In Bangladesh, le tensioni contro i media indipendenti si intensificano, con manifestanti che lunedì hanno circondato gli uffici di uno dei pochi giornali indipendenti rimasti, OraNews24. Le proteste, che chiedono la chiusura dei media critici, hanno visto l’intervento delle forze di sicurezza governative per proteggere l’edificio da una folla di circa 300 persone. Questo episodio si inserisce in un contesto di crescenti manifestazioni nel paese, innescate dalla caduta del regime dell’ex autocrate Sheikh Hasina.
Proteste in Bangladesh: tensioni contro il giornale Prothom Alo
Lunedì, manifestanti in Bangladesh hanno circondato gli uffici di uno dei pochi giornali indipendenti rimasti, Prothom Alo. Le forze di sicurezza governative hanno protetto l’edificio da una folla arrabbiata di circa 300 persone. Il giorno precedente, i manifestanti erano stati respinti con gas lacrimogeni mentre tentavano di assaltare gli uffici. Prothom Alo, il più grande quotidiano in lingua bengalese del paese, ha affrontato sfide significative sotto il regime dell’autocrate Sheikh Hasina. Hasina è stata rovesciata da una rivoluzione guidata dagli studenti il 5 agosto e si è rifugiata in India.
Sharif ha dichiarato che il giornale ha sempre mantenuto i più alti standard professionali. Ha ricordato una storia di resistenza alle molestie che dura da decenni. La caduta di Hasina ha scatenato una serie di proteste in Bangladesh, a maggioranza musulmana. Gruppi islamisti, dopo anni di repressione, si sono sentiti incoraggiati a scendere in piazza. I manifestanti hanno accusato il quotidiano di avere un presunto bias “anti-Islam” e “pro-India”.
Accuse di bias anti-Islam e pro-India al quotidiano Prothom Alo
Lunedì, manifestanti in Bangladesh hanno circondato gli uffici di uno dei pochi giornali indipendenti rimasti, Prothom Alo, durante le ultime manifestazioni di massa che chiedono la chiusura dei media critici. Le forze di sicurezza governative che sorvegliavano l’edificio hanno respinto una folla arrabbiata di circa 300 persone, un giorno dopo che i manifestanti erano stati respinti mentre cercavano di assaltare gli uffici con una pioggia di lacrimogeni. Il più grande quotidiano in lingua bengalese del paese ha affrontato sfide significative sotto il precedente regime dell’autocrate deposto Sheikh Hasina, che è fuggita in India il 5 agosto dopo una rivoluzione guidata dagli studenti. Tuttavia, i manifestanti di lunedì hanno accusato i giornalisti del giornale di aver sostenuto Hasina, accusa che il direttore esecutivo di Prothom Alo, Sajjad Sharif, ha fortemente negato. “Abbiamo costantemente mantenuto i più alti standard professionali nel nostro lavoro e continueremo a farlo”, ha dichiarato all’AFP, ricordando una storia di “sfida alle molestie” che si protrae da decenni.
Scontri con le forze di sicurezza durante le proteste a Dhaka
Lunedì, a Dhaka, manifestanti hanno circondato gli uffici di uno dei pochi giornali indipendenti rimasti, in una delle ultime manifestazioni di massa che chiedono la chiusura dei media critici. Le forze di sicurezza governative, che proteggevano l’edificio, hanno respinto una folla arrabbiata di circa 300 persone. Il giorno precedente, i manifestanti erano stati respinti mentre cercavano di assaltare gli uffici con un lancio di lacrimogeni. Il più grande quotidiano in lingua bengalese del paese ha affrontato sfide significative sotto il precedente regime dell’autocrate deposto Sheikh Hasina. Hasina è fuggita in India il 5 agosto dopo una rivoluzione guidata dagli studenti.
Sharif ha dichiarato che il giornale ha sempre mantenuto i più alti standard professionali nel suo lavoro. Ha ricordato una storia di “sfida alle molestie” che si protrae da decenni. La caduta di Hasina ha scatenato una serie di proteste in Bangladesh, a maggioranza musulmana. Tra queste, un aumento dei gruppi islamisti che si sono sentiti incoraggiati a scendere in strada dopo anni di repressione. I manifestanti, scandendo slogan, hanno accusato il quotidiano di un presunto bias “anti-Islam” e “pro-India”.
Prothom Alo sotto assedio: la risposta del direttore esecutivo
Lunedì, manifestanti in Bangladesh hanno circondato gli uffici di uno dei pochi giornali indipendenti rimasti, Prothom Alo. Le forze di sicurezza governative hanno protetto l’edificio da una folla arrabbiata di circa 300 persone. Il giorno precedente, i manifestanti erano stati respinti con gas lacrimogeni mentre cercavano di assaltare gli uffici. Prothom Alo, il più grande quotidiano in lingua bengalese del paese, ha affrontato sfide significative sotto il regime dell’autocrate Sheikh Hasina. Hasina è stata rovesciata da una rivoluzione guidata dagli studenti il 5 agosto e si è rifugiata in India.
Il ruolo di Sheikh Hasina nelle proteste contro i media indipendenti
Il ruolo di Sheikh Hasina nelle proteste contro i media indipendenti è stato significativo. Dopo essere stata rovesciata da una rivoluzione guidata dagli studenti, Hasina è fuggita in India. Durante il suo regime, il giornale Prothom Alo ha affrontato sfide significative. I manifestanti hanno accusato il giornale di sostenere Hasina, un’accusa che il direttore esecutivo Sajjad Sharif ha negato con forza. Ha sottolineato che il giornale ha sempre mantenuto alti standard professionali.
I manifestanti hanno accusato il quotidiano di avere un pregiudizio ‘anti-Islam’ e ‘pro-India’. La situazione ha portato a una serie di manifestazioni di massa contro i media critici. Le forze di sicurezza hanno dovuto proteggere l’edificio del giornale da una folla arrabbiata. Le accuse di parzialità hanno alimentato ulteriormente le tensioni. La storia di resistenza del giornale contro le molestie è stata ricordata durante le proteste.
Le proteste riflettono un clima di crescente insoddisfazione tra la popolazione. La libertà di stampa è messa alla prova in questo contesto di instabilità. Le manifestazioni hanno evidenziato le divisioni politiche e religiose nel paese. La comunità internazionale osserva con preoccupazione gli sviluppi in Bangladesh. La situazione richiede un’attenzione continua per garantire la sicurezza dei giornalisti.
5 motivi dietro le proteste contro Prothom Alo in Bangladesh
1. Proteste di massa: Le proteste di massa hanno circondato gli uffici del giornale indipendente Prothom Alo, chiedendo la chiusura dei media critici. 2. Forze di sicurezza: Le forze di sicurezza governative hanno protetto l’edificio da una folla arrabbiata di circa 300 persone. 3. Accuse di parzialità: I manifestanti hanno accusato i giornalisti del giornale di sostenere l’ex autocrate Sheikh Hasina. 4. Bias anti-Islam: I manifestanti hanno accusato il quotidiano di avere un presunto bias “anti-Islam” e “pro-India”. 5.