Le recenti analisi delle misteriose sfere che hanno portato alla chiusura di diverse spiagge australiane hanno rivelato la presenza di batteri fecali.
Chiusura delle spiagge di Sydney
Nove spiagge a Sydney sono state chiuse dalle autorità il 14 gennaio dopo che detriti a forma di sfera, di colore bianco-grigio, sono stati rinvenuti lungo la costa. Il Northern Beaches Council , che ha descritto i detriti come palline delle dimensioni di una biglia, ha organizzato la loro rimozione in sicurezza prima di riaprire le spiagge al pubblico. L’analisi condotta ha rivelato la presenza di idrocarburi , acidi grassi saturi e batteri fecali . Le autorità hanno anche comunicato che l’ Environmental Protection Authority sta analizzando i propri campioni dei detriti. I funzionari hanno dichiarato che continueranno a monitorare le spiagge e hanno invitato chiunque trovi ulteriori detriti a non maneggiarli e a segnalarli ai bagnini del consiglio.
Analisi dei detriti
L’analisi dei detriti ha rivelato la presenza di idrocarburi , acidi grassi saturi e batteri fecali . Le autorità hanno confermato che i campioni prelevati dai detriti contenevano coliformi fecali e E-coli . Inoltre, l’ Environmental Protection Authority sta conducendo le proprie analisi sui campioni di detriti. Le autorità hanno anche comunicato che continueranno a monitorare le spiagge e hanno invitato chiunque trovi ulteriori detriti a non maneggiarli e a segnalarli ai bagnini del consiglio.
Monitoraggio e avvisi
Le autorità continueranno a monitorare le spiagge e hanno invitato chiunque trovi nuovi detriti a evitare di maneggiarli e a segnalarli ai bagnini del consiglio. Questo approccio è fondamentale per garantire la sicurezza pubblica e per gestire efficacemente la situazione legata ai detriti misteriosi.
Storia delle sfere nere
Circa 2.000 sfere nere erano già state trovate a Sydney lo scorso ottobre, portando alla chiusura di sette spiagge. Inizialmente, queste sfere erano state scambiate per palline di catrame , formatesi quando il petrolio entra in contatto con detriti e acqua, spesso a causa di sversamenti o infiltrazioni di petrolio. Successivamente, è emerso che gli oggetti contenevano acidi grassi e sostanze chimiche tipiche di prodotti per la pulizia e cosmetici, mescolati con un po’ di olio combustibile .
Fonte: SkyNews