Mercoledì, la città di Jenin nei Territori Palestinesi è stata teatro di scontri tra forze israeliane e palestinesi durante un’operazione militare.
Situazione difficile a Jenin
La situazione a Jenin è stata descritta come molto difficile dal governatore Kamal Abu al-Rub , che ha riferito di spari ed esplosioni in corso. Le forze israeliane hanno sbarrato tutte le strade che portano al campo profughi di Jenin e all’ospedale governativo di Jenin. Abu al-Rub ha dichiarato: “C’è spari e esplosioni “. Inoltre, le forze israeliane hanno arrestato circa 20 persone provenienti da villaggi nei pressi di Jenin, un noto bastione della militanza palestinese. Secondo le fonti israeliane, l’operazione è stata definita una “operazione di controterrorismo ” e hanno affermato di aver colpito oltre 10 terroristi .
In aggiunta, sono stati condotti attacchi aerei su siti di infrastrutture terroristiche e sono stati disinnescati numerosi esplosivi piantati dai terroristi lungo le strade. Le forze israeliane hanno confermato che l’operazione è ancora in corso.
Operazione decisiva
Il Ministro della Difesa israeliano, Israel Katz , ha promesso di continuare l’assalto, definendolo un’operazione decisiva volta a eliminare i terroristi nel campo profughi. Katz ha dichiarato che l’esercito non permetterà la creazione di un fronte terroristico nella zona.
Operazione “Iron Wall”
L’esercito israeliano e l’agenzia di sicurezza Shin Bet hanno annunciato, in coordinamento con la Polizia di Frontiera , di aver avviato un’operazione denominata “Iron Wall” nell’area.
Obiettivi dell’operazione
Il Primo Ministro Benjamin Netanyahu ha affermato che il raid mira a eradicar e il terrorismo a Jenin, collegando l’operazione a una strategia più ampia per contrastare l’ Iran “ovunque invii le sue armi – a Gaza, in Libano, in Siria, in Yemen” e in Cisgiordania . Il governo israeliano ha accusato l’Iran, che supporta gruppi armati in tutto il Medio Oriente, di tentare di canalizzare armi e fondi ai militanti nella Cisgiordania.
Preoccupazioni internazionali
Il Segretario Generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres , ha chiesto la massima moderazione da parte delle forze di sicurezza israeliane, esprimendo profonda preoccupazione per la situazione. Jenin e il suo campo profughi sono noti come bastioni di gruppi militanti palestinesi, e le forze israeliane effettuano frequentemente raid mirati contro le fazioni armate nella zona.
Strategia più ampia contro l’Iran
Il Primo Ministro Benjamin Netanyahu ha collegato l’operazione in corso a una strategia più ampia per contrastare l’Iran e i suoi alleati, affermando che l’obiettivo è quello di ” eradicate terrorism ” a Jenin. Ha specificato che l’operazione mira a combattere il terrorismo “ovunque l’Iran invii le sue armi – in Gaza , Libano , Siria , Yemen e in Cisgiordania “. L’amministrazione israeliana ha accusato l’Iran di sostenere gruppi armati in tutto il Medio Oriente, incluso Hamas a Gaza, e di tentare di canalizzare armi e fondi verso i militanti nella Cisgiordania . Questa operazione è parte di un’iniziativa più ampia per affrontare le minacce percepite da parte di Teheran , che ha visto un aumento della violenza nella regione, specialmente dopo l’inizio del conflitto a Gaza.
Preoccupazioni internazionali
Il Segretario Generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres , ha chiesto la massima moderazione da parte delle forze di sicurezza israeliane, esprimendo una profonda preoccupazione per la situazione a Jenin. Secondo il suo portavoce, Farhan Haq , Guterres ha sottolineato l’importanza di evitare escalation di violenza in un contesto già teso. Jenin e il suo campo profughi sono noti come bastioni di gruppi militanti palestinesi, e le forze israeliane effettuano frequentemente operazioni mirate contro le fazioni armate nella zona. La violenza è aumentata in tutta la Cisgiordania dall’inizio del conflitto a Gaza, con un numero elevato di vittime palestinesi.
Aumento della violenza in Cisgiordania
La violenza è aumentata in Cisgiordania dall’inizio del conflitto a Gaza , con un alto numero di vittime palestinesi . Secondo il ministero della salute palestinese, le forze israeliane o i coloni hanno ucciso almeno 848 palestinesi in Cisgiordania dall’inizio del conflitto. Nel frattempo, almeno 29 israeliani sono stati uccisi in attacchi palestinesi o durante operazioni militari israeliane nel territorio nello stesso periodo.
Fonte: CNAWorld