MANILA – La Cambogia ha deciso di concedere la grazia e rimpatriare 13 donne filippine, precedentemente incarcerate per aver tentato di diventare madri surrogate, una pratica vietata nel paese. Queste donne, insieme a tre dei loro neonati, sono state liberate dopo una condanna per tentato traffico di esseri umani. La questione della maternità surrogata, che solleva interrogativi legali e morali, continua a essere un tema controverso, soprattutto in un contesto in cui la domanda di servizi di surrogazione rimane alta, nonostante i divieti. Questo articolo esplorerà le implicazioni legali e sociali di questa vicenda, nonché il contesto più ampio della maternità surrogata in Cambogia e nelle Filippine.
Cambogia: Il Rientro delle 13 Donne Filippine e il Loro Destino
La Cambogia ha perdonato e rimpatriato 13 donne filippine che erano state incarcerate per un piano di maternità surrogata, una pratica vietata nel paese. Queste donne erano tra le 24 straniere detenute dalla polizia cambogiana a settembre e condannate a quattro anni di carcere il 2 dicembre per tentato traffico di esseri umani transfrontaliero. Le 13 donne, insieme a tre dei loro bambini, sono state rimpatriate a Manila e portate in un rifugio governativo per vittime di traffico. Dieci delle donne rimpatriate sono ancora incinte , come confermato da Irene Dumlao, Sottosegretario del Dipartimento del Benessere Sociale. Il Ministero degli Affari Esteri filippino ha comunicato che tutte e 13 le donne sono partite da Phnom Penh e sono arrivate in sicurezza a Manila grazie al perdono reale concesso dal Re Norodom Sihamoni.
Il Contesto Legale della Surrogazione in Cambogia e Filippine
In Cambogia, la maternità surrogata è vietata e qualsiasi violazione di questa legge è punibile secondo le normative cambogiane. Nel 2016, il paese ha emesso un divieto immediato sulla maternità surrogata commerciale, dopo che la Thailandia aveva fatto lo stesso l’anno precedente, ponendo fine a un’industria fiorente per genitori in attesa, molti dei quali provenivano da Australia e Stati Uniti. Nonostante il divieto, la domanda di maternità surrogata commerciale rimane alta, specialmente dopo che la Cina ha allentato la sua politica del figlio unico. Le agenzie in Cambogia continuano a offrire questo servizio, con coppie, principalmente dalla Cina, disposte a pagare tra 40.000 e 100.000 dollari per trovare una donna cambogiana disposta a portare avanti la gravidanza. D’altra parte, nelle Filippine non esiste una legge che vieti o consenta esplicitamente la maternità surrogata, creando così un’area grigia legale che è suscettibile di abusi.
Domanda di Surrogazione: Un Mercato in Crescita Nonostante i Divieti
La domanda di maternità surrogata in Cambogia continua a crescere nonostante i divieti imposti dal governo. Nel 2016, il paese ha emesso un divieto immediato sulla maternità surrogata commerciale, seguendo l’esempio della Thailandia, che aveva già interrotto questa pratica. Questo divieto ha messo fine a un’industria fiorente, che attirava molti genitori in attesa, in particolare da Australia e Stati Uniti. Tuttavia, la domanda rimane alta, specialmente dopo che la Cina ha allentato la sua politica del figlio unico. Le agenzie cambogiane continuano a offrire servizi di maternità surrogata, con coppie, principalmente dalla Cina, disposte a pagare tra 40.000 e 100.000 dollari per trovare una donna cambogiana disposta a portare avanti la gravidanza.