Tre ostaggi israeliani sono stati riuniti con le loro famiglie, mentre 90 prigionieri palestinesi sono stati rilasciati in cambio in un accordo di cessate il fuoco.
Riunione degli ostaggi con le famiglie
Tre ostaggi israeliani sono stati riuniti con le loro famiglie in un clima di grande emozione. I tre ostaggi, tra cui Emily Damari , una donna britannico-israeliana, sono stati rilasciati come parte di un accordo di cessate il fuoco. Gli ostaggi sono stati consegnati a un gruppo di Croce Rossa da uomini armati e mascherati, prima di essere trasferiti all’esercito israeliano e successivamente entrare nel sud di Israele. Tutti e tre gli ostaggi erano in condizioni stabili, come confermato dal Sheba Medical Center , e le autorità hanno diffuso filmati che mostrano i momenti di riunione, con abbracci intensi e lacrime di gioia. Il Primo Ministro israeliano, Benjamin Netanyahu , ha dichiarato: “Un’intera nazione vi abbraccia”.
Dettagli sugli ostaggi rilasciati
- Emily Damari, 28 anni, è stata colpita a una mano durante l’attacco del 7 ottobre 2023 e portata a Gaza.
- Doron Steinbrecher, 31 anni, è stato rapito dallo stesso kibbutz di Kfar Aza di Emily.
- Romi Gonen, 24 anni, è stata presa dal festival musicale Supernova.
Celebrazioni per i prigionieri palestinesi
Le famiglie palestinesi hanno accolto con grande gioia il rilascio di 90 prigionieri , festeggiando a Ramallah . La celebrazione ha visto una folla radunarsi per accogliere il primo autobus di detenuti liberati, tutti provenienti dalla Cisgiordania occupata o da Gerusalemme Est . Tra i prigionieri liberati, il più giovane è un ragazzo di 15 anni di Gerusalemme Est, insieme a due adolescenti di 17 anni , un ragazzo e una ragazza. Questi prigionieri erano stati detenuti da Israele per reati che, secondo le autorità israeliane, erano legati alla sicurezza del paese, spaziando da lanci di pietre a accuse più gravi come tentato omicidio .
Dettagli sugli ostaggi rilasciati
Tre ostaggi israeliani sono stati rilasciati e riuniti con le loro famiglie in un clima di grande emozione. Tra gli ostaggi rilasciati c’è Emily Damari , una donna britannico-israeliana di 28 anni , che è stata colpita a una mano e portata a Gaza durante l’attacco del 7 ottobre 2023 . Gli altri due ostaggi liberati sono Doron Steinbrecher , di 31 anni , e Romi Gonen , di 24 anni . Doron è stata rapita dallo stesso kibbutz, Kfar Aza , da cui è stata presa anche Emily, mentre Romi è stata sequestrata durante il festival musicale Supernova . Tutti e tre gli ostaggi erano in condizioni stabili e le autorità hanno diffuso filmati che mostrano i momenti di riunione con le famiglie, caratterizzati da abbracci intensi e lacrime di gioia.
La madre di Emily, Mandy Damari , ha espresso gratitudine a tutti coloro che hanno lottato per il suo ritorno durante questo orrendo periodo.
La situazione a Gaza
In Gaza, i palestinesi stanno vivendo un momento di gioia per la fine dei bombardamenti, ma allo stesso tempo piangono la perdita di cari e delle loro sostanze . Molti di loro hanno iniziato a tornare tra le macerie delle loro case distrutte, sperando di recuperare qualche pezzo delle loro vite.
Relief and Grief
Una donna di Gaza City ha descritto la sua sensazione dicendo: “Mi sembra di aver finalmente trovato dell’ acqua da bere dopo essermi persa nel deserto per 15 mesi. Mi sento di nuovo viva .”
Situazione a Gaza
I residenti stanchi che tornano al campo profughi di Jabaliya nel nord di Gaza hanno trovato le loro case ridotte a rovine . Secondo le stime, due terzi delle strutture nella Striscia di Gaza sono state danneggiate o distrutte .
Dettagli sulla Devastazione
- Due terzi delle strutture nella Striscia di Gaza sono state danneggiate o distrutte.
- I residenti stanno cercando di tornare alle loro case, ma molte sono ridotte a rovine.
- La situazione è caratterizzata da un mix di festeggiamenti e lutto per le perdite subite.
