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L’arte di Qureshi: intrecci di storia e presente

L’arte di Nusra Latif Qureshi si presenta come un affascinante intreccio tra storia e presente, un dialogo continuo tra passato e contemporaneità. La sua prima grande mostra personale, ‘Birds in Far Pavilions’, ospitata presso l’Art Gallery of New South Wales, esplora queste connessioni attraverso opere che spaziano dalla pittura miniaturista Mughal a installazioni site-specific. Qureshi invita il pubblico a riflettere sul rapporto tra l’artista e la storia dell’arte, ponendo domande che sfidano le convenzioni e stimolano una nuova comprensione del patrimonio culturale. Con un approccio che mescola abilmente tradizione e innovazione, l’artista pakistana ci guida in un viaggio visivo che intreccia fili di memoria e identità, creando un tessuto narrativo ricco di significato e profondità.

Esplorazione di identità e memoria nell’arte di Qureshi

L’arte di Nusra Latif Qureshi esplora profondamente l’identità e la memoria attraverso una fusione di storia e presente. Le sue opere, come ‘The room with red tiles’ e ‘Did you come here to find history?’, riflettono un dialogo continuo tra passato e presente. Qureshi utilizza tecniche tradizionali come il musaviri, la pittura miniaturista Mughal, per creare opere che sfidano le percezioni storiche. La sua mostra ‘Birds in Far Pavilions’ presso l’Art Gallery of New South Wales invita i visitatori a riflettere sul rapporto tra arte e storia. Le installazioni, come ‘Museum of lost memories’, combinano oggetti personali e storici, creando un ponte tra culture e tempi diversi.

Le sue opere, come ‘On the edges of darkness II’, utilizzano fili e corde per rappresentare connessioni complesse e in continua evoluzione. Attraverso l’uso di materiali come il gouache e la foglia d’oro, Qureshi crea strati di significato che invitano a una lettura attenta e riflessiva. Le sue opere sfidano la nozione di eroi e cattivi storici, presentando una visione più sfumata e interconnessa. Qureshi invita il pubblico a esplorare le storie nascoste e le memorie perdute attraverso un approccio artistico unico e coinvolgente. Le sue installazioni, come ‘Refined portraits of desire’, utilizzano fili rossi per collegare opere d’arte e oggetti, creando un dialogo visivo tra passato e presente.

Le sue opere sono un esempio di come l’arte possa essere un mezzo potente per esplorare e comprendere la storia e l’identità. Attraverso la sua arte, Qureshi ci invita a considerare il nostro posto nella storia e a esplorare le connessioni che ci legano al passato. Le sue opere sono un viaggio visivo che sfida le convenzioni e invita a una riflessione profonda e significativa. Qureshi utilizza l’arte per esplorare temi complessi come l’identità, la memoria e la storia, creando opere che sono al contempo belle e provocatorie. Le sue installazioni e dipinti sono un invito a esplorare le storie nascoste e a riflettere sulle connessioni tra passato e presente.

La mostra ‘Birds in Far Pavilions’ alla Art Gallery of New South Wales si estende su quattro stanze al piano più basso dell’edificio principale. L’esposizione è introdotta da ‘Did you come here to find history?’, una stampa digitale creata da Nusra Latif Qureshi nel 2009 per la 53ª Biennale di Venezia. Questa stampa, larga nove metri, presenta 17 dipinti Mughal e veneziani sovrapposti alla fotografia del passaporto dell’artista. L’opera risponde direttamente alla città di Venezia e alla storia come ‘terra immaginata’. La disposizione della mostra invita i visitatori a riflettere sulla relazione tra l’artista e la storia dell’arte.

In ‘Descriptions of past II’ (2001), piante dorate ondeggiano sotto i piedi di una donna. Un’installazione nella prima stanza, ‘Shafts in ground’ (2015), combina mappe delle miniere di antimonio di Costerfield con oggetti quotidiani di un campo di cercatori. La stanza, con i suoi soffitti alti e il centro vuoto, gioca con la propria spaziosità. I visitatori sono spinti a osservare da vicino le opere lungo le pareti, come in orbita attorno al nulla. La scelta riflette il modo in cui l’artista gioca con lo spazio nelle sue opere, a volte riempiendo le tavole su cui sono realizzate, altre volte cedendo a distese di colore.

L’influenza della pittura miniaturista Mughal nelle opere di Qureshi

L’influenza della pittura miniaturista Mughal nelle opere di Qureshi è evidente attraverso l’uso di dettagli intricati e la stratificazione delle immagini. Qureshi, formata nella tradizione del musaviri al National College of Arts di Lahore, Pakistan, integra tecniche tradizionali con elementi contemporanei. Le sue opere spesso giocano con la scala, alternando tra dettagli minuziosi e ampie distese di colore. In “Descriptions of past II” (2001), l’uso di foglia d’oro e lavaggi di tè su carta wasli richiama le tecniche Mughal. La sua abilità nel creare texture complesse è evidente anche in “The conference of birds – monologue II” (2013), dove utilizza gouache e inchiostro su tavola illustrativa.

