Le forze speciali ucraine hanno dichiarato di non aver visto truppe nordcoreane nella regione di Kursk per le ultime tre settimane.
Ritiro delle truppe nordcoreane
Le forze speciali ucraine hanno dichiarato di non aver visto truppe nordcoreane nella regione di Kursk per le ultime tre settimane. Un portavoce ha indicato che è probabile che queste truppe si siano ritirate dopo aver subito pesanti perdite . Secondo fonti occidentali, circa 1.000 soldati nordcoreani sono stati uccisi in un periodo di tre mesi, a fronte di un totale di circa 11.000 truppe inviate dalla Corea del Nord per combattere a fianco della Russia . Sebbene non sia chiaro se questo ritiro sia definitivo, ci sono indicazioni che i soldati potrebbero tornare dopo aver ricevuto ulteriore addestramento o se i russi trovassero nuovi modi per impiegarli, evitando così ulteriori perdite significative. Inoltre, rapporti attribuiti all’intelligence sudcoreana suggeriscono che i soldati nordcoreani non sono preparati per le realtà della guerra moderna e sono particolarmente vulnerabili agli attacchi dei droni ucraini.
Casualità e preparazione
Le forze speciali ucraine hanno riportato che non hanno osservato truppe nordcoreane nella regione di Kursk per le ultime tre settimane. Un portavoce ha suggerito che è probabile che queste truppe si siano ritirate a causa di pesanti perdite . Secondo fonti occidentali, circa 1.000 soldati nordcoreani sono stati uccisi in un periodo di tre mesi, a fronte di un totale di circa 11.000 truppe inviate dalla Corea del Nord per combattere al fianco della Russia. Sebbene non si disponga di un quadro completo, queste informazioni indicano un significativo numero di casualità tra le forze nordcoreane. Inoltre, si segnala che il ritiro potrebbe non essere definitivo, poiché i soldati potrebbero tornare dopo aver ricevuto ulteriore addestramento o in seguito a nuove strategie di impiego da parte dei russi per ridurre le perdite.
Rapporti attribuiti all’intelligence sudcoreana indicano che i soldati nordcoreani non sono preparati per le realtà della guerra moderna e risultano particolarmente vulnerabili agli attacchi dei droni ucraini.
Rafforzamento dei legami tra Russia e Nord Corea
Le relazioni tra Russia e Nord Corea si sono intensificate negli ultimi mesi, con la firma di un trattato di sicurezza e difesa tra il presidente russo Vladimir Putin e il leader nordcoreano Kim Jong Un . Questo accordo segna un passo significativo nel rafforzamento dei legami bilaterali, con Pyongyang che ora fornisce a Mosca ingenti quantità di munizioni e armi .
Situazione nella regione di Kursk
Le forze ucraine stanno cercando di mantenere il controllo sulla regione di Kursk , mentre le forze russe continuano la loro avanzata nell’area orientale. Recentemente, le forze speciali ucraine hanno dichiarato di non aver osservato truppe nordcoreane nella regione per le ultime tre settimane, suggerendo un possibile ritiro dopo aver subito pesanti perdite. Questo ritiro è stato confermato da fonti occidentali, che indicano che circa 1.000 soldati nordcoreani sono stati uccisi in un periodo di tre mesi. La situazione attuale nella regione è complessa, con le forze russe che hanno ripreso il controllo di una parte significativa del territorio precedentemente occupato dalle forze ucraine. La strategia di Kyiv è ora quella di mantenere il territorio occupato a Kursk come leva per eventuali negoziati di cessate il fuoco o di pace con Mosca.