La Corte d’Appello di Roma ha nuovamente sospeso il trattenimento dei migranti in Albania, evidenziando la necessità di attendere la pronuncia della Corte di Giustizia Europea.
Il contesto del trasferimento dei migranti in Albania
È stato nuovamente sospeso (per la terza volta nell’arco di pochi mesi) il trattenimento dei migranti in Albania sul quale era stata chiamata a pronunciarsi la Corte d’Appello di Roma dopo i precedenti scontri tra Governo e magistrati che avevano spinto l’esecutivo meloniano a spostare la competenza dal tribunale civile a quello di secondo grado. Lo scorso martedì, infatti, 49 persone tra egiziani e bengalesi erano stati trasferiti nel centro per migranti in Albania costruito a Gjader ed oggi è arrivato il nuovo diniego da parte dei giudici sulla necessaria convalida al trattenimento che ne avrebbe permesso il rimpatrio nei rispettivi paesi.
Decisioni precedenti
Partendo dal principio, è bene ricordare che il primo no da parte dei giudici sul trasferimento dei migranti in Albania era stato pronunciato lo scorso ottobre a carico di 12 richiedenti asilo per i quali – secondo i giudici di Roma – non si poteva “riconoscere come ‘Paesi sicuri’ gli Stati di provenienza”, mentre il secondo arrivò nel corso di novembre a carico di altri 7 migranti: la differenza – che non servì a cambiare le sorti dei loro casi – fu che nel frattempo il governo aggiornò la lista dei paesi sicuri; ma i giudici interpellarono la Corte di Giustizia Europea adducendo possibili violazioni alla normativa europea .
Posizione attuale della Corte d’Appello di Roma
Tornando al presente, il nuovo trasferimento dei migranti in Albania riguardava – appunto – 49 richiedenti asilo dei quali sei furono immediatamente trasferiti una seconda volta in Italia per via della loro minore età, di una qualche vulnerabilità o di casistiche particolari riguardo i loro specifici casi; il tutto scavalcando l’attesa pronuncia da parte della Corte di Giustizia Europea che dovrebbe arrivare non prima della fine di febbraio e che dovrebbe chiaramente definire come e quando un paese possa considerarsi effettivamente sicuro. Nel provvedimento di non convalida del trattenimento dei migranti in Albania, proprio su quest’ultimo punto hanno insistito i giudici d’Appello romani spiegando che va attesa “la decisione della Corte di Giustizia” e che per via della “sospensione è impossibile osservare il termine di quarantotto ore previsto per la convalida”: l’effetto – forse ovvio – è che domani mattina i 43 richiedenti asilo saranno nuovamente accompagnati dalla Guardia Costiera in Italia dove dovranno essere liberati .
Le decisioni precedenti della Corte d’Appello
Il trasferimento dei migranti in Albania è stato nuovamente sospeso per la terza volta negli ultimi mesi dalla Corte d’Appello di Roma . Questo provvedimento è arrivato dopo che il governo ha cercato di spostare la competenza dal tribunale civile a quello di secondo grado, a seguito di scontri tra Governo e magistrati . Recentemente, 49 migranti , tra cui egiziani e bengalesi , erano stati trasferiti in un centro per migranti a Gjader , ma i giudici hanno negato la convalida necessaria per il rimpatrio nei rispettivi paesi.
Decisioni Precedenti
- Il primo diniego da parte dei giudici sul trasferimento dei migranti in Albania è stato pronunciato lo scorso ottobre per 12 richiedenti asilo. I giudici hanno stabilito che non si poteva riconoscere come ‘Paesi sicuri’ gli Stati di provenienza.
- Un secondo diniego è arrivato nel mese di novembre per altri 7 migranti. Nonostante il governo avesse aggiornato la lista dei paesi sicuri, i giudici hanno interpellato la Corte di Giustizia Europea per possibili violazioni della normativa europea.
Posizione Attuale
I giudici della Corte d’Appello di Roma hanno ribadito l’importanza di attendere la decisione della Corte di Giustizia Europea prima di procedere con ulteriori trasferimenti. Hanno sottolineato che, a causa della sospensione , non è possibile rispettare il termine di quarantotto ore previsto per la convalida. Di conseguenza, i 43 richiedenti asilo rimasti saranno nuovamente accompagnati dalla Guardia Costiera in Italia, dove dovranno essere liberati.
La posizione attuale della Corte d’Appello di Roma
I giudici della Corte d’Appello di Roma hanno nuovamente sospeso il trattenimento dei migranti in Albania , sottolineando l’importanza di attendere la pronuncia della Corte di Giustizia Europea . Questo provvedimento è stato emesso dopo che 49 richiedenti asilo, tra cui sei minori, erano stati trasferiti in un centro per migranti in Albania. Tuttavia, i giudici hanno evidenziato che la convalida necessaria per il rimpatrio non può essere effettuata fino a quando non si avrà una decisione chiara da parte della Corte di Giustizia, che è attesa non prima della fine di febbraio. In particolare, i giudici hanno affermato che:
- È fondamentale attendere la decisione della Corte di Giustizia.
- La sospensione rende impossibile rispettare il termine di quarantotto ore previsto per la convalida.
Di conseguenza, i 43 richiedenti asilo rimasti saranno nuovamente accompagnati dalla Guardia Costiera in Italia, dove dovranno essere liberati.