Le sue opere sfidano la percezione tradizionale della miniatura, espandendone i confini e incorporando elementi moderni. L’uso di fili e corde nei suoi lavori recenti, come in “On the edges of darkness II” (2016), aggiunge una dimensione tattile e simbolica. Questi elementi tessili collegano il passato al presente, creando un dialogo continuo tra le epoche. La sua capacità di fondere il passato con il presente rende le sue opere uniche e profondamente evocative. Attraverso la sua arte, Qureshi invita gli spettatori a riflettere sulla complessità della storia e della memoria.

La sua pratica artistica è un esempio di come le tecniche tradizionali possano essere rivisitate per affrontare temi moderni. Qureshi continua a esplorare nuovi modi di esprimere la sua visione artistica, mantenendo un legame con le sue radici culturali. La sua arte è un viaggio attraverso il tempo, unendo passato e presente in un dialogo visivo. Ogni opera è un invito a esplorare le storie nascoste dietro le immagini, rivelando strati di significato e connessione. La pittura miniaturista Mughal non è solo una tecnica per Qureshi, ma un mezzo per raccontare storie complesse e stratificate.

Installazioni evocative: ‘Museum of lost memories’ e ‘The room with red tiles’

Nel cuore della mostra, l’installazione ‘Museum of lost memories’ raccoglie oggetti dall’archivio personale di Qureshi e da collezioni museali. In diverse vetrine affollate, sono esposti souvenir australiani, dipinti Mughal, fotografie, mazze da polo e pugnali indiani. Gli oggetti del museo dialogano con quelli dello studio di Qureshi, come un centrino, una statua di Bodhisattva, un tessuto e un carro armato di plastica. Le corde rosse collegano e adornano gli oggetti, creando percorsi visivi che guidano lo spettatore. ‘The room with red tiles’ presenta mani che raccolgono e passano fili lungo un terreno verde.

L’arte di Qureshi invita a seguire questi fili, esplorando la complessità della storia e delle memorie. Le installazioni evocano un dialogo tra culture e tempi diversi, sfidando lo spettatore a riflettere sul significato degli oggetti. Ogni elemento è scelto con cura per stimolare una narrazione che intreccia storie personali e collettive. L’uso dei fili rossi sottolinea l’importanza delle connessioni invisibili tra le opere. Qureshi crea un ambiente immersivo che coinvolge il pubblico in un viaggio attraverso il tempo e lo spazio.

L’artista gioca con la spazialità, alternando vuoti e pieni per accentuare l’impatto visivo delle opere. Ogni dettaglio è pensato per stimolare una riflessione profonda e personale. Le opere di Qureshi sono un omaggio alla complessità della storia e alla sua continua evoluzione. L’installazione ‘Museum of lost memories’ è un esempio di come l’arte possa raccontare storie attraverso oggetti e simboli. ‘The room with red tiles’ rappresenta un dialogo tra passato e presente, unendo elementi tradizionali e contemporanei.

Installazioni evocative: 'Museum of lost memories' e 'The room with red tiles' L'arte di Qureshi: intrecci di storia e presente
Installazioni evocative Museum of lost memories e The room with red tiles Larte di Qureshi intrecci di storia e presente

L’arte di Nusra Latif Qureshi: intrecci di storia e presente

Nusra Latif Qureshi è un’artista che intreccia abilmente storia e presente nelle sue opere. La sua prima grande mostra personale, ‘Birds in Far Pavilions’, si svolge presso l’Art Gallery of New South Wales. L’esposizione inizia con ‘Did you come here to find history?’, una stampa digitale creata per la Biennale di Venezia del 2009. Questo lavoro, largo nove metri, sovrappone dipinti Mughal e veneziani alla fotografia del passaporto dell’artista. Qureshi esplora il rapporto tra l’artista e la storia dell’arte, giocando con le dimensioni e lo spazio.

‘Shafts in ground’ combina mappe delle miniere di antimonio di Costerfield con oggetti quotidiani di un campo di cercatori. La mostra include anche ‘Museum of lost memories’, un’installazione che raccoglie oggetti da varie collezioni. Qureshi intreccia passato e presente, creando opere che sfidano la percezione del tempo. I suoi dipinti sono noti per gli effetti stratificati, come in ‘Justified behavioural sketch’. Le linee stratificate si trasformano in fili animati nella serie ‘Conference of birds’.

credits: TheConversationAU

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