Nel corso del 2024, i Carabinieri del Comando Provinciale di Messina hanno condotto una intensa attività operativa per la sicurezza nei cantieri edili.
Controlli nei cantieri edili della provincia di Messina
I Carabinieri del Comando Provinciale di Messina hanno effettuato ispezioni in 42 imprese edili attive in cantieri dislocati in diverse località della provincia, controllando 140 posizioni lavorative . Durante queste operazioni, sono state riscontrate irregolarità in 17 ditte , delle quali 10 attività sono state sospese a causa di gravi violazioni in materia di sicurezza sul lavoro e della presenza di lavoratori “in nero”.
Irregolarità riscontrate
Le irregolarità hanno riguardato principalmente:
- La mancata adozione di misure tecniche e organizzative per evitare pericoli di caduta da impalcature e ponteggi.
- La mancata installazione di protezioni verso il vuoto.
- La mancata fornitura di dispositivi di protezione individuale.
- L’inosservanza degli obblighi relativi alla formazione dei dipendenti.
A seguito delle criticità e delle omissioni accertate, sono state deferite all’Autorità Giudiziaria 22 persone e sono state irrogate sanzioni per un totale di oltre 420.000 euro .
Irregolarità e sanzioni riscontrate
All’esito delle attività svolte, sono state rilevate irregolarità in 17 ditte , delle quali 10 sono state sottoposte alla sospensione temporanea delle attività per la presenza di gravi violazioni in materia di sicurezza del lavoro e la presenza di lavoratori “in nero” . Le irregolarità hanno riguardato, principalmente, la mancata adozione di misure tecniche e organizzative volte a evitare pericoli di caduta da impalcature e ponteggi, i cosiddetti pericoli da “lavoro in quota” , come, ad esempio, la mancata installazione di protezioni verso il vuoto . In aggiunta, sono stati riscontrati ulteriori illeciti connessi con rischi per i lavoratori , come la mancata fornitura di dispositivi di protezione individuale e la messa in sicurezza dei cantieri , nonché l’ inosservanza degli obblighi relativi alla formazione dei dipendenti . A seguito delle criticità e delle omissioni accertate a carico dei datori di lavoro e dei vari responsabili della sicurezza dei lavoratori, sono state deferite all’Autorità Giudiziaria complessivamente 22 persone ed irrogate sanzioni e ammende per l’ammontare complessivo di oltre € 420.000 . Occorre comunque osservare come, analogamente a quanto avvenuto nell’anno precedente, anche durante la campagna dei controlli del 2024, particolarmente orientata ai cantieri pubblici, ma non solo, è stata riscontrata la presenza di un basso numero di lavoratori in “nero” , solo 3 rispetto alle 140 posizioni lavorative verificate.
Deferimenti e sanzioni economiche
A seguito delle criticità e delle omissioni accertate a carico dei datori di lavoro e dei vari responsabili della sicurezza dei lavoratori, sono state deferite all’Autorità Giudiziaria complessivamente 22 persone ed irrogate sanzioni e ammende per l’ammontare complessivo di oltre € 420.000 .
Irregolarità riscontrate
Le irregolarità hanno riguardato, principalmente, la mancata adozione di misure tecniche e organizzative volte a evitare pericoli di caduta da impalcature e ponteggi, i cosiddetti pericoli da “lavoro in quota”, come, ad esempio, la mancata installazione di protezioni verso il vuoto.
Altri illeciti
Gli altri illeciti rilevati sono stati quelli connessi con ulteriori rischi dei lavoratori, come la mancata fornitura di dispositivi di protezione individuale e la messa in sicurezza dei cantieri, nonché l’inosservanza degli obblighi relativi alla formazione dei dipendenti.
Proseguimento dei controlli nel 2025
La campagna dei controlli dei Carabinieri del Comando Provinciale di Messina e del Nucleo Ispettorato del Lavoro, nel settore edile, proseguirà anche nel 2025 , con l’obiettivo di mantenere elevata e costante la vigilanza sulla specifica e delicata tematica. Questo impegno conferma l’incisiva e permanente azione di prevenzione e contrasto dei Carabinieri e dell’Ispettorato del Lavoro alle violazioni che danneggiano i diritti dei lavoratori e mettono a serio rischio la loro incolumità.
Fonte: lamilano