Cessate il fuoco e negoziati
Il cessate il fuoco è stato raggiunto dopo ritardi e negoziati complessi tra le parti coinvolte. Questo accordo ha portato al rilascio di tre ostaggi israeliani in cambio di 90 prigionieri palestinesi. Il cessate il fuoco è stato inizialmente programmato per le 6:30 del mattino, ma è stato posticipato fino alle 11:15 a causa della necessità di ricevere i nomi degli ostaggi da liberare. Una volta ricevuta la lista, il governo israeliano ha confermato l’inizio del cessate il fuoco.
Dettagli sull’accordo
- Il cessate il fuoco prevede il rilascio di ostaggi in cambio di prigionieri palestinesi.
- La prima fase dell’accordo durerà sei settimane.
- Durante questo periodo, 33 dei rimanenti 94 ostaggi, tra cui donne, bambini e uomini oltre i 50 anni, saranno liberati in cambio di quasi 2.000 prigionieri palestinesi.
- I prigionieri palestinesi da liberare includono 737 uomini, donne e adolescenti, alcuni dei quali sono membri di gruppi militanti condannati per attacchi che hanno ucciso decine di israeliani.
- L’accordo mira anche a facilitare l’ingresso di aiuti umanitari nella Striscia di Gaza, devastata dalla guerra.
La devastazione a Gaza
Due terzi delle strutture nella Striscia di Gaza sono state danneggiate o distrutte. I residenti, stanchi e provati, stanno cercando di tornare alle loro case, ma molti trovano solo rovine e macerie . La situazione è drammatica, con famiglie che tentano di recuperare ciò che resta delle loro vite.
Il ritorno tra le macerie
Molti palestinesi, dopo il cessate il fuoco, hanno iniziato a percorrere le strade distrutte per tornare a casa. Una donna di Gaza ha descritto il suo stato d’animo dicendo: “Mi sento come se finalmente avessi trovato dell’acqua da bere dopo essermi persa nel deserto per 15 mesi. Mi sento di nuovo viva.”
La devastazione visibile
Le immagini mostrano la devastazione in diverse aree, con case completamente distrutte e famiglie che si confrontano con la dura realtà della perdita . La situazione è aggravata dal fatto che molti hanno perso non solo le loro abitazioni, ma anche i loro cari e i mezzi di sussistenza.
Statistiche sulla distruzione
- Due terzi delle strutture nella Striscia di Gaza sono state danneggiate o distrutte.
- I residenti di Jabaliya, un campo profughi nel nord di Gaza, hanno trovato le loro case ridotte a rovine.
- La situazione è stata confermata da rapporti delle Nazioni Unite, che hanno monitorato la devastazione nel territorio.
Un accordo difficile
L’accordo di cessate il fuoco è stato raggiunto dopo negoziati complessi e ha previsto il rilascio di ostaggi in cambio di prigionieri palestinesi . Questo accordo è stato descritto come difficile da ottenere, ma è stato finalmente approvato dal gabinetto israeliano dopo un’importante svolta nelle trattative, mediate da Stati Uniti, Qatar ed Egitto .
Fasi dell’accordo
L’accordo prevede che nella sua prima fase, che durerà sei settimane , verranno rilasciati 33 dei 94 ostaggi rimanenti, tra cui donne, bambini, uomini oltre i 50 anni, malati e feriti. In cambio, quasi 2.000 prigionieri e detenuti palestinesi saranno liberati.
Prigionieri da liberare
I prigionieri palestinesi da liberare includono:
- 737 prigionieri maschi, femmine e adolescenti, alcuni dei quali sono membri di gruppi militanti condannati per attacchi che hanno ucciso decine di israeliani.
- Centinaia di palestinesi da Gaza detenuti dall’inizio della guerra.
Aiuti umanitari
La pausa nei combattimenti è anche destinata a consentire l’ingresso di aiuti umanitari nel territorio devastato dalla guerra. Il Programma Alimentare Mondiale delle Nazioni Unite ha comunicato che i camion hanno iniziato a entrare attraverso due valichi di frontiera. Questo accordo rappresenta un passo significativo verso la riduzione delle tensioni e la ricostruzione della regione, dopo mesi di conflitto e sofferenza.
470 giorni di guerra
La guerra è iniziata dopo che i militanti di Hamas hanno attaccato Israele il 7 ottobre 2023 , causando la morte di circa 1.200 persone e il rapimento di altre 250 . In risposta, Israele ha lanciato un’offensiva a Gaza , che ha portato alla morte di oltre 46.000 palestinesi , secondo i funzionari sanitari locali. Questi ultimi non distinguono tra civili e militanti, ma affermano che donne e bambini rappresentano più della metà dei morti.
Fonte: SkyNews