Le indagini della Procura di Roma sul caso Almasri hanno sollevato un polverone politico, con una risposta del Governo che si prepara a una contro-riforma della giustizia.
Il ruolo di Luigi Li Gotti nella vicenda
Luigi Li Gotti , avvocato e ex sottosegretario, ha confermato di aver presentato un esposto contro la premier Meloni e i ministri. In particolare, ha comunicato che il 23 gennaio ha ipotizzato dei reati , portando la Procura di Roma a iscrivere nel registro la Premier e i ministri. Li Gotti ha specificato che ora la Procura dovrà valutare come procedere, decidendo se individuare altre fattispecie o inviare il caso al tribunale dei ministri . In un ruolo di comunicatore della Procura, Li Gotti ha omesso di chiarire un aspetto tecnico importante: al Governo sono state recapitate comunicazioni giudiziarie e non avvisi di garanzia . Questa omissione ha costretto la Procura a intervenire per correggere l’informazione, chiarendo che non era stato emesso un avviso di garanzia nei confronti della presidente Meloni e dei ministri Nordio e Piantedosi , ma una comunicazione di iscrizione, un atto dovuto secondo l’art. 6 comma 1 della legge costituzionale n. 1/89.
Comunicazioni giudiziarie e avvisi di garanzia
Luigi Li Gotti, avvocato e ex sottosegretario, ha comunicato che al Governo sono state recapitate comunicazioni giudiziarie e non avvisi di garanzia . Questo dettaglio tecnico, tuttavia, non è stato chiarito da Li Gotti, il quale ha confermato di aver presentato un esposto il 23 gennaio, ipotizzando dei reati. La Procura di Roma ha quindi iscritto nel registro la premier Meloni e i ministri Nordio e Piantedosi come atto dovuto, in conformità con l’art. 6 comma 1 della legge costituzionale n. 1/89. È importante notare che la Procura non ha emesso un avviso di garanzia, ma una comunicazione di iscrizione, che è un atto previsto dalla legge. La confusione è stata tale che l’ Associazione nazionale magistrati (Anm) ha dovuto intervenire per chiarire la situazione, affermando che non c’era stata alcuna emissione di avviso di garanzia nei confronti della presidente Meloni e dei ministri.
La posizione dell’Associazione nazionale magistrati
L’ Associazione Nazionale Magistrati (Anm) ha giocato un ruolo significativo nel contesto delle indagini della Procura di Roma sul caso Almasri, alimentando le proteste contro il Governo e prospettando la possibilità di uno sciopero nei palazzi di giustizia. Questa posizione è stata espressa in un momento in cui il Governo sta cercando di attuare una riforma della giustizia, incentrata sulla separazione delle carriere giudiziarie.
Il ruolo dell’Anm
L’Anm, pur non essendo parte dell’organigramma istituzionale dell’ordine giudiziario, ha preso una posizione attiva in questa vicenda. La sua voce è stata considerata anomala, poiché il potere costituzionale dell’ordine giudiziario è rappresentato dal Consiglio Superiore della Magistratura , presieduto dal presidente della Repubblica.
Rinnovo del vertice dell’Anm
Recentemente, l’Anm ha rinnovato il proprio vertice, con Magistratura Indipendente che ha ottenuto il maggior numero di voti, superando la corrente di sinistra Area . I risultati delle votazioni sono stati i seguenti:
- Magistratura Indipendente: 2.065 voti.
- Area: 1.803 voti.
- UniCost: 1.560 voti.
- Magistratura Democratica: 1.081 voti.
Questa ristrutturazione interna ha portato l’Anm a esprimere una posizione di forte opposizione nei confronti delle politiche del Governo, evidenziando la crescente tensione tra i magistrati e l’esecutivo.
Rinnovo del vertice dell’Associazione dei magistrati
Il vertice dell’ Associazione nazionale magistrati (Anm) è stato recentemente rinnovato, con la corrente di Magistratura Indipendente che ha ottenuto il maggior numero di voti. In particolare, i risultati delle votazioni hanno visto:
- Magistratura Indipendente: 2.065 voti.
- Area (corrente di sinistra, presidente uscente Giuseppe Santalucia): 1.803 voti.
- UniCost (corrente centrista): 1.560 voti.
- Magistratura democratica: 1.081 voti.
Nonostante il secondo posto, la sinistra giudiziaria ha comunque parlato di “vittoria”. Questo rinnovamento è avvenuto in un contesto di tensione politica, con l’Anm che ha alimentato le proteste contro il Governo e prospettato uno sciopero nei palazzi di giustizia.