SINGAPORE – Un uomo di 76 anni, Lee Ah Cheng, è stato condannato a quattro settimane di carcere e multato di 1.000 dollari di Singapore per aver aggredito un amico con una miscela di candeggina e acqua. L’incidente, avvenuto il 2 ottobre 2023, ha portato a una violenta disputa tra i due uomini, culminata in un attacco che ha causato lesioni chimiche al volto della vittima. Oltre a questo episodio, Lee è stato coinvolto in un altro atto di vandalismo, in cui ha sigillato con supercolla il lucchetto di un cancello. La sentenza ha sollevato interrogativi sulla gestione della rabbia e sulla sicurezza pubblica, evidenziando la gravità delle sue azioni e le conseguenze legali che ne sono derivate.
Aggressione Chimica: La Condanna di Lee Ah Cheng per il Lancio di Candeggina
Un uomo di 76 anni, Lee Ah Cheng, è stato condannato a quattro settimane di carcere e a una multa di S$1.000 (circa US$734) per aver lanciato una miscela di candeggina e acqua sul volto di un amico. Il 2 ottobre 2023, Lee si trovava al Yuhua Village Market e Food Centre, dove, dopo una disputa con il suo amico di 66 anni, ha estratto una bottiglia da 250 ml contenente una miscela di candeggina e acqua, composta per un quarto di candeggina e per tre quarti di acqua. Dopo aver versato parte della miscela in un bicchiere di birra, ha spruzzato il resto sul viso del suo amico, causando un contatto diretto con il volto, gli occhi e i vestiti della vittima. A seguito dell’incidente, la vittima ha subito un infortunio chimico agli occhi e ha dovuto ricevere cure mediche, ma fortunatamente non ha riportato danni permanenti. In un altro episodio, avvenuto il 10 luglio 2024, Lee ha applicato della supercolla sul lucchetto della porta di un estraneo, bloccando l’apertura della serratura. Questo gesto è stato motivato dalla sua frustrazione per il disordine nel corridoio comune di un edificio residenziale. Lee ha agito in preda all’ira, ritenendo irresponsabile il proprietario dell’appartamento. Le sue azioni sono state riprese da telecamere di sorveglianza, e la vittima ha dovuto fare una segnalazione alla polizia dopo aver scoperto che non riusciva ad aprire la porta. Il giudice ha sottolineato la gravità delle azioni di Lee, evidenziando che la candeggina è una sostanza altamente corrosiva e che il suo comportamento avrebbe potuto causare gravi danni, inclusa la cecità.
Vandalismo e Supercolla: Il Caso del Lucchetto Sigillato a Jurong East
Il 10 luglio 2024, Lee Ah Cheng si trovava in un complesso residenziale a Jurong East Street 24 per incontrare un amico, ma non era sicuro del numero dell’appartamento. Mentre vagava nel tentativo di trovarlo, notò che l’area comune del corridoio era disordinata e piena di armadietti. Questo lo infastidì e lo portò a considerare irresponsabile il proprietario dell’appartamento. In preda all’ira, Lee estrasse della supercolla dal suo pacchetto di sigarette e la applicò sul lucchetto della porta dell’appartamento, bloccando così l’apertura della serratura. Le sue azioni furono riprese da una telecamera di sorveglianza, e la vittima, una donna di 76 anni, si trovò impossibilitata ad aprire la porta quando tentò di uscire. Fortunatamente, la casa disponeva di una seconda porta, che la vittima e la sua famiglia utilizzarono per entrare e uscire. Dopo aver scoperto il danno, la vittima fece una segnalazione alla polizia, e il costo per riparare il lucchetto ammontò a S$30, cifra che Lee restituì alla vittima. Lee aveva precedentemente compiuto un atto simile il 5 settembre 2023, applicando supercolla a due serrature di un’avvolgibile in Jurong East Avenue 1, disabilitando il meccanismo di chiusura.
Problemi di Gestione della Rabbia: La Difesa di Lee e il Suo Trattamento
Lee ha riconosciuto di avere un ‘problema di gestione della rabbia’ e ha dichiarato di essere in trattamento presso l’Istituto di Salute Mentale (IMH). Durante il processo, ha affermato di sentirsi meglio grazie all’assunzione quotidiana di farmaci per il ‘stress e il rimorso’ , e ha ammesso di essere consapevole che le sue azioni erano sbagliate. Tuttavia, il procuratore ha notato che non era stata stabilita alcuna correlazione tra i reati commessi e eventuali condizioni di salute mentale di Lee, secondo un rapporto dell’IMH. Il giudice ha evidenziato che le azioni di Lee, in particolare l’uso della candeggina, avrebbero potuto causare gravi danni, inclusa la cecità, e ha espresso preoccupazione per il fatto che Lee portasse con sé della supercolla, un comportamento non comune per una persona ordinaria. Il giudice ha incoraggiato Lee, la cui famiglia era presente in aula, a continuare con il suo trattamento e a mantenersi lontano dai guai.