere realizzate.
Ostacoli nella realizzazione delle opere
Le opere più grandi nel settore delle costruzioni presentano difficoltà significative, specialmente per quanto riguarda i tempi di realizzazione e le problematiche legate al tracciato . È normale che tali opere, che richiedono un lungo periodo di sviluppo, possano incontrare ostacoli . Tuttavia, l’anno scorso si è registrato un notevole impegno da parte di tutti gli attori coinvolti, comprese le imprese , le amministrazioni e RFI per le ferrovie. Nonostante ciò, alcune difficoltà persistono. Il governo ha già annunciato l’intenzione di riprogrammare alcune opere che non riusciranno a essere completate nei tempi previsti. Uno dei principali problemi riscontrati è legato alla farraginosità della piattaforma Regis , utilizzata per gestire le risorse del PNRR .
Inizialmente, il processo di trasferimento delle risorse era ostacolato dalla necessità di inserire una serie di informazioni, il che complicava il passaggio di denaro dalle amministrazioni centrali ai Comuni . Fortunatamente, questo problema è stato superato e ora i trasferimenti avvengono in modo molto più veloce .
Impatto del Superbonus sul settore
Il Superbonus ha avuto un impatto significativo sul settore delle costruzioni, fungendo da grande booster per gli interventi di ristrutturazione. Questo incentivo ha spinto molte persone, che inizialmente non avevano intenzione di effettuare lavori, a intraprendere progetti di efficientamento energetico . La diffusione di tali interventi ha generato un effetto di passaparola , evidenziando i vantaggi economici legati alla riduzione dei costi energetici. Ad esempio, chi ha realizzato lavori di efficientamento energetico in città come Milano , Firenze o Roma ha potuto ridurre significativamente la spesa per il riscaldamento, talvolta anche di oltre la metà.
Statistiche sugli interventi
- Nel 2017-2018, si registravano circa 3.000 interventi all’anno su interi condomini per l’efficientamento energetico.
- Negli ultimi tre anni, questo numero è salito a 500.000 interventi.
La cancellazione del Superbonus 110% nel 2024 ha sollevato preoccupazioni sul futuro del settore, poiché gli incentivi generosi introdotti durante la pandemia hanno contribuito in modo sostanziale alla crescita degli investimenti. Senza questi incentivi, il settore potrebbe affrontare difficoltà nel mantenere i livelli di attività attuali. È quindi fondamentale programmare per il futuro, per evitare di arrivare impreparati al 2027, anno in cui l’effetto del PNRR non sarà più presente.
Necessità di programmare per il futuro
È fondamentale programmare per non arrivare impreparati al 2027 , anno in cui terminerà l’effetto del PNRR . Senza una pianificazione adeguata, il settore delle costruzioni potrebbe trovarsi in difficoltà, mancando di prospettive future.
Identificazione dei filoni
Abbiamo identificato tre grandi filoni per sostenere il comparto:
- Tutela del territorio in senso ampio, affrontando le necessità legate ai cambiamenti climatici e alla protezione delle infrastrutture.
- Riqualificazione energetica degli edifici, in linea con la direttiva europea nota come direttiva case green, che prevede obiettivi ambiziosi.
- Housing per le famiglie, rispondendo alla crescente distanza tra i canoni di locazione e i redditi delle persone, evidenziando la forte domanda di abitazioni.
Prontezza del settore
Le imprese del settore sono pronte a rispondere a queste nuove esigenze, a patto che dal 2027 si avviino programmi seri e di lungo periodo. Se ciò avverrà, il settore delle costruzioni potrà contribuire significativamente anche in termini di efficienza .
Tre filoni per sostenere il comparto
Abbiamo identificato tre grandi filoni per sostenere il comparto delle costruzioni:
- Tutela del territorio: Questo filone si concentra sulla protezione e difesa del territorio, affrontando le sfide legate ai cambiamenti climatici e alle necessità di intervento su tutto il ciclo delle acque e le infrastrutture a tutela dei centri abitati.
- Riqualificazione energetica: Questo aspetto deriva da una direttiva europea nota come direttiva case green, che stabilisce obiettivi ambiziosi per migliorare l’efficienza energetica degli edifici.
- Housing per le famiglie: Si evidenzia una crescente distanza tra i canoni di locazione o i prezzi d’acquisto e i redditi delle persone, rendendo sempre più difficile trovare casa. C’è una forte domanda di abitazioni, ma l’offerta spesso non riesce a soddisfarla.
Il governo dovrebbe programmare il futuro su queste direttrici, per garantire che il settore delle costruzioni possa rispondere efficacemente a queste nuove esigenze. Le imprese, attualmente, sono strutturate e pronte a rispondere se si avvieranno programmi seri e di lungo periodo a partire dal 2027.
Prontezza del settore delle costruzioni
Le imprese del settore delle costruzioni si mostrano pronte a rispondere alle nuove esigenze, grazie alla loro attuale struttura e organizzazione . Se dal 2027 verranno avviati programmi seri e di lungo periodo, il settore potrà fornire un grande contributo, anche in termini di efficienza . È fondamentale che si inizi a programmare per il futuro, per evitare di arrivare impreparati al 2027, anno in cui l’effetto del PNRR non sarà più presente.
Preparazione del Settore
Le imprese sono attualmente impegnate nel completamento dei lavori in corso, il che rappresenta un momento di realizzazione piuttosto che di programmazione . Tuttavia, è essenziale che si inizi a pensare a come affrontare le sfide future, in particolare in vista della fine del PNRR.
Opportunità di Sviluppo
Se si procederà con una pianificazione adeguata, il settore delle costruzioni avrà l’opportunità di sostenere il comparto attraverso tre filoni principali:
- Tutela del territorio: affrontare le necessità legate ai cambiamenti climatici e alla protezione delle infrastrutture.
- Riqualificazione energetica: seguire le direttive europee per migliorare l’efficienza energetica degli edifici.
- Housing per le famiglie: rispondere alla crescente domanda di abitazioni, in un contesto di difficoltà nel trovare alloggi a prezzi accessibili.
In sintesi, il settore è in una posizione favorevole per affrontare le sfide future, a condizione che si avvii una programmazione strategica e lungimirante.